Sfilano in 30mila a Firenze per il lavoro, il clima, i diritti sociali e civili, la pace in Ucraina, un’alternativa di società
Un grande, storico e combattivo corteo con alla testa le operaie e gli operai ex Gkn
Lavoratori e studenti uniti nella lotta. Delegazioni da tutta Italia di fabbriche in lotta, Fridays for Future, partiti a sinistra del PD, sindacati di base, associazioni, movimenti, Centri sociali. Spezzone unitario tra PMLI, Carc, C.S.I, Democrazia Atea, Inventare il futuro e Circolo Nomade Accelerazionista
La delegazione nazionale del PMLI diretta da Mino Pasca, coadiuvato da Franco Panzarella, pone la questione del proletariato al potere e del socialismo

Dal nostro inviato speciale
Sabato 26 marzo in 30mila hanno sfilato per le vie di Firenze alla manifestazione nazionale, indetta dal Collettivo dei lavoratori ex GKN, per il lavoro, il clima, i diritti sociali e civili, la pace in Ucraina, un’alternativa di società. Ossia come si capiva dallo slogan di convocazione degli organizzatori: “Insorgiamo! Per questo, per altro, per tutto”.
Si è trattato di un grande, storico e combattivo corteo. Grande per la partecipazione dei 30mila giunti da tutta Italia con pullman, treni e auto private che hanno sfilato dall’inizio del parco delle Cascine fino alla piazza S. Croce, attraversando le vie del centro. Storico perché indetto, organizzato e capeggiato da un Collettivo di fabbrica che da oltre 8 mesi dirige una lotta operaia senza precedenti, convergendo con acume tattico e di principio non solo con il territorio fiorentino ma esportando questa esperienza di lotta in tutta Italia tra le altre fabbriche, circoli, movimenti, associazioni. Un successo, un fatto politico importantissimo. Combattivo perché il corteo è stato come la bella giornata di sole primaverile che lo ha accolto, splendente come il rosso della moltitudine delle bandiere e degli striscioni che lo hanno animato, assieme al rullo incessante dei tamburi, al suono ritmato dei fischietti, al lancio di slogan e il canto immancabile di Bandiera rossa, l’Internazionale e Bella ciao.
Un corteo che non ha fatto sconti al governo del banchiere massone Draghi, auspicandone la cacciata, che ha chiesto lavoro e denunciato licenziamenti e delocalizzazioni, che ha urlato tutta la sua rabbia popolare e proletaria contro l’insopportabile carovita, che si è espresso contro la guerra imperialista all’Ucraina, ribadendo dall’inizio alla fine degli spezzoni la necessità ormai improcrastinabile dell’uscita dell’Italia dalla NATO e la NATO dall’Italia. La parte politicamente più avanzata del corteo, tra cui il PMLI, non ha mancato di rilanciare l’alternativa di società, il socialismo con il potere politico del proletariato.
Aperto dagli striscioni del Collettivo di fabbrica degli operai ex GKN, il serpentone rosso ha visto sfilare le delegazioni operaie in lotta, dall’ex Alitalia alla Caterpillar di Jesi, la fabbrica di marroni di Marradi, il cartonificio di Sesto Fiorentino, lavoratrici e lavoratori dello spettacolo, Sanac e le RSU dei dipendenti del Comune di Firenze. Uniti a loro gli studenti medi e universitari, la Lupa. E poi i coloratissimi giovani ambientalisti del Fridays for Future, l’ARCI, movimenti e associazioni. Compatto il fronte del sindacalismo di base: SI Cobas, USB, CUB, ADL Cobas, con la presenza dell’FLC-CGIL, unica componente “ribelle” all’assenza sempre più grave del più grande sindacato dei lavoratori italiano. Immancabile il “Movimento di lotta 7 novembre” dei disoccupati napoletani ed anche una rappresentanza dei riders.
