Catanzaro
L'ex PD Donato candidato sindaco per il “centro-destra”

Nell'Italia del regime neofascista è sempre più difficile comprendere dove inizia la "sinistra" borghese e finisce la destra (e viceversa), basti pensare all'immonda maggioranza che sostiene il banchiere massone Draghi a Palazzo Chigi.
Da questo punto di vista la Calabria, la regione più povera d'Italia se non dell'intera Ue imperialista, è sempre stata in vetta alle regioni dove il trasformismo e la corruzione delle forze politiche borghesi neofasciste e filomafiose e dei suoi esponenti sono tra i più eclatanti ed evidenti.
Nel capoluogo Catanzaro, sede della giunta regionale presieduta dal bandito di Fi Roberto Occhiuto (il consiglio regionale ha invece sede a Reggio Calabria) in vista delle prossime comunali del 12 giugno, stiamo assistendo in queste settimane a uno spettacolo veramente squallido per la scelta dei candidati a sindaco e al consiglio comunale.
In particolare ha dell'incredibile il trasformismo del docente universitario Valerio Donato, fino a 20 giorni fa tesserato del Pd, con un passato da "comunista", che è il candidato di Lega e Fi alla poltrona di sindaco nell'ambito della successione al sindaco uscente ex di Fi, oggi Coraggio Italia di Totti, Sergio Abramo, che è neopodestà del capoluogo dal 2013, dopo esserlo stato anche dal 1997 al 2005 e che dal 2018 è anche presidente della provincia.
Curioso che dopo 10 anni di governo cittadino ininterrotto da parte del "centro-destra", l'immonda coalizione che governa anche la Regione non riesca a trovare un candidato spendibile per confermarsi al governo della Città tra le sue file, scegliendo Donato anche per effetto della guerra per bande interna alla coalizione, che vede la Lega del fascioleghista Salvini impuntarsi sulla sua candidatura, specie dopo il mancato superamento di Fi alle regionali dello scorso anno e in virtù della competizione con i fascisti della Meloni, i quali stando ai sondaggi, a livello nazionale avrebbero abbondantemente superato la Lega.
Da qui la necessità per Salvini di esprimere il sindaco di Catanzaro, per fare la parte del leone almeno nel capoluogo, cosa che si rifletterà poi nei rapporti di forza di voti e clientele mafiose in vista delle politiche del prossimo anno.
Donato incredibilmente riesce a mettere d'accordo le varie "cape pensanti" della destra locale, con l'appoggio delle 'ndrine catanzaresi, nonostante il suo passato, anche perché convinto di poter pescare voti a "sinistra", dato lo stato comatoso del Pd a livello regionale, per il suo passato appunto di militante del PCI-Pds-Ds-Pd, pensando incredibilmente di poter camuffare (come se fosse possibile) la sua candidatura a destra, travestendosi da candidato "civico": “Ribadisco di non essere un candidato del centrodestra, così come ho preferito non essere un candidato del centrosinistra. Ho preparato una bozza di linee di programma, un'idea di città e l'ho sottoposta a tutti i gruppi ed ai partiti politici, oltre che a tutti i cittadini. Dunque, una proposta civica che allo stato ha raccolto molte simpatie. E questo, ovviamente, dà fastidio a molti"… "Spontaneamente hanno aderito alla nostra proposta pezzi significativi della sinistra (!), pezzi significativi del centro, pezzi significativi del centrodestra. Ovviamente quest'ultima cosa dà molto fastidio ai miei competitor, che si stanno sciorinando con le offese più gravi, ma le lascio stare, le prendo come uno scherzo. È l'unica cosa che posso dire: sono ridicole, queste affermazioni, le lascio cadere così. Avranno le loro risposte, sono davvero ridicole, non me ne preoccupo proprio".
Di ridicolo, se non ci fosse da piangere, c'è solo il suo mostruoso trasformismo borghese e filomafioso, mosso da ambizioni personali che , se fosse eletto, lo porterebbero a essere il neopodestà di Catanzaro in perfetta continuità con la fallimentare gestione amministrativa di Abramo, al servizio della borghesia e della 'ndrangheta e sulle spalle del martoriato popolo catanzarese, ridotto in miseria, mente un pugno di pescecani capitalisti locali e quindi di mafiosi sguazzano nell'oro.
Simbolica la vicenda del ponte Bisantis Morandi della Città, che ha fatto il giro del mondo, la cui manutenzione affidata alla 'ndrangheta per poco non ha portato alla tragedia del suo stesso crollo, come avvenuto a Genova, per effetto del materiale scadente usato per la manutenzione dalle ditte mafiose per lucrare di più, anche a costo di vederlo crollare ammazzando la gente e poterlo quindi poi ricostruire e sul quale vi è un'inchiesta della magistratura che ha portato al suo sequestro (vedi "Il Bolscevico" N 45/2021) .
