Crimini dei mercenari russi del Wagner nella Repubblica Centrafricana

 
Recenti manifestazioni a sostegno della Russia di Putin che si sono svolte nella capitale Bangui hanno tra l'altro messo in evidenza il forte legame tra l'imperialismo russo e il regime del presidente Faustin-Archange Touadéra che alle prese con una guerra civile iniziata nel 2013 resta al suo posto grazie all'intervento iniziato 4 anni fa di oltre un migliaio di mercenari russi della compagnia di sicurezza privata Wagner Group, diventata l'indispensabile guardia personale del presidente e attiva anche nei vicini Mali, Guinea Conakry e Burkina Faso.
Per il regime filorusso di Bangui i russi presenti nel paese sarebbero soltanto degli istruttori militari ingaggiati per l’addestramento dell'esercito ma secondo una recentissima denuncia di organizzazioni umanitarie sono anche responsabili di crimini contro la popolazione. Già agenzie dell'Onu e altre organizzazioni non governative, da Amnesty International a Human Rights Watch (Hrw), avevano denunciato violenze su civili inermi in Mali da parte dei mercenari della Wagner; altre prove raccolte da Hrw denunciano nuovi crimini nella Repubblica Centrafricana, "prove convincenti" di "gravi abusi contro i civili, inclusi omicidi e torture, in totale impunità dal 2019 a oggi" commessi dai paramilitari russi.
Nel rapporto illustrato dal responsabile di Hrw per l’Africa Centrale si sottolinea che "il più grave crimine documentato è stata un’esecuzione sommaria di massa il 28 luglio 2021 a nord della città di Bossangoa in pieno giorno e contro persone non armate con decine di morti. Oltre a numerosi casi di detenzione e tortura a Alindao e Basse-Kotto, in un campo militare gestito da russi".
Il gruppo Wagner, che si ispira a idee neonaziste, è solo formalmente una semplice compagnia militare privata che non ha nulla a che fare con lo Stato russo, come ha spudoratamente sostenuto il ministro degli Esteri russo Lavrov nella recente intervista alla berlusconiana Rete4, è in realtà una organizzazione che adopera tutti gli strumenti militari imperialisti fino al crimine contro la popolazione, dalla Siria alla Repubblica centrafricana; una formazione messa in piedi da un sodale del nuovo zar Putin che è intervenuta su tutti i fronti di guerra che interessano la penetrazione dell'imperialismo di Mosca fino all'Ucraina e prossimamente anche in Madagascar e Camerun coi quali nelle ultime settimane Mosca ha siglato nuovi accordi militari di collaborazione.
 

18 maggio 2022