Al direttivo FILCTEM-CGIL di Firenze dibattuta la situazione contrattuale e della guerra in Ucraina
Forte invito alla CGIL a sostenere la giornata di lotta del 26 marzo dei lavoratori GKN

Il 4 marzo si è svolta l'Assemblea generale della Filctem-Cgil fiorentina presso il Circolo Arci di San Casciano Val di Pesa con all'ordine del giorno la situazione politico-sindacale e i rinnovi contrattuali. Circa 40 delegate e delegati sia in presenza che collegati da remoto, e Juri Riccardi della Filctem regionale e Gianluca La Coppola della Segreteria della Camera del Lavoro di Firenze.
I lavori sono iniziati con la relazione del Segretario Filctem provinciale Luca Barbetti, molto incentrata sulla guerra in Ucraina con riferimenti ai problemi insorti riguardo la via diplomatica e il ruolo dell'Unione europea, accoglienza dei profughi, mobilitazioni per la pace alle quali si deve dare, ha detto, continuità; ma anche (riferendosi al mondo del lavoro) sulla questione dei costi dell'energia ormai fuori controllo con aziende che sono costrette, a causa di ciò, a effettuare fermi parziali o totali della produzione per non lavorare in perdita. Sui rinnovi contrattuali della categoria ha illustrato la situazione, molto complessa.
Ho "rotto il ghiaccio" con un intervento incentrato su due punti salienti: guerra e assemblea organizzativa CGIL. Sulla guerra in Ucraina ho affermato che è ormai evidente l'intento di Putin di restaurare l'impero russo zarista e che per fermarlo occorre la Resistenza del popolo e del governo ucraini. E, allo stesso tempo, l'isolamento politico, diplomatico, economico e commerciale della Russia. Scongiurando però una risposta militare di Usa, Nato e Ue che vorrebbe dire una nuova guerra mondiale e, se malauguratamente il conflitto si allargasse, l'Italia non deve parteciparvi altrimenti il popolo italiano dovrà insorgere.
Sull'assemblea organizzativa della CGIL, che si è conclusa ai primi di febbraio a Rimini, ho espresso il mio dissenso sulla scelta di continuare con la collaborazione e la concertazione con padronato e governo perché, se si vuole intercettare e rappresentare un mondo del lavoro completamente trasformato, lo si deve fare cominciando a farsi carico dei diritti e della condizione dei lavoratori e dei pensionati con la mobilitazione e il conflitto sociale in modo convinto e spingendo l'acceleratore fino in fondo. Perché l'esempio è il successo della mobilitazione GKN e se, come dice Landini bisogna ripensare all'esperienza dei consigli di fabbrica per valorizzare il protagonismo delle lavoratrici e dei lavoratori, credo che allora un'occhiata all'esperienza della lotta GKN dev'essere data: se si vuole essere coerenti. È per questo che ho auspicato che la CGIL mettesse in campo tutto il suo peso, con spirito unitario, nel dare il proprio contributo alla giornata di lotta del 26 marzo a Firenze.
L'intervento è stato apprezzato con applausi da buona parte della platea.
Sono seguiti altri interventi, dei quali due degni di nota: un delegato del settore energia ha espresso una forte critica alla CGIL dicendo che sono anni che il sindacato non prende ormai posizioni politiche chiare e nette nonostante che i vari governi non abbiano risposto alle esigenze dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani. Un altro delegato del settore chimico ha esortato la CGIL a non essere complici e/o sostenitori di questo governo che è (testuali parole) nostro nemico. E che, quando un sindacato non viene ascoltato, esso deve lottare.
Nelle conclusioni, il rappresentante Filctem regionale sulle critiche poste non ha però dato risposte. E non è, purtroppo, una novità.
W la classe operaia! Con i Maestri e il PMLI vinceremo!

 

Andrea Bartoli, operaio del Mugello (Firenze)

6 aprile 2022