In Mugello
Affollatissima fiaccolata invoca la fine dell'aggressione all'Ucraina
Attiva e qualificata partecipazione del PMLI, registrata dai media

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Vicchio del Mugello del PMLI
Organizzata dai comuni della zona in collaborazione con l'ANPI Coordinamento del Mugello (Firenze), il 4 marzo si è svolta una fiaccolata nel centro di Borgo San Lorenzo con oltre un migliaio di manifestanti, di tutte le fasce di età e molti giovani, provenienti anche dagli altri comuni mugellani, per esprimere la loro condanna e richiedere la fine dell'ingiusta e barbara aggressione russa all'Ucraina.
Il ritrovo in piazza Dante, sotto la sede comunale, per poi percorrere in corteo il centro. Presenti tra gli altri, oltre all'ANPI, con lo striscione dell'RSU FIOM-CGIL, i lavoratori della Neri di Barberino del Mugello. La CGIL ha partecipato con uno striscione contro la guerra e diverse bandiere in particolare FIOM e SPI. E poi bandiere della CISL, della CNA e altre. Numerose quelle della pace. C'era in piazza un ampio ventaglio di forze alle quali bisogna aggiungere i vari esponenti politici, che però hanno deciso di partecipare senza simboli, tra i quali i compagni del PRC che avevano annunciata la loro presenza in un comunicato dei Circoli mugellani.
L'iniziativa si è conclusa dopo che avevano preso la parola la presidente ANPI di Borgo S. Lorenzo Paola Poggini, che si è schierata contro l'invio di armi all'Ucraina e ha invocato l'Art. 11 della Costituzione, vari amministratori comunali, tra cui il sindaco di Borgo Paolo Omoboni, e il parroco borghigiano.
Compagni militanti, simpatizzanti e amici, facenti riferimento all'Organizzazione di Vicchio del Mugello del PMLI, con fazzoletto del Partito al collo e spille Maestri e PMLI appuntate, hanno portato sia le rosse bandiere del PMLI sia il cartello con la coerente posizione antimperialista “Fuori Russia, USA e NATO dall'Ucraina. Ucraina libera, sovrana e integrale...”. Bandiere e cartello sono apparsi nei video sulla fiaccolata pubblicati dal giornale on line “Ok Mugello”, sulla pagina Facebook di “Radio Mugello” e nel reportage fotografico pubblicato da “Radio Sieve”. Dal canto suo il giornale on line “Il filo del Mugello”, riferendosi evidentemente alle nostre bandiere ha scritto: “una manifestazione senza bandiere di partito - ad eccezione di una bandiera rossa con falce e martello nero, molto vintage”. Una battutina standard del tutto fuori luogo, specie pensando alla posta in gioco e alla leale e coraggiosa posizione antimperialista del PMLI.
Diffuse in un baleno, raccogliendo interesse e apprezzamento, diverse decine di copie del volantino col Comunicato dell'Ufficio stampa del nostro Partito “Isolare l'aggressore russo”.
Rivolgiamo un ringraziamento all'amico del PMLI compagno Gianni sia perché è stato, come nelle altre occasioni in passato, infaticabile nello sventolare la bandiera del Partito, ma anche perché è stato preso di mira da un provocatore che accusava i comunisti sovietici di aver ucciso sei milioni di ucraini e addirittura ci additava come corresponsabili in senso storico. Un altro grazie al compagno Andrea per il contributo che ha dato con fermezza nel respingere questa bassa e menzognera provocazione, che non è stata raccolta da nessuno dei manifestanti vicini.
D’altronde, la verità è quella della lezione imperitura che hanno dato Lenin e Stalin al mondo intero sui diritti all'autodeterminazione delle nazioni e dei popoli oppressi. Basta leggere “Il Bolscevico” ultimo scorso, in gran parte dedicato alla questione ucraina, che riporta tra l’altro il fondamentale contributo di Lenin e di Stalin sul diritto all'autodeterminazione delle nazioni e dei popoli. Una lezione completamente agli antipodi del comportamento guerrafondaio e imperialista della Russia capitalista attuale del nuovo zar Putin.

9 marzo 2022