Lettere

Le vostre pubblicazioni sono determinanti per la formazione della classe operaia e degli intellettuali
Nella complessità dello stato di cose attuali è imprescindibile mantenere la stabilità delle proprie posizioni e l'adeguata lucidità per esprimerle e metterle in atto. Quanto viene pubblicato sul sito del PMLI e su Il Bolscevico è determinante per la formazione della classe operaia e degli intellettuali.
Nel mio vivere quotidiano sto riscontrando molta confusione e disimpegno e laddove qualcosa sembra muoversi, purtroppo non riesce ad avanzare. Ecco perché una realtà come il PMLI può essere determinante. Riguardo alla guerra in Ucraina, qualche giorno fa una mia studentessa mi ha chiesto quale fosse la mia posizione. Le ho aperto il sito del PMLI e le ho fatto leggere gli interventi riportati a riguardo. Le sue parole sono state: "Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno!".
Anselmo - provincia di Ascoli Piceno

 

Guerra russa anche in Africa: elicotteri e mercenari dalla Wagner “invadono” il Mali
La devastante aggressione in Ucraina non ferma l’export di armi russe al continente africano. Il 30 marzo il governo militare-golpista del Mali ha ricevuto un ingente carico di sistemi di guerra di produzione russa. La consegna è stata effettuata alla presenza del ministro della difesa Sadio Camara all’aeroporto di Bamako-Senou.
Nello specifico sarebbero stati trasferiti alle forze armate maliane due elicotteri d’attacco Mi-24P Hind F e alcuni sistemi radar mobili Protivnik-GE/59N6-TE. Gli elicotteri sarebbero dotati di cannoni GSh-30-2K da 30mm e avanzate apparecchiature per il telerilevamento e l’invio di immagini.
I due Mi-24P si aggiungono ad altri elicotteri che la Russia ha consegnato alle autorità di Bamako negli ultimi anni. Tra la fine del 2017 e il gennaio 2021 Mosca ha trasferito alle forze armate maliane quattro velivoli Mi-35 per l’attacco al suolo e il supporto tattico, a seguito di un contratto stipulato nel 2016.
Quindici giorni prima l’agenzia di stampa TASS aveva ripreso le dichiarazioni del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov che annunciava l’intenzione di rafforzare la cooperazione tecnico-militare con il Mali.
Dopo il colpo di stato sarebbero giunte in Mali le prime unità di contractor della società di “difesa” privata russa Wagner. A fine 2021 RFI-Radio France International ha documentato l’intenso traffico di aerei militari della Federazione Russa nello scalo aeroportuale di Bamako, contemporaneo al “dispiegamento” nel paese di mercenari al soldo della Wagner e “con il supporto logistico di Mosca”.
I contractor del Gruppo Wagner avrebbero avuto il battesimo del fuoco nel corso di un agguato a un convoglio delle forze armate maliane, tra Bandiagara e Bankass, due località situate a sud di Mopti, nel centro del Paese, da parte di una milizia presumibilmente vicina al gruppo islamico “Katiba Macina” guidato da Amadoun Koufa.
La partecipazione di contractor in sanguinose operazioni di guerra in Mali è stata ipotizzata da Human Rights Watch in un report del 5 aprile scorso. “Le forze armate nazionali, presumibilmente in associazione con militari stranieri, hanno eseguito l’esecuzione sommaria di circa 300 uomini, alcuni dei quali sospettati di essere combattenti islamisti, nella città centrale di Moura, alla fine di marzo 2022”, scrive l’ONG statunitense.
Antonio Mazzeo - Messina
 

20 aprile 2022