Per “cambiare la legge di bilancio”
Circa 2 mila manifestanti in piazza a Firenze
La mobilitazione regionale dei confederali delude le aspettative dei lavoratori. Gli operai della GKN arrivano in corteo ma sono relegati in fondo alla piazza e senza diritto di parola. Lo sciopero generale non viene nemmeno nominato dal palco degli interventi
Dal nostro inviato

Nell’ambito della mobilitazione nazionale decisa dai sindacati confederali per “cambiare la legge di bilancio su fisco, pensioni, sociale, giovani, sviluppo”, circa duemila manifestanti hanno preso parte il 27 novembre al presidio regionale in Piazza Santissima Annunziata a Firenze.
Una manifestazione molto sotto tono rispetto alle aspettative dei lavoratori in lotta e alle stesse promesse di Landini che fino a qualche settimana fa minacciava lo sciopero generale.
Una manifestazione liturgica, con cui i vertici confederali sperano di lavarsi la coscienza come dimostrano le rivendicazioni parziali e insufficienti della piattaforma unitaria arrivata tra l'altro fuori tempo massimo visto che questa mobilitazione nel cuore e nella mente di molti lavoratori doveva costituire il trampolino di lancio per uno sciopero generale e generalizzato contro il governo Draghi e la sua politica antipopolare e antioperaia che evidentemente i sindacati confederali cercano di evitare a tutti i costi.
Non a caso lo sciopero generale non è stato nemmeno nominato dai delegati e segretari confederali che hanno svolto gli interventi dal palco. E quando alcuni lavoratori, tra cui le lavoratrici e i lavoratori della Chima di Scarperia e S.Piero, e delegati della Camera del Lavoro di Massa Carrara al termine del primo blocco di interventi hanno timidamente cercato di rilanciare lo slogan “sciopero, sciopero generale” sono stati subito isolati. A conferma di quanto i vertici confederali siano ormai lontani anni luce dai bisogni e dalle spirazioni dei lavoratori.
Basti pensare anche al fatto che, invece di agevolare la partecipazione, i vertici confederali hanno convocato la manifestazione in un piazza “chiusa”, senza corteo, di sabato mattina e senza indire nemmeno le canoniche 4 ore di sciopero.
Segno evidente che i vertici di CGIL-CISL-UIL ancora non si sono resi conto che ormai la stragrande maggioranza dei lavoratori sono costretti a lavorare anche di sabato e nei festivi per arrotondare stipendi da fame che loro stessi con accordi capestri e al ribasso hanno contribuito a decimare.
Non a caso in piazza c'erano pochi lavoratori e la stragrande maggioranza dei manifestanti erano delegati e delegate della varie categorie e dei pensionati provenienti da tutte le province e i maggiori centri industrializzati della regione.
Alla manifestazione ha preso parte anche una folta delegazione degli operai GKN che sono entrati in piazza in corteo intonando “Occupiamola” ma sono stati relegati in fondo alla piazza.
La loro vertenza, che rappresenta la punta più avanzata della lotta contro i licenziamenti in tutto il Paese, non è stata nemmeno nominata dai segretari generali di Cgil e Cisl Toscana, Dalida Angelini e Ciro Recce, e da Tiziana Bocchi, della segreteria nazionale Uil che ha chiuso gli interventi.
Angelini, Recce, Bocchi e tutti gli altri delegati e delegate che si sono succeduti sul palco non hanno rivolto né un saluto né uno sguardo ai lavoratori GKN. Non solo. Nonostante le ripetute richieste, non è stato concesso loro nemmeno di intervenire dal palco e a iniziativa ancora in corso se ne sono andati in corteo così come erano arrivati, cantando il loro inno di lotta, e sottolineando così tutte le contraddizioni coi vertici confederali compresa la FIOM-CGIL.
Oltre al grande striscione con “Insorgiamo” i lavoratori GKN hanno portato in piazza un altro grande striscione con su scritto “Sciopero generale generalizzato. Se non ora quando?”.
Mentre in una nota pubblicata sulla pagina facebook il Collettivo di fabbrica della GKN tra l'altro sottolinea che: “Sciopero generale e generalizzato, siamo venuti a ribadirlo anche in una giornata che riteniamo assolutamente insufficiente. Sciopero generale, necessario come l'ossigeno per le vertenze in crisi prese in giro ai tavoli ministeriali, per unificarle, sostenerle. Necessario per contrastare il precariato dilagante, per i milioni di lavoratori poveri, per i poveri senza lavoro. Per tutti gli assassinati sul lavoro. Necessario perché in Gkn non riaprano la procedura di licenziamento, per sostenere la legge contro le delocalizzazioni. Necessario come aria pulita. E invece continuate a lasciare il paese nell'aria viziata dall'arroganza confindustriale. Continuate pure a rimandare, a traccheggiare, a scambiare la preparazione dello sciopero con il rinvio stesso. Noi non abbiamo altra scelta che la lotta. E il percorso per lo sciopero generale e generalizzato continuerà a convergere in ogni piazza, in ogni occasione, in ogni lotta, in ogni movimento. E, ve lo assicuriamo, sarà potente. Sarà bellissimo”.
Il risultato e l'andamento di questa iniziativa dei confederali rafforza l'esigenza di una nuova stagione sindacale che veda finalmente la nascita del sindacato delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati al posto dei sindacati attuali.
Alla manifestazione ha preso parte anche piccola delegazione di compagne e compagni del PMLI, unico partito e forza politica organizzata presente in piazza.
Una presenza molta apprezzata dai manifestanti che hanno ripreso e fotografato le nostre bandiere e il nostro “cartello a doppia faccia” con le parole d'ordine dello sciopero generale contro il governo massone Draghi e i licenziamenti, per il lavoro e lo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i gruppi neofascisti e neonazisti.
Un operaio del marmo di Viareggio, dopo averci chiesto di metterci in posa per una foto, ci ha chiesto di sventolare sbandierare la nostra bandiera “perché è bellissima”.
La nostra partecipazione è stata notata, fotografata e ripresa anche dalle Tv e dai media locali. Diverse foto sono state rilanciate nelle pagine web e sui social. Mentre il Tg3 della toscana nell'edizione delle 14 e delle 19 del 27 novembre ha mandato in onda diverse immagini del nostro cartello ripreso in priamo piano.

1 dicembre 2021