Al Teatro “i 4 Mori” di Livorno dal 25 al 27 marzo
Il 2° congresso nazionale del PCI rilancia l’unità d’azione con la sinistra di opposizione e di classe
Alboresi: “Vogliamo una società socialista”
PRESENTI I CONSOLI DI CINA E CUBA. MESSAGGI DEI COMITATI CENTRALI DEI PARTITI COMUNISTI. INVITATO IL PMLI CHE INTERVIENE CON ERNE GUIDI PIÙ VOLTE APPLAUDITO

 
Dal 25 al 27 marzo si è svolto a Livorno al Teatro “i 4 Mori” il 2° Congresso del Partito comunista italiano. Un Congresso importante, che ha rilanciato l’unità d’azione con la sinistra di opposizione e di classe. Nella sua relazione introduttiva e nelle conclusioni il Segretario nazionale uscente e rieletto, compagno Mauro Alboresi, l’ha ribadito, “non ci sono né alternative né scorciatoie organizzative”, assieme alla vocazione antifascista e antigovernativa, fino alla riproposta della necessità di una alternativa di sistema: “Noi non siamo semplicemente antiliberisti o anticapitalisti – ha affermato -. Siamo comunisti. Vogliamo una società socialista, sulla base dell’esperienza storica di tanti paesi nel novecento”. Concetto ribadito nelle conclusioni del 27 marzo: “Dobbiamo rompere gli indugi. Dobbiamo guardare al socialismo e al comunismo” e diventare sempre più “un punto di riferimento per le classi subalterne al capitalismo”.
Nelle conclusioni Alboresi ha affermato altresì che il PCI “ha chiuso definitivamente col centro-sinistra” e che “il PD non è più nel nostro campo, così come non lo sono tutti coloro che vanno da Calenda a Sinistra italiana”. “Noi non siamo settari – ha aggiunto-. Alcuni dei nostri alleati con cui cooperiamo hanno scelto legittimamente l’astensionismo tattico non strategico. Altri, come noi puntano anche sulla scelta elettorale. A loro proponiamo una scelta unitaria come abbiamo fatto a Genova col PRC e Sinistra Anticapitalista. Ma alla riunione che si svolgerà a Roma il prossimo 9 aprile ribadiremo che non accetteremo nessuna unità che metta dall’inizio fuori dalla porta chi propone e pratica la lotta di classe” ad esclusivo beneficio “di un mero cartello elettorale”.
Alla fine della relazione introduttiva del 25 e delle conclusioni del 27 marzo di Alboresi l’intera gremita sala si è alzata in piedi per intonare l’Internazionale e Bandiera rossa.
Gli oltre 40 interventi dei delegati giunti a Livorno da tutta Italia hanno movimentato il dibattito interno. Presenti i consoli generali di Cina e Cuba in Italia che hanno letto i messaggi dei rispettivi Comitati centrali del partiti comunisti. In particolare il PCC cinese ha tenuto a precisare che “quello che ci lega al PCI” è un legame “unico e privilegiato” per “sviluppare le relazioni tra la Cina e l’Italia”. Saluti scritti sono giunti dal Partito comunista della Federazione russa, dal Partito comunista del Vietnam, dal Movimento di liberazione nazionale palestinese Fatah, dal Fronte Polisario della Repubblica Saharawi.
A livello nazionale, sono intervenuti tra gli altri la CGIL Camera del Lavoro di Livorno, che ha portato anche i saluti del Segretario generale Maurizio Landini, il PCL col portavoce nazionale Marco Ferrando e il PMLI con l’Incaricato dei rapporti con i partiti dell’opposizione e di classe compagno Erne Guidi, il cui forte e unitario saluto pubblichiamo a parte. Un intervento salutato dagli applausi della sala nei passaggi richiamanti all’unità della lotta di classe per il socialismo, sullo scioglimento di Forza Nuova, CasaPound e tutti i gruppi neofascisti e quando ha ricordato le radici comuni comuniste e reso omaggio all’eroica Armata Rossa che ha sconfitto il mostro nazifascista. Un forte applauso ha salutato la conclusione del suo discorso e diversi sono stati gli abbracci e le manifestazioni di stima dedicati al compagno alla fine della giornata da parte di compagne e compagni comunisti delegati al Congresso.

30 marzo 2022