Volantino unitario firmato da 10 partiti e organizzazioni tra cui il PMLI
Libertà per Julian Assange
Ecco come si sbarazza dei suoi oppositori l’imperialismo occidentale che dice di difendere la libertà e la democrazia

Con l’ordine di estradizione emesso dalla corte britannica, la vendetta giunge a compimento. JulianAssange verrà estradato in USA, subirà un processo e sarà condannato a una pena che assomiglierà a quella di morte. Mancano solo alcuni “dettagli”, di quelli che sono solo un simulacro di una “giustizia democratica” che, di fatto, è stata smantellata e, semplicemente, oggi non esiste più. Si condanna non solo la persona Julian Assange ma la libertà di stampa e, soprattutto, quel diritto alla verità che vengono sbandierati in molte occasioni come contraltare della censura delle “dittature”.
Oggi siamo meno liberi di pensare, di scrivere, di sapere. Con la decisione della corte di Londra, si stabilisce che la verità sui crimini di guerra commessi durante le guerre scatenate da USA e alleati non si deve conoscere.
In tutti questi anni si sono potute leggere poche righe, qualche articolo, alcune veline. Un silenzio complice che ha aiutato l’indifferenza con la quale è stato trattato il “caso Assange”.
Noi non ci stiamo, denunciamo l’ipocrisia di chi si erge a paladino della libertà di informazione senza battersi concretamente per il diritto di Assange di essere libero e quello di tutte le persone di conoscere effettivamente che non esiste una parte del mondo buona e una cattiva, che le guerre non possono esportare la democrazia.
Per questo non bisogna mai stancarsi di lottare.
Julian Assange libero

 

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27 aprile 2022