Concorsi pilotati all'università
Indagati 191 docenti da Milano a Palermo

 
Secondo quanto scrive il quotidiano Repubblica sono complessivamente 191 i docenti universitari attualmente sotto indagine della magistratura per svariati reati - truffa aggravata, peculato, abuso d'ufficio e persino associazione a delinquere - che riguardano esami universitari, concorsi e assunzioni in numerose università italiane, da Milano a Palermo.
Attualmente, secondo Repubblica, ci sono 85 concorsi universitari finiti sotto la lente dei magistrati inquirenti e ben 57 tra professori e rettori nei confronti dei quali è stato disposto il rinvio a giudizio, e che si trovano sotto processo.
Al momento sono già stati rinviati a giudizio i rettori degli atenei di Catania, di Firenze, di Reggio Calabria, della Statale e del San Raffaele di Milano, dell'Università per Stranieri di Perugia, dell’Università della Basilicata e di quella di Palermo. Le accuse per le quali i rettori imputati devono rispondere ad altrettanti Tribunali riguardano concorsi truccati nelle università da loro presiedute, con un copione del tutto identico, ossia uno scambio di favori, dove i 'baroni' cercano di far fare carriera a certe persone rispetto ad altre, ostacolando inevitabilmente candidati più meritevoli sul piano scientifico.
Particolarmente grave è la situazione dell'università di Catania, dove a seguito dello scandalo scoppiato nel 2019 sono stati rinviati a giudizio, a seguito del primo filone di inchiesta sull'ateneo, ben nove docenti tra i quali i due ex rettori Francesco Basile e Giacomo Pignataro, nei confronti dei quali la prima udienza dinanzi al Tribunale di Catania si è celebrata lo scorso 10 maggio: essi dovranno rispondere di abuso d'ufficio. Il secondo filone di inchiesta sullo stesso ateneo, poi, ha determinato il rinvio a giudizio, che inizierà il prossimo 15 giugno dinanzi al Tribunale di Catania, di ulteriori 45 persone, in gran parte docenti di quell'ateneo ma anche di altre università italiane. Tutte le accuse riguardano concorsi universitari truccati al fine di favorire candidati non meritevoli.
A Palermo lo scandalo è scoppiato alla facoltà di Medicina lo scorso aprile e ci sono ancora indagini in corso, mentre a Reggio Calabria l'indagine è partita nel 2021 e conta attualmente oltre 50 indagati, tra i quali l'ex rettore dell'Università della Basilicata.
Risalendo la penisola, nel 2021 ben 39 docenti universitari, tra cui il rettore, dell'ateneo fiorentino finirono nel registro degli indagati per concorsi truccati, mentre l'Università per Stranieri di Perugia vive dal 2020 uno scandalo dopo l'altro, con 23 indagati lo scorso anno per irregolarità macroscopiche nei concorsi interni, senza dimenticare l'esame fasullo di lingua italiana sostenuto nel 2020 da un noto calciatore.
Infine, lo scandalo della Statale e del San Raffaele di Milano ha determinato l'iscrizione nel registro degli indagati, sempre per concorsi truccati, di ben 33 docenti appartenenti alle aree sanitarie, tra i quali il noto virologo Massimo Galli.
È chiaro che qualsiasi indulgenza nei confronti di questi colletti bianchi deve essere bandita, e se verrà riconosciuta una loro responsabilità in tali squallide vicende essi dovranno essere considerati criminali socialmente pericolosi, veri e propri nemici della collettività, in quanto grazie alle loro nefandezze l'Italia non avrà nuove generazioni adeguatamente formate o addirittura avrà persone inette che ricopriranno posizioni per le quali essi sono inadeguati, con un danno incalcolabile a tutta la collettività.

8 giugno 2022