8 marzo
Una marea di donne in piazza a Firenze. La mattina manifestazione degli studenti. Nardella rimuove i “panuelos” in ricordo delle vittime di femminicidio

Redazione di Firenze
L'8 Marzo è stata un'intensa giornata di lotta inaugurata la mattina dallo sciopero e dalla manifestazione delle studentesse e degli studenti, in piazza contro la guerra, contro l'alternanza scuola-lavoro e contro le disparità di genere.
Non abbiamo dati sulla partecipazione allo sciopero, ma gli avvisi di probabili problemi nei trasporti e in alcuni servizi stanno a significare che lo sciopero dell'8 Marzo sta prendendo piede nonostante la mancata partecipazione della Cgil. Nel pomeriggio tantissime manifestanti si sono ritrovate in piazza SS. Annunziata, dove come avevano annunciato le organizzatrici di Nonunadimeno c'è stato “spazio, sia durante il microfono aperto in piazza sia durante il corteo pomeridiano, per interventi specifici di gruppi e collettivi femministi e transfemministi e di esperienze di lotta attraversate dalle donne, dal mondo della formazione a quello operaio, dal mondo della sanità pubblica e privata a quello della cura fino a tutte le forme di lavoro precario e sfruttato che ben conosciamo. Ovviamente ogni gruppo di donne e soggettività presente in piazza potrà portare il proprio striscione e i propri cartelli”.
Le manifestanti si sono poi spostate nelle strade con un variopinto corteo che si è soffermato nei punti più significativi. Davanti alla Prefettura contro la guerra. Al suono delle sirene il corteo si è sdraiato in terra rilanciando le parole d'ordine “fuori dalla Nato, solo guerra al patriarcato! Fermare la guerra, fermare la corsa agli armamenti! Lo sciopero femminista è anche contro la guerra!”.
Altra sosta importante davanti al Consiglio regionale della Toscana “contro i finanziamenti ai gruppi anti abortisti e lo smantellamento della sanità pubblica!”; bersagliate anche le farmacie del centro città che fanno obiezione alla distribuzione della pillola del giorno dopo.
In piazza SS. Annunziata dei “panuelos” (fazzoletti) con i nomi delle donne di Firenze vittime di femminicidio negli ultimi due anni sono stati fissati con dei lucchetti alla recinzione del monumento centrale. Il sindaco antifemminile Dario Nardella ha fatto rimuovere i panuelos all'alba del 9 marzo con la risibile motivazione che “deturpavano” il monumento, mentre lui stesso ha fatto ricoprire con un telo nero le statue davanti a Palazzo Vecchio come solidarietà all'Ucraina.
Insieme in piazza anche le lavoratrici e i lavoratori GKN per affermare il diritto al lavoro e per sostenere e propagandare l'importante appuntamento del 26 marzo della manifestazione nazionale GKN che si terrà proprio a Firenze.
La giornata si è conclusa di nuovo in piazza SS. Annunziata.
Cgil, Arci, Anpi e Nosotras si sono dissociate dalla manifestazione indetta da Nonunadimeno e hanno organizzato il flash mob “8 marzo per la pace-Letture pacifiste” in piazza Santa Croce. Un tentativo, sostanzialmente fallito, di isolare Nonunadimeno e la carica di lotta antistituzionale che si è espressa in SS. Annunziata e nel corteo.

16 marzo 2022