Concorsopoli lombarda, 33 indagati tra cui il virologo Galli
Il dirigente dell'ospedale Sacco di Milano è accusato di falso, turbativa d'asta e associazione a delinquere

Lo scorso 5 ottobre, su ordine del Giudice per le indagini preliminari e su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo lombardo, sono stati perquisiti – nell'ambito di una più ampia inchiesta per associazione a delinquere, turbativa d’asta e falso in atto pubblico - abitazione e studi professionali del noto infettivologo Massimo Galli, professore ordinario presso il dipartimento di Scienze biomediche dell’Università Statale di Milano e primario del reparto di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco del capoluogo lombardo, al quale è stata sequestrata ampia documentazione.
L'indagine a carico del professor Galli coinvolge un totale di 33 persone tra dirigenti pubblici legati alla politica e 23 professori e ricercatori di vari atenei italiani, oltre che figure importanti della Società italiana per le Malattie infettive e tropicali (Simit), e anche nei confronti di tutti loro è stata eseguita un'ordinanza di perquisizione e sequestro di documenti.
Per ciò che riguarda l'ospedale Luigi Sacco di Milano – che è una sede del Polo didattico dell'Università Statale del capoluogo lombardo - risultano indagati i docenti Riccardo Ghidoni, Pierangela Ciuffreda, Gianguglielmo Zehender, Manuela Nebuloni, Paola Viani, Alessandro Ennio Giuseppe Prinetti, Sandro Sonnino, Cristiano Rumio, Pietro Allevi, Antonella Delle Fave, Francesco Auxilia, Nicoletta Gagliano, Tiziana Borsello, Angela Maria Rizzo, Agostino Riva e Antonio Schindler.
Altri indagati provengono da altri atenei: Guido Angelo Cavaletti dalla Bicocca di Milano, Vittorio Luciano Bellotti dall'Università di Pavia, Claudia Colomba a quella di Palermo, Giuseppe Riva dalla Cattolica di Roma, Claudio Maria Mastroianni dalla Sapienza di Roma, Giovanni Di Perri da quella di Torino e, infine, Massimo Andreoni da quella di Tor Vergata di Roma.
L'indagine riguarda decine di bandi truccati – soprattutto in Lombardia ma con episodi verificatisi in varie città d'Italia - per l’assegnazione di titoli di professore o di ricercatore, e di concorsi effettuati nella prima metà del 2020 nelle menzionate università italiane, e gli indagati dovranno rispondere tutti, a vario titolo, di associazione a delinquere, turbativa d’asta e falso in atto pubblico, ma non mancano ipotesi di reato ulteriori, come quella di corruzione a carico del professor Roberto Ghidoni, ordinario di Medicina e chirurgia.
Gran parte dei concorsi banditi – si legge nel decreto di perquisizione e sequestro emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano - sono stati oggetto di condotte di addomesticamento. Trattasi di collusioni e altri metodi di turbativa che hanno inquinato sistematicamente la regolarità delle procedure di selezione in esame, sostituendo logiche clientelari al metodo meritocratico e al principio di imparzialità, che dovrebbero orientare le scelte dell’amministrazione pubblica per espresso dettato costituzionale ”.
Varie sono le condotte criminose che la Procura di Milano attribuisce al professor Galli.
Innanzitutto gli viene contestato il reato di falso in atto pubblico - in concorso con Claudio Mastroianni, primario di Malattie infettive del Policlinico Umberto I di Roma - per la valutazione dei candidati, vicenda nella quale risulta indagata anche Bianca Ghisi, la segretaria di Galli.
Massimo Galli viene poi accusato del reato di turbativa d’asta in concorso con Alessandro Visconti, ex assessore leghista di un comune in provincia di Varese e attuale direttore generale dell’Ospedale Sacco, e con la docente universitaria Manuela Nebuloni, per avere fatto assumere quattro dirigenti biologi presso il reparto di Malattie infettive dello stesso ospedale. Galli, d'accordo con Visconti, secondo la Procura decise persino “la composizione della commissione giudicatrice in modo da farvi entrare dei membri a lui favorevoli che avrebbero privilegiato le candidate da lui indicate ”.
Tra le altre accuse, si legge che il 24 aprile 2020 venne “turbato con promesse e collusioni ” il bando di concorso per l’assegnazione di un ruolo di professore di prima fascia, ruolo assegnato poi a Gianguglielmo Zehender, che era tra i più stretti collaboratori dello stesso Galli, una vicenda, questa, nella quale è indagato anche il professor Francesco Auxilia, ordinario di Scienze Biomediche e membro della commissione, il quale, secondo la Procura, dissuadeva i colleghi con gli stessi requisiti a non partecipare al concorso.
Infine, Galli è accusato di avere turbato un altro concorso, stavolta come membro di commissione per aggiudicare un posto di professore di seconda fascia presso il dipartimento di Scienze Mediche all’Università degli Studi di Torino. Insieme a Galli risultano indagati, per lo stesso fatto, i professori Giovanni Di Perri dell'Università di Torino, Massimo Andreoni dell'Università romana di Tor Vergata e Claudio Maria Mastroianni della Sapienza di Roma, che nel concorso torinese erano anche essi commissari.

15 dicembre 2021