Rapporto Oxfam
I capitalisti sempre più ricchi nella pandemia
Poveri e precari sempre più poveri

 
Lo scorso 17 gennaio l'organizzazione non governativa Oxfam ha pubblicato il suo rapporto intitolato '”La pandemia della disuguaglianza” dove, in 38 pagine di accurata documentazione, emerge chiaramente che la pandemia di Covid-19 ha fortemente accentuato la distanza tra ricchi e poveri nel mondo, e l'Italia non fa certo eccezione.
Secondo Oxfam nei primi 21 mesi della pandemia - da marzo 2020 a novembre 2021 - i dieci uomini più ricchi del mondo hanno più che raddoppiato i patrimoni da 700 a 1.500 miliardi di dollari, guadagnando ogni secondo 15mila dollari, ossia 1,3 miliardi di dollari ogni giorno, mentre nello stesso periodo 163 milioni di persone sono cadute in povertà a causa della pandemia e si sono ridotti a vivere con meno di 5,50 dollari al giorno mediamente.
Tanto per fare un esempio, nel periodo preso in considerazione l'aumento del patrimonio di Jeff Bezos, il fondatore di Amazon, è stato pari a 81,5 miliardi di dollari, equivalente al costo completo stimato della vaccinazione per l’intera popolazione mondiale.
La pandemia ha fortemente accelerato la disparità economica, un processo peraltro già in atto anche prima dello scatenarsi dell'emergenza sanitaria, esasperando un modello economico insostenibile che consente e incoraggia l'arricchimento di pochi pagato con lo sfruttamento e l’ulteriore impoverimento di centinaia di milioni di persone, con divari economici che si trasformano in disparità sanitarie, perché ogni quattro secondi una persona muore a causa della mancanza di accesso alle cure, per le conseguenze della crisi climatica o per denutrizione.
Nel corso di questi quasi due anni di pandemia - si afferma nel rapporto di Oxfam - le multinazionali farmaceutiche hanno beneficiato della crisi triplicando o quadruplicando i guadagni grazie ai brevetti sui vaccini contro il Covid-19, per cui Pfizer, BioNTech e Moderna hanno conseguito mediamente utili per mille dollari al secondo, ma meno dell’1% dei loro vaccini ha raggiunto le persone nei Paesi a basso reddito, dove mediamente soltanto il 4,81% della popolazione è stata vaccinata.
Ciò che accade nel mondo è accaduto - segnala il documento di Oxfam - anche in Italia, dove il divario economico tra i miliardari e la popolazione povera si è accentuato a causa della pandemia: tra marzo 2020 e novembre 2021, secondo la graduatoria annuale della rivista economica Forbes sugli uomini e le donne più ricchi del mondo, sono 14 i nuovi italiani entrati in lista, a fronte di oltre un milione di persone scivolate in stato di povertà nel nostro Paese.
Il valore complessivo dei patrimoni dei miliardari italiani è cresciuto del 56% dall'inizio della pandemia, toccando quota 185 miliardi di euro, e solo i primi 40 tra i ricchi posseggono un patrimonio corrispondente a quello del 30% degli italiani più poveri, pari a 18 milioni di persone adulte.
Per fare alcuni esempi nostrani, Giovanni Ferrero, erede e amministratore delegato dell’industria dolciaria Ferrero, possiede un patrimonio di 35,1 miliardi di dollari, seguito dal fondatore e presidente di Luxottica, Leonardo Del Vecchio, con un patrimonio di 25,8 miliardi, e da Stefano Pessina, presidente della multinazionale farmaceutica Walgreens Boots Alliance, con un patrimonio di 9,5 miliardi di dollari. Massimiliana Landini Aleotti, proprietaria dell’azienda farmaceutica Menarini, possiede dal canto suo 9,4 miliardi, lo stilista Giorgio Armani 7,7 miliardi, Silvio Berlusconi 7,6 miliardi, mentre i fratelli Augusto e Giorgio Perfetti, proprietari dell'industria italo-olandese delle caramelle Perfetti Van Melle hanno un patrimonio di 5,8 miliardi.
Mentre un numero esiguo di persone vedevano aumentare nel nostro Paese il proprio patrimonio, durante la pandemia le famiglie in povertà assoluta sono passate da 1,6 milioni nel 2019 a 2 milioni nel 2020, e oltre 1 milione di nuovi poveri (per un totale di 5,6 milioni) sono stati rilevati dall’ISTAT nel 2020.

2 febbraio 2022