Lettere

Difendere i dritti dei lavoratori senza alcuna divisione
Il 30 maggio scorso è stato indetto dalle sigle sindacali della Flc Cgil, Cisl Scuola; Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda degli insegnanti e Anief uno sciopero generale del settore che ha riscontrato un'ampia partecipazione da parte dei lavoratori, in quanto le motivazioni che hanno determinato questo sciopero stanno destando serie preoccupazioni, anche in un ambiente come quello della scuola, dove l'individualismo e gli interessi personali sono spesso le caratteristiche che più emergono. Certamente questa larga adesione non può che essere considerata senza alcun dubbio come positiva ed è altrettanto importante e fondamentale che sia stato pubblicato su "Il Bolscevico" un articolo perfetto a tal riguardo.
Devo purtroppo dire che le sigle sindacali di cui sopra, senza fare troppi distinguo, sono le principali responsabili di questa deriva aziendalistica verso cui tutto il settore dell'istruzione pubblica sta andando. Non a caso lo sciopero dei sindacati di base si è tenuto invece il 20 maggio, sicuramente non per esigenze di visibilità o protagonismo, ma perché questi agiscono in maniera conflittuale e se la scuola si sta trasformando sempre di più in un'azienda, è impossibile affrontare questo disastro con una forma di lotta che non sia di antagonismo alle logiche dello sfruttamento e del profitto.
Per capire che qualcosa non quadra, basta fare riferimento allo sciopero del 10 dicembre 2021, dove aderirono insieme i sindacati di base e le stesse sigle del 30 maggio, tranne la Cisl Scuola, attualmente il sindacato con il maggior numero di iscritti. Ci sarebbe molto da dire anche degli altri più rappresentativi e ammessi alla firma della contrattazione nazionale, ma chiunque voglia difendere i lavoratori, senza alcuna divisione, deve avere una coscienza di classe e metterla in campo sempre e comunque.
Anselmo - provincia di Ascoli Piceno

8 giugno 2022