Lettere


Perfetta l'analisi del PMLI sulla rielezione di Mattarella
Quella del comunicato del PMLI sulla rielezione di Mattarella è veramente un'analisi perfetta di quello che effettivamente sta accadendo all'Italia in questi giorni. Se non ci si libera dal capitalismo, non ci potrà mai essere un governo che rappresenti il popolo ma solamente il potere borghese.
Grazie perché il nostro Partito è una luce nelle tenebre del capitalismo.
Con i Maestri sempre vinceremo!
Ema - provincia di Napoli

 

Vi stimo dal 1984, quando lessi per la prima volta “Il Bolscevico”
Sono un vostro estimatore dal 1984 quando ho letto per la prima volta “Il Bolscevico”. Vi rispetto per la vostra coerenza. Anche adesso in un'Italia di revisionisti e traditori.
Sono un ex operaio dell'industria chimica.
Viva Stalin! Viva Mao!
Giovanni Damonte - provincia di Genova

 

L'unità dei comunisti potrebbe essere almeno pensabile
Grazie dei documenti che mi inviate. Quanto all'appello per l'unità dei comunisti mi verrebbe da dire che un "cartello" potrebbe essere almeno pensabile. Quanto a Cina e Russia, come altre volte vi ho scritto, non le considero interessanti dal punto di vista marxista-leninista, ma dal punto di vista della politica internazionale, come contrappesi agli Usa e ai loro servi.
Sulla rielezione di Mattarella intanto si deve sottolineare che l'uomo ha parlato "con lingua biforcuta", prima della scadenza del suo settennato, di ritiro e di rifiuto di una rielezione. Moralismo, il mio? Può darsi. Trovo d'altra parte che la sua rielezione illuda i parlamentari tutti di aver, loro, annullato il tempo, bloccando il duo Draghi Mattarella. Si trovano benissimo a incassare 15 mila euro al mese per almeno altri 12 mesi. Devo dirvi però che del presidente della repubblica mi importa come del festival di Sanremo.
Quanto al “manifesto”, definirlo trotzkista è un complimento che non merita. Può del resto essere che la storia del trotzkismo sgoccioli anche nelle pagine di quel quotidiano, non ne so abbastanza. Ecco un argomento interessante: storia e metamorfosi del trozkismo.
Nicola Spinosi - Firenze
 

Devastazioni radar in Sicilia, a Favignana e Portopalo di Capo Passero
Dopo il MUOStro nella riserva naturale di Niscemi, i cannoneggiamenti a Punta Bianca (Agrigento), le esercitazioni nel bosco di Piazza Armerina, il potenziamento infrastrutturale del poligono di Punta Izzo ad Augusta e le selve di antenne e i funghi di acciaio sorti a Lampedusa e Pantelleria, nuovi potenti impianti radar rischiano di sfregiare irrimediabilmente l’isola di Favignana (Egadi) e Portopalo di Capo Passero (Siracusa).
Il 21 settembre 2021 l’Ufficio generale del Centro di Responsabilità amministrativa della Marina Militare (MARIUGCRA) ha pubblicato l’esito della gara di “acquisizione di due sistemi radar trasportabili da integrare nella Rete Radar Costiera (RCC) della Marina Militare nei siti di Favignana (Trapani) e Portopalo di Capo Passero”. A realizzare i nuovi impianti sarà la GEM Elettronica S.r.l. di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), società leader nella produzione di apparati radar e sensori navali, controllata per il 30% dall’holding del complesso militare-industriale Leonardo S.p.A. (ex Finmeccanica).
“I sistemi radar implementati nelle sedi di Favignana e Capo Passero garantiranno la continuità dell’attività di sorveglianza 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e tutte le informazioni saranno disponibili anche all’interno dell’NCC italiano”, riporta il ministero dell’Interno a cui è affidata la gestione del Fondo Sicurezza UE.
Martedì 2 febbraio amministratori, abitanti e pescatori di Portopalo di Capo Passero hanno dato vita a una manifestazione nella zona del porto dove sono in corso i lavori del nuovo radar: “Siamo preoccupati per i rischi causati da un campo elettromagnetico che si trova a due passi dal centro abitato. Siamo in attesa che il Comando di Marisicilia e il Prefetto di Siracusa ci forniscano le informazioni sulle caratteristiche e l’orientamento delle antenne. Chiediamo inoltre che ARPA Sicilia verifichi l’eventuale nocività delle onde elettromagnetiche”.
Antonio Mazzeo - Messina

9 febbraio 2022