Successo dello sciopero generale del sindacalismo di base e conflittuale nel capoluogo toscano
Combattivo corteo a Firenze contro la guerra all’Ucraina, all’invio di armi e all’aumento delle spese militari, il carovita e per il lavoro
Promettente esordio del Coordinamento nazionale di Unità Popolare. PMLI E CARC sfilano in perfetta unità politica, ideologica e organizzativa

 
Redazione di Firenze
Accompagnato da un sole splendente e da un gradevole vento che dispiegava le centinaia di bandiere rosse presenti, a Firenze, un combattivo corteo di oltre 700 manifestanti, partito da Piazza Adua per terminare in Piazza Santissima Annunziata, ha coronato al meglio lo sciopero generale del 20 maggio indetto dal sindacalismo di base e conflittuale su scala nazionale. Contro la guerra all’Ucraina e all’economia di guerra imposta dal governo Draghi, l’invio di armi e l’escalation militare e bellicista dell’imperialismo italiano, ma anche contro il carovita, i tagli alla spesa pubblica e le privatizzazioni. Per il lavoro e il ripristino della scala mobile, gli aumenti salariali e le pensioni, per il rilancio dell’edilizia pubblica.
Presenti in forze USB, Confederazione dei Cobas, CUB, SGB, USI che coadiuvati dal movimento locale “Ogni giorno Primo Maggio” hanno ben organizzato e condotto la mattinata. Insieme ai sindacati di base e conflittuali il Collettivo di fabbrica dei lavoratori ex GKN, dietro all’ormai storico striscione “Insorgiamo”, con i loro tamburi e fischietti, il Coordinamento lavoratori e lavoratrici autoconvocati per l’unità della classe, movimenti e associazioni come il Fronte di lotta NO Austerity, l’Associazione Augusto Castrucci - Le lotte dei pensionati, i movimenti contro l’inceneritore della piana e l’allargamento dell’aeroporto di Peretola, CPA Firenze sud. Tanti gli striscioni, “NO Putin, NO NATO”, per “Fermare la strage dei morti sul lavoro”, “Lavorare meno lavorare tutti”. Tantissime le bandiere rosse con la falce e martello al vento, Partito dei Carc, PRC, PC, Patria socialista, PCL.
Apprezzata e notata, “Firenze Today” e “Controradio”, la presenza del PMLI che con una delegazione di militanti e simpatizzanti di Firenze, Empoli, Vicchio del Mugello e Valdisieve ha diffuso centinaia di volantini, quello realizzato ad hoc per lo sciopero generale, riprodotto nei corpetti indossati dai compagni, e quello unitario del nascente Coordinamento nazionale di Unità Popolare, promosso dal PMLI insieme ad altri 9 partiti e organizzazioni della sinistra di opposizione e di classe. Si è trattato di un promettente esordio del Coordinamento in Toscana. Le delegazioni del PMLI e CARC toscane, dirette rispettivamente dai compagni Erne Guidi e Christian Boeri hanno sfilato in perfetta unità politica, ideologica e organizzativa. A partire dagli accordi presi in settimana, alla diffusione dei volantini unitari a copertura di tutto il corteo, al lancio degli slogan all’unisono contro il governo Draghi, ritenuto da entrambe le delegazioni il nemico principale, al canto di Bandiera rossa, al “Viva Marx, viva Lenin, viva Mao Tse Tung”, al “Viva il compagno Giuseppe Stalin”.

25 maggio 2022