Partecipato e combattivo corteo unitario per le vie del centro storico
A Firenze insorgono insieme i lavoratori in lotta e gli studenti delle scuole occupate
Chiesto a gran voce lo sciopero generale e generalizzato. Attiva partecipazione del PMLI, ben accolto dai manifestanti
Viva l'unità di lotta tra lavoratori e studenti

Redazione di Firenze
Sabato 20 novembre a Firenze, nell'ambito dello sciopero nazionale degli studenti svoltosi venerdì 19, migliaia di studenti, precari, cassintegrati, e lavoratori delle fabbriche del territorio, con alla testa gli operai della GKN di Campi Bisenzio che dal 9 luglio sono in assemblea permanente contro i licenziamenti e la delocalizzazione della fabbrica, sono scesi in piazza uniti e solidali al seguito di un grande striscione con la parola d'ordine “Insorgiamo per il futuro” a sigillo dell'unità di lotta che si è venuta a creare nel nostro territorio fra il movimento studentesco e la classe operaia come non si vedeva da decenni.
Il corteo, partito da Piazza San Marco e giunto in Piazza San Lorenzo, è stato caratterizzato da una grande combattività, con tanti cartelli, striscioni e bandiere rosse con i simboli del Collettivo di fabbrica della GKN, della Fiom e con la falce e martello.
Alla testa sono sfilati gli studenti delle scuole occupate nei giorni scorsi sostenuti dagli operai della GKN con cori, musiche e slogan contro il governo Draghi e i licenziamenti di massa. Per il diritto allo studio, contro le classi pollaio e la legge di bilancio che non stanzia nemmeno un euro per mettere in sicurezza gli edifici scolastici; contro la didattica a distanza classista e discriminatoria, la mancata assunzione di tutto il personale docente e Ata precario e l'inadeguatezza dei trasporti pubblici insicuri e sempre più affollati in cui gli studenti rischiano ogni giorno di infettarsi.
Tra gli slogan più gettonati: “E' ora di lottare, sciopero generale” urlato a gran voce da tutto il corteo; “Draghi boia”; “Contro la scuola dei padroni, 10, 100, 1.000 occupazioni”; “Le scuole crollano, ma noi no”; “Cade a pezzi anche il solaio mettiamo Draghi nelle classi pollaio”; “Governo Draghi devi intervenire, la GKN non può morire”.
“Oggi scendiamo in piazza per far sentire forte la nostra voce - ha detto uno studente del liceo Calamandrei di Sesto Fiorentino aprendo il corteo - dopo aver occupato alcune delle scuole questa settimana ne occuperemo altre la prossima. Oggi scendiamo in piazza per conquistare il nostro futuro perché dobbiamo decidere noi il futuro delle nostre scuole”.
Dario Salvetti del Collettivo di fabbrica Gkn ha sottolineato che: “Oggi siamo in piazza con gli studenti con cui abbiamo iniziato un percorso da settembre perché hanno percepito che la situazione di Gkn getta ancora più precarietà e incertezza sul loro futuro indipendentemente dal lavoro che faranno usciti dalla scuola. Ancora una volta Gkn si pone il problema di che Paese ha intorno e il Paese si pone il problema di che fine farà Gkn”.
Al corteo hanno preso parte compagne e compagni del PMLI con le bandiere del Partito e i cartelli con le parole d'ordine: “Insorgiamo. Draghi deve impedire la chiusura della GKN. Ritirare i licenziamenti. Blocco permanente dei licenziamenti” e “Viva l'unità di lotta tra lavoratori e studenti. Scuole governate dalle studentesse e dagli studenti totalmente gratuite e con diritto di assemblea. Cacciamo il governo Draghi delle scuole pollaio e insicure. Il futuro è il socialismo e il proletariato al potere”. Parole d’ordine stampate anche sui volantini diffusi a centinaia lungo il corteo. Il PMLI è stato accolto ottimamente dagli studenti in piazza, specie dai ragazzi del Calamandrei che era collocato nel corteo proprio dietro di noi.
Il “Tgt” ha mandato in onda una breve intervista alla compagna Caterina Scartoni nell’ambito del servizio sulla manifestazione.

24 novembre 2021