Non si deve pensare che Pd-Leu e M5S siano da meno della destra in termini di trasformismo e mafiosità (d'altra parte governano tutti insieme l'Italia, chi si somiglia si piglia) basti pensare che Mimmo Tallini, storico rottame corrotto e razzista, ex fascista ed ex presidente del consiglio regionale con FI, regista occulto delle peggiori nefandezze di Abramo al Comune, di Scopelliti e della defunta Jole Santelli alla Regione, uomo della 'ndrina Grande Aracri di Cutro, sta transitando da destra verso il Pd, per effetto di una lotta fratricida in particolare con il coordinatore regionale FI Giuseppe Mangialavori, detto "peppe 'ndrina".
Su Tallini e le sue "prodezze" si veda l'articolo de "Il Bolscevico" n. 40/2020.
Cosa che basta e avanza a rendere ridicola e truffaldina la retorica antitrasformista e "contro la destra" dei dirigenti locali del "centro-sinistra", la verità è che tutto fa brodo per cercare dopo decenni di conquistare la poltrona di sindaco anche da parte del docente Nicola Fiorita, candidato sindaco dei "giallo-rosa" che sta puntando tutta la sua retorica contro Donato, quando come si vede la sua coalizione è esattamente l'altra faccia della medaglia borghese, neofascista, filomafiosa e trasformista dei due poli del regime nofascista in salsa catanzarese.
Se possibile la cosa più odiosa è che nei "programmi" di questi politicanti nemici del popolo la cosa più importante è l'uso dei fondi del PNRR del governo Draghi, che è appunto un governo sostenuto da tutte le forze politiche borghesi presenti in parlamento (ivi inclusi i fascisti della Meloni, aldilà delle chiacchiere) e che sono fondi concepiti, come abbiamo detto più volte, ad uso e consumo dei padroni e delle massomafie e non certo delle masse, che non avranno diritto di parola e di gestione su questi fondi "miracolosi", frutto anche della tassazione del popolo italiano, del tutto insufficienti anche solo a calmierare la spaventosa situazione economica, lavorativa, sociale e sanitaria del popolo italiano e che non sono affatto un "regalo" della Ue come viene fatto credere, di questi soldi la gran parte sono infatti a debito, e consideriamo particolarmente infame e truffaldino far passare la Ue imperialista e il governo antipopolare e guerrafondaio di Draghi come benefattori.
Ironicamente a questa gentaglia in vista dell'arrivo dei quattrini possiamo solo augurare buon appetito, li invitiamo però a stare attenti a non abbuffarsi troppo e soprattutto a non sottovalutare le masse, le quali prima o poi travolgeranno il regime neofascista.
Da questo punto di vista respingiamo con forza le illusioni elettorali sparse dall'alleanza tra Potere al Popolo, Rifondazione trotzkista e Calabria Resistente e Solidale, che, con la candidatura a sindaco di Francesco Di Lieto, cercano solo di riportare nel porcile delle irriformabili istituzioni del regime gli astensionisti di sinistra proponendo: "un’alternativa ai blocchi di potere politico ed economico che impediscono ogni tipo di vero cambiamento. È ora di dire basta al gattopardismo! C’è bisogno di ricostruire insieme Catanzaro e di riportarla sulla strada dello sviluppo sociale, economico e culturale, dando voce ai quartieri e ai ceti sociali più deboli”.
Vista la normativa vigente, le leggi tributarie e di bilancio, la politica economica antipopolare del governo e della Ue, la terribile situazione internazionale, non si capisce cosa potrebbero davvero fare di buono e di "alternativo" per le masse gli esponenti di questo ennesimo cartello elettorale antiastensionista.
Da sempre apertissimi in termini di politica di fronte unito con queste forze anche a Catanzaro, come del resto avviene in tutta Italia, sul piano elettorale, anche amministrativo oltre che politico, non possiamo però concedergli nulla e speriamo che gli anticapitalisti e in generale le masse più attive, coscienti e combattive di Catanzaro non si facciano fregare da questa ennesima trappola elettorale borghese, visto il dilagante astensionismo che oscilla in Calabria tra la maggioranza assoluta e plebiscitaria delle regionali e delle europee e quella relativa delle politiche e delle comunali.
L'unico vero voto rosso, antifascista, antimperialista, antimafioso, di sinistra, utile al proletariato e alle masse, anche a Catanzaro il prossimo 12 giugno, è il voto dato al PMLI e al socialismo attraverso l'astensionismo tattico marxista-leninista, per delegittimare, con la prospettiva di disgregare e distruggere, le istituzioni locali e nazionali del regime capitalista e neofascista.
Innescando la lotta di classe fuori dalle marce e corrotte istituzioni del regime, creando le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo, basate sulla democrazia diretta, la parità di genere e a carattere permanente:le Assemblee Popolari e i Comitati Popolari, che per noi hanno carattere strategico e non tattico e che rilanciamo con forza anche in questa tornata elettorale amministrativa.
Per Catanzaro al servizio del popolo e dal popolo governata e per l'Italia Unita, Rossa e Socialista!

18 maggio 2022