Lettera
“Scuderi incarna al meglio l'eredità dei Maestri del proletariato Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao”

Cari Compagni,
leggere gli scritti di Giovanni Scuderi è un'esperienza emozionante. Si assiste di continuo al potere dirompente ed esplosivo della parola. In lui l'analisi lucida e profonda degli argomenti trattati si coniuga sempre con una passione contagiosa frutto di una militanza alla causa del proletariato che è stata ed è tuttora la ragione centrale della sua vita. Nella parte finale del suo discorso tenuto nel 2016 a Firenze in occasione del 40°Anniversario della scomparsa di Mao, il compagno Scuderi riporta le seguenti parole di Mao (cfr. "Rettificare lo stile di lavoro del Partito", 1942): " nell'epoca del capitalismo e dell'imperialismo è necessario un partito rivoluzionario come il partito comunista. Senza un tale partito il popolo non può assolutamente rovesciare i nemici che l'opprimono" .
Il Partito Marxista-Leninista Italiano, di cui abbiamo da poco celebrato il 45° anno della sua fondazione, ha raccolto in sé il meglio della concezione proletaria del Partito, nello spirito delle opere immortali che hanno rappresentato le basi di tale concezione (a partire dal "Manifesto del Partito Comunista" di Marx ed Engels del 1848, passando per il "Che Fare" di Lenin (1902), i "Principi del Leninismo" di Stalin (1949) e il già citato  "Rettificare lo stile di lavoro del Partito" di Mao, solo per ricordarne alcune), divenendo, per usare le parole di Lenin,  "un partito completamente comunista, incapace di oscillare e di dar prova di debolezza nel momento decisivo, un partito che riunisce in sé il massimo di entusiasmo, la dedizione alla causa rivoluzionaria, un'energia, una fermezza e un'audacia illimitata". E Scuderi, in qualità di Segretario Generale del PMLI, incarna al meglio l'eredità dei Maestri del proletariato Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao. Egli, come un novello Virgilio, ci conduce per mano, "con tranquillità e serenità, senza affanni, un passo per volta" mettendoci nelle condizioni di trarre il meglio da noi stessi,  "tenendo ben alte le bandiere dei grandi maestri del proletariato internazionale, del socialismo, dell'anticapitalismo, dell'antimperialismo, dell'antifascismo, dell'antirazzismo, dell'internazionalismo proletario e del PMLI" .
La lotta rivoluzionaria è fatta di sacrificio, di studio approfondito, di condivisione e diffusione paziente e metodica delle nostre idee. Come disse Mao "il risveglio politico del popolo non è una cosa facile. Per eliminare le idee errate diffuse fra il popolo, dobbiamo fare seri e considerevoli sforzi" . Uno dei problemi di cui in tantissime occasioni ha parlato e scritto Scuderi, è il revisionismo, un cancro che ha avvelenato da sempre la causa del proletariato. E' un tema che va approfondito e diffuso il più possibile fra le masse, cosa non facile, sia per la conventio ad excludendum dai mezzi di comunicazione di  cui è stato sempre vittima il PMLI, sia perché oggi più che mai la comunicazione è diventata mero megafono del potere dominante: il dissenso è stato bandito così come la critica e il pensare altrimenti. E' un problema grosso che andrebbe affrontato già a scuola e in famiglia.
Per concludere queste brevi riflessioni, mi piace ricordare una indicazione metodologica di Scuderi che trovo estremamente efficace dal punto di vista scientifico. Egli esorta coloro che si accingono a scrivere o a parlare di questioni riguardanti il Partito e la causa del proletariato di "tenere sempre presente tre cose: massima dialettica, argomentazione e documentazione" . E' importante conoscere a fondo ciò di cui si vuole parlare o scrivere, argomentare il proprio pensiero, organizzando il tutto secondo il metodo dialettico fondato sulla prassi materiale, la grande conquista di Marx, nel cui solco si è inserita l'opera dei grandi maestri del proletariato.
 
Saluti marxisti-leninisti,
 
Carlo Cafiero, Napoli
 
P.S.
è per me un onore sapere dell'apprezzamento del Maestro Scuderi riguardo alle mie riflessioni.
Mi commuove molto la sua premura per la mia salute nell'aver notato l'ora tarda della mail. Purtroppo, è un periodo molto intenso da vari punti di vista, soprattutto familiare e lavorativo. Mi sono spesso di aiuto e di conforto le seguenti parole di Marx, scritte all’età di 53 anni: “ Anche se il giorno avesse 48 ore, da mesi non avrei ancora terminato il mio compito giornaliero”.
 
Affettuosi saluti marxisti-leninisti e un forte abbraccio al Maestro Giovanni Scuderi
 
 
 

11 maggio 2022