A novembre, secondo le più recenti stime dell'Istat, l'inflazione è salita del 3,8%, un livello che non si registrava da settembre del 2008.

L’accelerazione dell'inflazione, secondo l'istituto di statistica, è in gran parte dovuta ai prezzi dei beni energetici (da un aumento del 24,9% di ottobre a a quello del 30,7% a novembre) e, in particolare, a quelli della componente non regolamentata (da 15,0% a 24,3%), mentre la componente regolamentata, pur mantenendo una crescita molto sostenuta, registra un lieve rallentamento (da 42,3% a 41,8%).

Accelerano rispetto a ottobre, seppure in misura minore, anche i prezzi dei beni alimentari sia lavorati (da 1,0% di ottobre a 1,7% di novembre) sia non lavorati (da 0,8% a 1,5%) e quelli dei servizi relativi ai trasporti (da 2,4% a 3,6%).

L'aumento del prezzo del gas è dovuto anzitutto all'aumento della domanda dell'industria manifatturiera nella congiuntura economica post lockdown e della richiesta di energia conseguente all’irrigidimento delle temperature che dovrebbe interessare l'intera Europa nel mese di dicembre. I contratti future sul gas contrattati alla Borsa di Amsterdam, che è la borsa di riferimento del prezzo del gas europeo, aumentano del 6,2% per cui il prezzo raggiunge i 99,2 euro per megawattora, dopo aver toccato un massimo di 101 euro. Sono in forte rialzo anche i prezzi dell’elettricità a dicembre di Germania (un aumento del 20% per cui il prezzo raggiunge i 241 euro al megawattora) e Francia (aumento del 21%, per cui l'elettricità raggiunge i 384 euro).

Tornando all'Italia, i dati dell'Istat indicano che su base annua accelerano sia i prezzi dei beni (da 4,2% a 5,3%) sia quelli dei servizi (da 1,3% a 1,7%).

Per le famiglie questi aumenti sono un vero e proprio salasso, perché l’inflazione al 3,8% significa, per una coppia con due figli, un aumento del costo della vita pari a 1346 euro su base annua, di cui 524 euro solo per abitazione, acqua ed elettricità, e 567 euro per i trasporti. Per una coppia con un solo figlio, la maggior spesa annua è pari a 1247 euro, di cui 526 euro per l'abitazione e 494 euro per i trasporti. In media per una famiglia il rialzo complessivo sarà di 1043 euro, di cui 493 euro per l’abitazione e 363 euro per i trasporti.

Di fronte a una simile situazione, il governo Draghi è immobile e si limita ad adottare misure inefficaci mentre dovrebbe intervenire tempestivamente per tagliare le tariffe e aumentare i salari e le pensioni, soprattutto per le fasce economiche più svantaggiate.