Dall'Ucraina
Esodo sotto le bombe
2,8 milioni di profughi, per lo più donne, bambini e anziani

 
Il devastante conflitto in Ucraina voluto dal nuovo zar Putin oltre a decine di migliaia di morti, civili e militari, e danni materiali incalcolabili sta producendo un'enorme massa di profughi in fuga dal Paese e dalle truppe russe.
A tre settimane dall'inizio dell'invasione sono almeno 2,8 milioni, soprattutto donne, bambini e anziani, gli ucraini che hanno lasciato o stanno lasciando la loro terra, in condizioni terribili, fra mille insormontabili difficoltà e con il rischio di essere colpiti dai russi prima di aver raggiunto le frontiere dei paesi confinanti.
Spesso infatti il cessate il fuoco non è stato rispettato in questi giorni, cosa che ha messo in pericolo l'incolumità dei rifugiati, colpiti ripetutamente dai russi, per esempio il 10 marzo scorso lo stesso Zelensky ha accusato Mosca di aver sferrato un attacco su un corridoio umanitario verso Mariupol.
Considerando l'inaspettata forte resistenza popolare ucraina, l'esercito russo, per limitare le perdite, terrorizzare e stremare la popolazione e piegare così il governo di Kiev, ha intensificato tutta una serie di azioni criminali sulla popolazione civile, provocando morti e feriti, colpendo ospedali e scuole, di fatto quindi aprendo e chiudendo a proprio uso e consumo i corridoi umanitari in uscita verso l'Ucraina, accusando truffaldinamente Kiev di non aver rispettato l'accordo momentaneo sulla cessazione dei combattimenti.
Addirittura Mosca ha preteso l'apertura di corridoi umanitari solo verso la Russia e la Bielorussia, con l'intento evidente di fare prigionieri ed estorcere loro informazioni sui combattenti ucraini in azione sul campo, proposta infatti seccamente respinta da Kiev, senza considerare che praticamente nessuno dei profughi in fuga dalla guerra vuole recarsi in Russia e in Bielorussia.
Certamente stiamo parlando della più grande emergenza umanitaria in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale.
“Il numero di profughi dall'Ucraina ha raggiunto oggi quota 2,5 milioni, e altri due milioni di persone si stima siano sfollate all'interno dell'Ucraina”, ha affermato giorno 11 marzo L'Alto commissario Onu per i rifugiati, Filippo Grandi, basando i calcoli sulle registrazioni effettuate alle frontiere.
La Polonia è il paese con il maggior numero di persone ospitate, in virtù del fatto che con l'Ucraina condivide oltre 400 chilometri di frontiere, fino a qualche giorno fa i rifugiati erano già oltre il milione e duecentomila. Segue la Romania, altro paese confinante, che ha accolto circa 150.000 rifugiati, quindi la Slovacchia che ne ha accolto altri 150.000.
In Repubblica Ceca il numero di rifugiati ha superato i 100.000. in Moldova quasi 90. 000 rifugiati.
In Germania oltre 30.000 rifugiati ucraini sono arrivati attraverso la Polonia, in Francia sono arrivati circa 2.500 ucraini, in Irlanda sono arrivati circa 2.200 ucraini.
Per quanto riguarda il nostro Paese "l'autorità che sta gestendo l'immigrazione molto bene è la Protezione Civile”, ha affermato il banchiere massone Mario Draghi, al termine del vertice informale Ue a Versailles. Dei 32mila rifugiati circa arrivati al 12 marzo il 90% sono donne e bambini.
Domenica 13 marzo purtroppo si è registrato un terribile incidente stradale all'altezza di Forlì che ha coinvolto alcuni profughi ucraini diretti in pullman verso Pescara, il bilancio è di una donna ucraina di 32 anni morta e di diversi feriti. Il pullman di profughi proveniva da Chmel'nyc'kyj.
Rispondendo al "question time" del 9 marzo alla Camera dei deputati Draghi ha detto: "Ho dati che testimoniano la velocità dell'arrivo di profughi ucraini in Italia". Principalmente la frontiera verso cui passano è quella italo-slovena. Per il 90% si tratta di donne e bambini: ieri (8 Marzo ndr) erano 10.500 donne, oggi 12 mila, gli uomini erano 2mila ieri, oggi 2.200, i bambini 8.500 ieri e oggi 9.700. Il flusso è certamente destinato ad aumentare".
