Il PMLI nelle piazze di Catania per propagandare i 5 No ai referendum sulla giustizia

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
La Cellula “Stalin” della provincia di Catania del PMLI si è battuta per il No ai cinque quesiti referendari sulla giustizia.
I compagni hanno distribuito il volantino con il documento dell'Ufficio politico del Partito che fa chiarezza sugli obiettivi reazionari che volevano raggiungere i promotori, la Lega di Salvini, il Partito radicale e successivamente i 5 Consigli regionali di "centro-destra” (e già questo sarebbe bastato per l'elettorato progressista e antifascista per votare un qualificato No). Era infatti chiaro che l'obiettivo dei promotori era quello di impedire i processi che colpiscono i "colletti bianchi" e gli esponenti dei partiti del regime capitalista e neofascista, nonché assoggettare il pubblico ministero (pm) al governo e manipolare le carriere dei magistrati.
I marxisti-leninisti hanno diffuso il volantino in varie zone della città, da piazza Stesicoro (il 10 giugno, durante un presidio di protesta contro l'amministrazione comunale per il servizio carente e inadeguato della raccolta dei rifiuti con tonnellate di spazzatura per le strade e dove non riesce a partire la raccolta differenziata), al Porto di Catania (sabato 11) durante un pop up con musica di intrattenimento, gastronomia e altro. Mentre un'altra diffusione è stata fatta al mercatino dell'usato.
I volantini sono stati accettati con interesse anche per capire di più i motivi del referendum. I molti dialoghi sono stati interessanti e positivi, e oltre ai temi della giustizia si è spaziato sui problemi attuali, dalla crisi economica, alle disuguaglianze sociali, alle guerre imperialiste, con in primo piano quella in atto contro il popolo ucraino. Diffuso anche altro materiale del PMLI dai compagni che indossavano il “corpetto” con la locandina sui 5 No.
Una bella e positiva semina della Cellula “Stalin” della provincia di Catania.

15 giugno 2022