Firenze
In oltre 500 presidiano il ponte S. Trinita. Apprezzata partecipazione del PMLI, citato dal Tg regionale Rai nella prima edizione, che diffonde il Comunicato “Isolare l'aggressore russo”

Redazione di Firenze
Un’adesione oltre le aspettative degli organizzatori. Oltre 500 i manifestanti che sul Ponte Santa Trinita a Firenze sabato 26 febbraio hanno protestato contro l'aggressione all'Ucraina, al presidio promosso dal Comitato Fiorentino Fermiamo la guerra nell'ambito della giornata di mobilitazione nazionale organizzata da Peacelink.it che ha riportato in piazza lo storico striscione "Firenze città aperta ripudia la guerra” realizzato per il Social forum 2002 che aprì la grandiosa marcia di un milione di manifestanti contro l’aggressione imperialista all’Iraq.
In piazza molti giovani, anziani, famiglie con bambini, diversi i rappresentanti della comunità ucraina con le bandiere e della comunità russa in solidarietà al popolo fratello e in dissenso con il nuovo zar Putin sottolineato da una di essi con “Né Usa né Putin”. Una posizione netta riportata anche sui cartelli di alcune studentesse di un istituto di Pistoia, in folta delegazione. Al tg regionale, una ha affermato: “siamo in piazza contro la guerra sia che sia fatta da Putin che dalla Nato, non è accettabile”. “Putin è una minaccia per il mondo” si leggeva in un cartello. Le studentesse e gli studenti del liceo Machiavelli che si affaccia sul Ponte S. Trinita hanno solidarizzato coi manifestanti sventolando striscioni e bandiere della pace alle finestre. Un grande striscione arcobaleno con la parola “pace” è stato srotolato per quasi tutta la lunghezza del ponte.
Tra le bandiere multicolori della pace, molte quelle di organizzazioni e associazioni, tra le quali Emergency, Anpi, Cospe, Usb, Cub, Cobas, FLC CGL e l'immancabile striscione portato da una delegazione del Collettivo lavoratori GKN. Presenti, con le proprie bandiere, Sinistra Progetto Comune, Potere al popolo, Sinistra italiana e Rifondazione comunista. Il PMLI, sventolando la propria bandiera, ha portato la propria chiara e corretta posizione: “Fuori Russia Usa e Nato dall'Ucraina”, ben in vista sul cartello e sui “corpetti” indossati dai compagni. Diffuso in pochi minuti il comunicato dell'Ufficio stampa del Partito “Isolare l'aggressore russo”, che è stato consegnato anche ai giornalisti presenti. Non sono mancati gli apprezzamenti sulla posizione del PMLI: “Finalmente una posizione corretta” ha esclamato un manifestante. Un apprezzamento testimoniato anche dal gran numero di foto che manifestanti e fotoreporter hanno fatto al cartello e ai nostri compagne e compagni. La presenza del Partito questa volta ha “bucato” anche il Tg3 regionale nell'edizione delle 14; oltre a riprendere in primo piano la nostra parola d'ordine, in apertura del servizio il giornalista ha citato tra le sigle presenti in piazza esplicitamente i “marxisti-leninisti”. Peccato che tutto ciò sia stato tagliato nell'edizione delle 19:35.
Domenica del 27 febbraio, oltre 5 mila manifestanti hanno gremito Piazza della Signoria per partecipare a questa iniziativa regionale, a cui hanno aderito Cgil, Cisl e Uil nazionali, per chiedere la pace in Ucraina e contro la guerra. Presenti rappresentanti delle istituzioni locali, dei sindacati, di associazioni e movimenti.

2 marzo 2022