Si può dire quello si vuole del carattere del governo ucraino (non diverso da quello russo), dell'accerchiamento della Nato, ecc., ma la questione è solo una: la Russia (un paese capitalista e imperialista) ha aggredito l'Ucraina, uno Stato sovrano, qualsiasi siano le ragioni che l'hanno mossa (e comunque non certo umanitarie...) l'aggressione russa è un dato di fatto, da denunciare e fermare, nei limiti della diplomazia e dell'economia, altrimenti sarebbe legittima qualsiasi guerra di chi si sente minacciato (a torto a ragione) dal proprio vicino di Stato, oppure sarebbe stata legittima l'aggressione all'Iraq o all'Aghanistan, per la natura e i provvedimenti dei propri governi, se non per il "terrorismo" internazionale, sarebbe legittima una guerra contro Israele per quello che ha fatto/che fa alla Palestina e ai palestinesi, cosa che nessuno ha mai chiesto, insomma sarebbe la guerra imperialista permanente, la fine dell'indipendenza (reale o finta che sia) degli Stati, e di conseguenza anche della lotta per il socialismo, perché qualsiasi paese (tutti o la gran parte) potrebbe attaccare "legittimamente" un paese socialista sentendosi minacciato (giustamente...) da esso.

Non ci sono motivazioni che tengono, o si è contro o si è a favore dell'imperialismo russo.

Concordo pienamente con tutta la linea politica del Partito su quello che riguarda quanto sta accadendo in Ucraina. Non è assolutamente possibile appoggiare l'imperialismo Nato e americano né quello russo in quanto l'imperialismo è un nemico dei popoli e della loro autodeterminazione.

Purtroppo molti compagni/e pensano che la Russia sia l'URSS e sostengono la politica imperialista di Putin in ottica anti-Nato commettendo un errore sia in campo politico che in campo ideologico.

Come diceva Mao: "L'imperialismo è una tigre di carta".

Regna molta confusione in merito all'attuale situazione politica internazionale e questa confusione rende lo scacchiere geopolitico internazionale sempre più pericoloso ogni giorno che passa. La pericolosità non sta soltanto nella brutta piega che potrebbe prendere l'attuale conflitto (con eventuale scoppio di una terza guerra mondiale) ma nel fatto che ancora una volta si approfittano delle questione attuali per riscrivere completamente la storia in entrambi i campi imperialisti. Da una parte c'è Putin che accusa Lenin e Stalin di aver creato artificialmente lo Stato ucraino, dall'altra l'imperialismo occidentale che sta attuando una campagna martellante sulle responsabilità storiche e politiche dell'URSS di Lenin e Stalin arrivando addirittura ad affermare che il patto di non aggressione tra l'Urss e la Germania nazista in realtà era una vera e propria alleanza. Tutto ciò per arrivare alla conclusione che questa alleanza è di fatto la dimostrazione che nazismo e comunismo sono la stessa identica cosa e quindi vanno condannate entrambe. Stesso discorso riguarda la questione del fascismo e dall'antifascismo con la conseguente parificazione tra partigiani e repubblichini. Tutto questo con l'ausilio dei rinnegati Veltroni, D'Alema, Violante del PDS e del PD moderno.

Questo tentativo di riscrivere la storia lo reputo odioso, vigliacco e francamente molto insopportabile e mi domando come poterlo contrastare non avendo purtroppo i mezzi di comunicazione che invece i servi del capitalismo hanno a loro disposizione.

Leggo sempre con molto interesse “Il Bolscevico” soprattutto gli articoli e i testi dei Maestri. I numeri usciti di recente con la storia dell’Ucraina sono davvero interessantissimi, precisi e molto chiari.

Viva i Maestri! Tutto il potere al proletariato per la costruzione del socialismo!

Francesco - Fano (Pesaro-Urbino)

Ho letto l'ultimo numero del giornale “Il Bolscevico” e devo dire che sono d'accordo su tutto, soprattutto con la vostra posizione politica sul conflitto in Ucraina.

È importante anche per me stare dalla parte della resistenza del popolo ucraino in questo momento di aggressione da parte dell'imperialismo russo, dichiarandosi molto contrari nei confronti di tutti gli imperialismi.

Buona primavera di lotte politiche.

Giovanni - provincia di Sassari