Da parte di PD, Italia Viva e Forza Italia
Accuse a “Report” per non essersi allineato alla propaganda di regime sul green-pass

Lo scorso 1° novembre all'interno della trasmissione televisiva Report diretta dal giornalista Sigfrido Ranucci, andata in onda su Rai 3, è stato presentato un servizio intitolato 'Non c'è due senza tre' dedicato alle problematiche del green pass nonché ai temi dell'efficacia e della durata della protezione dei vaccini.
La trasmissione ha intervistato alcuni dirigenti dell'ente federale statunitense Food and Drug Administration, che hanno messo in guardia dai giganteschi interessi economici che stanno dietro ai vaccini, e un servizio riguardante Israele, dove autorevoli esponenti del mondo sanitario ritengono che la protezione del siero Pfizer sia svanita in un tempo molto più breve di quello che si riteneva all'inizio della campagna vaccinale.
Sulla terza dose del vaccino la trasmissione ha sostenuto che finora sia stata somministrata come terza dose una dose completa anziché mezza, come invece consigliavano tutti gli enti regolatori, e questo sarebbe avvenuto, secondo Report, per una decisione sbagliata dell'Agenzia Italiana del Farmaco avallata dal ministero della Salute.
Nel servizio giornalistico si è discusso anche di green pass, spiegando su quali dati il governo ha preso la decisione di estenderne l'efficacia fino a 12 mesi e mettendo dubbi sul fatto che tale certificazione sia in grado di creare davvero degli ambienti sicuri, e per quanto tempo. Nel servizio sono state anche fatte interviste a personale sanitario italiano che, in incognito, ha criticato la gestione italiana della pandemia.
Nonostante la serietà delle fonti e il rigore giornalistico dell'inchiesta, però, PD, Italia Viva e Forza Italia hanno accusato il programma e il suo conduttore, Sigfrido Ranucci, di avere dato troppo spazio ai contestatori del green pass e di non essersi così allineato alla propaganda del regime di Draghi sul tema.
I parlamentari del PD della commissione di Vigilanza sulla RAI hanno chiesto all'amministratore delegato dell'azienda radiotelevisiva Carlo Fuortes un chiarimento sul servizio giornalistico: “ieri sera su Report – si legge in una nota congiunta dei commissari del PD - è andato in onda un lungo compendio delle più irresponsabili tesi no vax e no green pass; su questo chiediamo un chiarimento ai vertici RAI ”, e censurano il servizio giornalistico sarebbe, a loro avviso, “un episodio molto grave di disinformazione su una rete del servizio pubblico radiotelevisivo” .
Anche Michele Anzaldi e Davide Faraone, componenti di Italia Viva della commissione vigilanza RAI, hanno chiesto chiarimenti dai vertici, e lo stesso hanno fatto i parlamentari Andrea Ruggieri e Patrizia Marrocco, che rappresentano Forza Italia nella stessa commissione.
Ruggeri in particolare ha affermato che gli dispiace “ascoltare da Report la lagna qualunquista per cui 'il vaccino è il business delle case farmaceutiche' ”.
Alle critiche ha risposto il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, che in una nota ha precisato: “quando mi accusano di 'qualunquismo' sul business della terza dose da parte delle aziende farmaceutiche, voglio dire che noi non abbiamo fatto altro che raccontare quello che lo stesso manager della Pfizer ha detto ai propri investitori in un incontro riservato a marzo. Sono loro che a marzo, ancora prima che scadesse la prima dose, hanno parlato della possibilità di fare il business con la terza dose ”.
Ciò che si è verificato è comunque un fatto gravissimo: gli esponenti di tre partiti della maggioranza che sostiene il governo Draghi vogliono intimidire e imbavagliare i giornalisti che non si sono allineati alla propaganda di regime sul green pass e che fanno il proprio dovere e informano i cittadini su aspetti poco chiari che riguardano temi importanti come, appunto, i vaccini e il green pass, subendo un vero e proprio linciaggio.

1 dicembre 2021