La guerra in Ucraina, ha detto, "sta generando una crisi umanitaria senza precedenti nel Dopoguerra in Europa. Per farvi fronte, l'Unione europea ha applicato per la prima volta la direttiva del 2001 sulla protezione temporanea in favore dei profughi ucraini. Questa decisione testimonia la solidarietà e la compattezza dell'Unione europea: un'unità di intenti e di azioni che è indispensabile mantenere e che vede l'Italia in prima linea", ha aggiunto.
“È stato previsto un ampliamento dell'accoglienza, i rifugiati potranno essere accolti in tutte le strutture previste per i migranti" anche senza fare domanda di protezione". "I cittadini ucraini, nei centri di primo accoglimento, dispongono di assistenza sanitaria, sociale, psicologica e di orientamento legale e corsi di italiano". "Sono previsti servizi finalizzati all'integrazione, la formazione professionale nonché l'accompagnamento e l'inserimento lavorativo, abitativo e sociale" (come no? Se sono gli stessi di sempre questi famigerati centri non sono affatto come li dipinge il premier, tutt'altro!). "Ai rifugiati viene concessa la possibilità di svolgere attività lavorativa solo con permesso di soggiorno in deroga alle quote di ingresso del decreto flussi e di lavorare sia in forma autonoma, subordinata e stagionale".
"I primi strumenti di assistenza sanitaria sono stati organizzati dalla Protezione civile, in particolare per la gestione e il contenimento dell'emergenza da Covid-19. Inoltre, abbiamo previsto un ampliamento della rete di accoglienza: abbiamo disposto, tra l'altro, che i cittadini ucraini possano essere ospitati in tutte le strutture di accoglienza per migranti anche indipendentemente dal fatto che abbiano presentato domanda di protezione internazionale o dal possesso di altri requisiti previsti".
"Sul fronte sanitario i rifugiati o accettano di farsi un tampone ogni 48 ore o accettano di vaccinarsi. Le mascherine sono distribuite gratuitamente nei pressi dove queste vaccinazioni avvengono", ha aggiunto Draghi.
Per noi marxisti-leninisti tutto questo non basta affatto ad accogliere degnamente profughi del popolo ucraino, vittima di un'aggressione militare devastante e spietata quale quella portata avanti dal nuovo zar Putin, volta ad annettersi l'Ucraina e a restaurare l'impero russo.
Come per tutti i migranti e i profughi per noi le frontiere devono essere spalancate e urge riconoscere al più presto ai migranti libero accesso e pari diritti.
Essendo ancora in piena pandemia poi, come per tutti i disoccupati e i senza reddito occorre riconoscere loro il reddito di emergenza di 1200 euro al mese per tutta la durata dell'emergenza sanitaria ancora in corso.
Come per tutto il popolo italiano lottiamo anche perché ai migranti venga riconosciuto il diritto al lavoro stabile, a tempo pieno, a salario intero e sindacalmente tutelato, come ogni altro servizio volto all'appagamento di ogni bisogno materiale e intellettuale, a cominciare dalla sanità pubblica, gratuita e senza ticket cogestita dai pazienti e dai lavoratori del settore, scuole e università pubbliche, gratuite e governate in maggioranza dalle studentesse e dagli studenti e così via.
Il contributo più grande che possiamo dare al guerra di liberazione del popolo ucraino è lottare per l'Ucraina libera, indipendente, sovrana e integrale, libera quindi da ogni imperialismo, tanto dell'est, quanto dell'ovest e in questo quadro lottare per l'uscita dell'Italia dalla Nato e dalla Ue imperialista, lottando per buttare giù da sinistra e dalla piazza il governo del banchiere massone Draghi, invitando il nostro popolo ad insorgere nel caso in cui il nostro Paese dovesse partecipare ad una nuova e terrificante guerra mondiale.
Il contributo più grande che possiamo dare alla lotta senza quartiere contro l'imperialismo, vero nemico di tutti i popoli del mondo, è infatti la lotta contro l'imperialismo italiano legato all'atlantismo e alla Ue imperialista, isolando l'imperialismo del nuovo Zar Putin e rivendicando che l'Italia rompa le relazioni diplomatiche, economiche e commerciali con la Russia.

16 marzo 2022