Lettere
 

Il PMLI ha fatto una giusta analisi marxista-leninista sulla guerra imperialistica
L'Europa come non mai sta rischiando una tragica guerra imperialistica, il PMLI è uno dei pochi partiti che ha fatto una giusta analisi marxista-leninista, molti altri presunti partiti comunisti appoggiano il blocco russo-cinese. Purtroppo vedo troppi compagni non avere il giusto quadro della situazione.
Francesco - provincia di Caltanissetta
 

L’Italia in Kuwait: si apre un portone per l’industria bellica
Fuori dai riflettori mediatici lo scorso mese di giugno il 4° Reggimento artiglieria contraerei Peschiera dell’esercito con sede a Mantova ha attivato una batteria contraerea con capacità antimissilistiche “SAMP/T” nella grande base aerea kuwaitiana di Alì Al Salem, a una quarantina di chilometri circa dalla frontiera con l’Iraq. “Il Task Group SAMP/T Scutum opera con il compito di contribuire alla sicurezza dello spazio aereo kuwaitiano, a difesa contro attacchi aerei e missilistici”, spiega il ministero della Difesa. “Il sistema di ultima generazione è integrato nel sistema di difesa della Coalizione Inherent Resolve”.
Il SAMP/T è stato sviluppato a partire dai primi anni 2000 dal consorzio “Eurosam” formato dalle aziende aerospaziali e missilistiche Thales, MBDA Francia e MBDA Italia (quest’ultima controllata in parte da Leonardo S.p.A.), nell’ambito del programma italo-francese FSAF (Famiglia di Sistemi Superficie Aria). “Esso si caratterizza operativamente per i ridotti tempi di reazione contro la minaccia aerea, elevata mobilità tattica e possibilità di adeguare il dispositivo secondo tempi commisurati alla dinamicità della manovra”, aggiunge la Difesa. Ogni batteria contraerea è equipaggiata con missili superficie-aria “Aster-15” con gittata di 30 km, anch’essi progettati e realizzati dal consorzio “Eurosam”.
Quali siano le minacce aeree e missilistiche dell’ISIS contro il petroemirato arabo e la coalizione internazionale a guida USA ivi ospitata, lo Stato Maggiore italiano non lo fa sapere. Tuttavia sono stati completati in tempi record i lavori per trasformare Alì Al Salem (quartier generale della Kuwait Air Force e del 386th Air Expeditionary Wing dell’Aeronautica USA), in una piattaforma di lancio dei missili prodotti in Francia e in Italia.
Dopo l’attivazione il Task Group SAMP/T Scutum è entrato a far parte del dispositivo militare messo a disposizione dell’operazione multinazionale Inherent Resolve, sotto il comando dell’IT NCC Air (Italian National Contingent Command Air), il comando dell’Aeronautica costituito il 17 ottobre 2014 per operare contro lo Stato islamico in Iraq e Siria (Operazione Prima Parthica). Una missione quella in Medio Oriente che è costata al contribuente italiano, lo scorso anno, 230.932.129 euro e che vede attualmente schierati 900 militari, 84 mezzi terrestri e 11 velivoli (nelle basi di Ali Al Salem, Ahmed Al Jaber e nello scalo aeroportuale di Abdullah al Mubarak a Kuwait City; a Baghdad ed Erbil nel Kurdistan irakeno).
Non bombardiamo cioè, ma mettiamo in condizione di farlo e bene con i caccia USA e dei partner NATO ed extra NATO. Dalla sua costituzione nel 2014 sino alla fine del 2020, le missioni dell’IT NCC AIR hanno totalizzato 36.000 ore di volo con 6.600 sortite e 30.000 obiettivi “coperti” e hanno rifornito di carburante quasi 4.000 velivoli di Inherent Resolve. “L’Italia si colloca come primo contributore, dopo gli Stati Uniti, in termini di assetti aerei specializzati in raccolta informativa, sorveglianza e ricognizione, per il contrasto delle cellule Daersh in Iraq”, enfatizza l’Aeronautica italiana.
Insomma di affari ce ne sono per tutti e la missione anti-ISIS continuerà a fare da ottima vetrina del made in Italy a spese ovviamente degli ignari contribuenti.
Antonio Mazzeo - Messina

23 febbraio 2022