Doppio corteo
Gli studenti in piazza a Napoli chiedono l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro
Contestati il ministro Bianchi, il governatore campano De Luca e il sindaco Manfredi

Redazione di Napoli
Centinaia e centinaia di studenti e studentesse napoletani hanno invaso piazza Mancini il 18 febbraio chiedendo, con striscioni e cartelli, l’abolizione della famigerata legge sull’alternanza scuola-lavoro, nel ricordo di Lorenzo e Giuseppe, e sottolineato nel cartellone scritto a mano: “sei disposto a morire per lavorare?”.
La manifestazione si apriva con lo striscione “Organizzati contro lo sfruttamento” e significativamente quello con su scritto “Stato assassino, giustizia per Lorenzo e Giuseppe” è stato esposto dinanzi a palazzo S. Giacomo con critiche durissime al burattino del governo Draghi, il sindaco Manfredi, ma anche al governatore regionale De Luca, al PD e soprattutto al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
“Non ci sta bene l’alternanza scuola-lavoro, contro la scuola dei padroni, 10-100-1000 occupazioni, basta l’aziendalizzazione, rivogliamo la nostra scuola!” hanno gridato i giovani manifestanti che hanno criticato anche il ministro dell’Interno Lamorgese per le manganellate inferte agli studenti nelle scorse settimane e per i suoi tentativi di ridimensionare e giustificare tali gravissimi fatti. “Invece di fornire agli agenti bodycam, il ministro avrebbe dovuto introdurre codici identificativi per gli agenti”, hanno ribadito i manifestanti.
Il corteo si è concluso a piazza Plebiscito dopo aver attraversato Corso Umberto, via Medina e giunto nella zona di piazza Trieste e Trento.
In un’altra manifestazione invece, organizzata autonomamente dagli studenti appartenenti alle sigle Uds, Kaos, Studenti autonomi napoletani, Coordinamento studenti flegrei e Fronte della Gioventù Comunista, i giovani hanno chiesto le dimissioni del ministro dell'istruzione Bianchi e l'abolizione in toto della legge 107, quella sulla "Buona Scuola" che ha istituito l'alternanza scuola-lavoro. Forti e significative le parole di Zidan Shehadeh, dell’Unione degli Studenti di Napoli: “In queste ultime settimane ci siamo confrontati e ci stiamo continuando a mobilitare, da Nord al Sud del Paese, con occupazioni e azioni spontanee per ribadire la necessità di rimettere al centro del dibattito pubblico e politico il sistema scolastico attuale”.

23 febbraio 2022