Lettera a “Ok Mugello” dell'Organizzazione di Vicchio del PMLI in risposta alla “impressioni anche critiche” di una lettrice circa la fiaccolata per la pace del 4 marzo a Borgo S. Lorenzo
Le nostre bandiere rosse esprimono la necessità di lottare contro gli imperialismi responsabili dell'aggressione all'Ucraina
 
Questa importante lettera è stata pubblicata da “Ok Mugello” in data 9 marzo.

 

Spettabile Redazione di “Ok Mugello”,
volevamo rispondere alla lettera della signora Valentina Zecchi da voi pubblicata domenica scorsa relativa alla fiaccolata contro la guerra all'Ucraina tenuta nel centro borghigiano la sera di venerdì 4 marzo.
Come marxisti-leninisti mugellani ci sentiamo tirati in ballo dato che evidentemente le bandiere con la falce e martello su sfondo rosso alle quali si riferisce la lettrice erano le nostre in quanto il Partito marxista-leninista italiano era l'unica forza politica che aveva scelto di presentarsi in piazza con le proprie insegne. Rosso delle bandiere che rappresenta il sangue versato nella storia dai lavoratori, rappresentati dalla falce e martello, per conquistare i loro diritti e per la loro emancipazione e che purtroppo in questi giorni in senso lato rappresentano anche il sangue del martoriato popolo ucraino che sta difendendo armi in pugno il proprio Paese. Senza tanti giri di parole per noi gli ideali comunisti che esprimono queste bandiere sono sempre validissimi e lo affermiamo con più vigore visti gli sfaceli che sta combinando il capitalismo fino agli ultimi due “capolavori” della pandemia e della guerra imperialista in Ucraina.
La signora sostiene che il comunismo ha comportato sofferenza al popolo ucraino nel ventesimo secolo. Ma sono stati proprio i comunisti sovietici, quelli autentici, un secolo fa ad attuare brillantemente il principio di autodeterminazione della nazionalità, per cui ogni repubblica federata aveva il diritto di libera secessione dall'URSS: agli antipodi della situazione attuale.
Quindi non sono state assolutamente fuori luogo le bandiere rosse con falce e martello del PMLI alla fiaccolata come sostiene la Zecchi. Che poi non gli stiano simpatiche è un altro discorso ed è un problema suo, anche se non può pretendere di proibire di partecipare a una iniziativa pubblica una forza politica, come gli hanno in pratica risposto gli assessori a cui dice di essersi rivolta, altrimenti si porrebbe un grosso problema democratico con un provvedimento che sarebbe mutuato direttamente dal regime del ventennio fascista. A proposito dei partigiani, che rammenta nella lettera, era rossa la bandiera della componente comunista della Resistenza alla quale ha dato un contributo importantissimo. Con molti partigiani comunisti che hanno dato la vita per liberare il nostro Paese dal mostro nazifascista.
Ma siamo sicuri che quelle bandiere “non trasmettono e non simboleggiano un'idea di pace”, come ella sostiene? Noi vediamo la questione su un piano estremamente concreto, non amiamo riempirci la bocca della parola pace senza indicare una strada concreta e percorribile per raggiungerla altrimenti sarebbero frasi vuote. Le bandiere rosse con la falce e martello che ha visto venerdì esprimono anche la necessità del socialismo per liberarsi dall'imperialismo che è la causa di fondo delle guerre di aggressione come quella verso l'Ucraina da parte della Russia. Anche nell'immediato nel movimento per la pace di queste settimane esprimono la necessità di lottare contro gli imperialismi responsabili della guerra d'aggressione nella martoriata Ucraina, compreso quello di casa nostra, quello italiano facente parte della NATO e della UE non certo esenti da colpe. Infatti come antimperialisti coerenti avevamo in piazza anche un bel cartello, che la signora senz'altro avrà visto se non era completamente accecata dal rosso delle bandiere, che recitava tra l'altro: “Fuori Russia Usa e Nato dall'Ucraina. Ucraina libera, indipendente, sovrana e integrale...” che esprime la necessità di non appoggiare ne l'imperialismo dell'est né quello dell'ovest coscienti che la guerra è la prosecuzione della politica di questi e che è nella loro natura a un certo punto ricorrere alla guerra per i loro interessi e conquistare e spartirsi territori.
A proposito d'imperialismo, attenzione signora Zecchi a sostenere, dopo aver polemizzato con l'ANPI contraria all'invio di armi all'Ucraina, “... il nostro stato, l'Unione Europea e la Nato prendano provvedimenti forti e immediati contro l'invasione dell'Ucraina” che significherebbe appoggiare l'imperialismo dell'ovest richiedendone un intervento militare diretto, che ha le sue belle responsabilità in questa guerra come dicevamo, e buttando “benzina sul fuoco” porterebbe diretti nel vortice, compresa l'Italia, della 3° guerra mondiale che sarebbe una guerra imperialista, quindi ingiusta, il classico rimedio peggiore del male. In tal caso, di coinvolgimento dell'Italia, noi marxisti-leninisti inviteremo il popolo italiano a insorgere per impedirlo.
Per fermare Putin e l'imperialismo russo l'unica via percorribile è la resistenza armata del popolo e del governo ucraino, e a livello internazionale l'isolamento politico, diplomatico, economico e commerciale della Russia.
Era una presenza ben qualificata e qualificante quella dei marxisti-leninisti e che la signora si accanisca tanto contro il PMLI e anche contro l'ANPI che hanno in definitiva dato un notevole contributo di idee all'iniziativa, non ci sembra un remare a favore del movimento contro la guerra all'Ucraina. A noi sembra più un ragionare alquanto settario, invece il movimento per la pace dev'essere inclusivo non farsi la “guerra” a seconda del colore politico. In queste occasioni confrontiamoci sui contenuti e cerchiamo dei punti d'unione su cui sviluppare il fronte unito, non esaltiamo ciò che ci divide ma ciò che ci unisce, vale a dire la difesa del popolo ucraino e del suo paese! Altrimenti il problema diventa chi la pensa diversamente e non i vari imperialismi con in testa quello russo diretto da Putin in questo caso. Invece, in queste occasioni noi marxisti-leninisti sappiamo apprezzare e auspichiamo sempre la presenza e il contributo di più forze possibili, siano esse politiche, sindacali, sociali, religiose. Quando si tratta di battaglie comuni le differenze a nostro avviso devono andare in secondo piano.
Ucraina libera, indipendente, sovrana e integrale!
 
Partito marxista-leninista italiano
Organizzazione di Vicchio del Mugello
 

16 marzo 2022