Al completo anche lo schieramento dei partiti a sinistra del PD, di opposizione e di classe, in prevalenza quelli con la bandiera rossa e la falce e martello: PRC, Potere al Popolo, Fronte della Gioventù comunista, PCL, PC, PCI, Sinistra Anticapitalista, Partito dei Carc. Per la prima volta ha sfilato, dietro un bello striscione rosso “Contro l’imperialismo e il governo Draghi. INSORGIAMO!”, anche uno spezzone unitario organizzato dalla Confederazione delle Sinistre italiane (C.S.I.) e diretto sul campo dal compagno Erne Guidi, che comprendeva oltre che PMLI e Carc anche Democrazia Atea, Inventare il futuro e Circolo Nomade Accelerazionista, che ha suscitato l’interesse anche del giornalista di Report, nonché ideatore dell’online “Ottolina TV”, Giuliano Marrucci. Le compagne e i compagni hanno diffuso i mille volantini prodotti ad hoc, molto richiesti e apprezzati dai manifestanti.
La delegazione nazionale del PMLI, diretta dal compagno Mino Pasca, coadiuvato dal compagno Franco Panzarella e composta da militanti e simpatizzanti di Firenze, Empoli, Sesto Fiorentino, Fucecchio, Terricciola (Pisa), Vicchio del Mugello, Borgo S. Lorenzo, Valdisieve, Biella, Milano, Campobasso e Napoli ha svolto un grande e ininterrotto lavoro per animare la parte finale del corteo. Le sue parole d’ordine e canti di Bella ciao, Bandiera rossa e l’Internazionale hanno trovato la condivisione dello spezzone unitario che li ha più volte rilanciati, cosa avvenuta in più di una occasione anche con quello dei Carc. In più di una occasione alcuni partecipanti al corteo e alcuni cittadini hanno voluto cantare insieme a noi e gridare i nostri stessi slogan. In particolare è stata la parola d’ordine generale, riprodotta sullo striscione, nei cartelli e nei corpetti indossati dai membri della delegazione, nonché sul volantino diffuso in oltre mille copie e ben accolto, che pone la questione del proletariato al potere e del socialismo, a cogliere nel segno il senso e i risultati di questa importante manifestazione. È evidente che una volta chiusasi la vertenza GKN si è aperta una nuova fase della lotta, “la nuova agenda” come hanno ribadito anche i portavoce del Collettivo di fabbrica. Una nuova fase che ha già visto il distaccamento delle istituzioni e un minor coinvolgimento della stessa popolazione di Firenze. Una lotta che se da una parte non deve arrestarsi, bensì strutturarsi e organizzarsi in forma anticapitalista, dall’altra dovrà giocoforza alzare la qualità politica della discussione, aprendo il tema dell’alternativa di società e di chi la deve dirigere.
Nel caloroso messaggio di ringraziamento ai membri della delegazione nazionale del PMLI da parte dei dirigenti nazionali del Partito si legge: "Abbiamo volutamente colto l'occasione del grande, storico e combattivo corteo con alla testa le operaie e gli operai dell'ex Gkn per diffondere le nostre parole d'ordine, 'Il proletariato al potere Socialismo', per fare riflettere le e i manifestanti sulla strategia che bisogna seguire per liberarsi veramente dal capitalismo e dal suo Stato. Perché non si può essere ' classe dirigente' se il proletariato non prende il potere politico. "
Il corteo si è concluso riempiendo integralmente piazza S. Croce in un bellissimo colpo d’occhio. Dal palco hanno parlato gli organizzatori del Collettivo dei lavoratori ex GKN e i solidali, dagli studenti ai Fridays for Future. I ringraziamenti a tutti gli aderenti alla lotta sono stati fatti in tre momenti diversi. Nel primo blocco è stato ringraziato anche il PMLI.
Per dovere di ospitalità il Centro del Partito e il Comitato provinciale di Firenze hanno offerto a tutti i membri della delegazione una cioccolata, e a quelli residenti fuori della Toscana un buono per la cena.

30 marzo 2022