Elezioni del 12 giugno
Ischia: l’astensionismo supera il 37% con un incremento del 6,5%
Il sindaco rieletto tramite sette liste senza opposizione, sbandiera la pioggia di 37 milioni per realizzare fumose “grandi opere”
nel propagandare l'astensionismo Il PMLI raccoglie consensi e considerazione dalle masse

Dal corrispondente della Cellula “Il Sol dell’Avvenir” del PMLI di isola d'Ischia
Il PMLI per le elezioni comunali parziali del 12 giugno ha fatto un gran lavoro per propagandare l’astensionismo marxista-leninista a Ischia e il risultato si è visto con l’astensionismo che si attesta al 37,2% con un incremento del 6,5% rispetto alle precedenti comunali. Possiamo dire che nella nostra Isola abbiamo dato un modesto ma significativo contributo per diffondere la scelta elettorale astensionista tra le masse.
I compagni della Cellula isolana del PMLI “Il Sol dell’Avvenir” sono comunque ben lieti di aver raccolto, durante la diffusione del materiale realizzato per spiegare le ragioni dell’astensionismo, numerosi consensi da parte di elettrici, elettori, giovani e adulti. L’incremento di oltre il 6% inorgoglisce, ben consci che tutti quelli che hanno disertato le urne, hanno annullato la scheda o l'hanno lasciata in bianco, non sono marxisti-leninisti. Ma rappresentano un dato inconfutabile, che ovviamente viene nascosto all’opinione pubblica “ubriacata” dalla rielezione di un sindaco, Vincenzo Ferrandino, sorretto da ben 7 liste (112 candidati), e senza alcuna opposizione, ad eccezione della presenza di un PCI-ML sceso in lizza solo per la memoria del suo fondatore Domenico Savio, suffragato tra l’altro, da un numero di voti insufficiente ad attribuirgli un seggio.
Oggi Ischia ha un consiglio comunale usato come nuovo, in perfetta copia con quello uscente, risultato di un gioco di potere borghese che ha visto gruppi schierati prima su sponde avverse, poi abbracciati in un’unica grande ammucchiata ma pronti forse, a breve, a rientrare nelle proprie trincee, in difesa delle esigenze affaristiche delle loro “parrocchiette”. Il PMLI sarà presente nel territorio per osservare, denunciare, proporre.
L’elenco delle “grandi opere” sbandierate dal sindaco è solo fumo. È annunciato un nuovo teatro che in realtà è una vecchia sala parrocchiale rimessa a nuovo; si ricorda una nuova Piazza degli Eroi che è solo uno degli ultimi obbrobri; si annunciano le fogne a Campagnano ma non si pone fine allo scempio ambientale del Rio Corbore né si ammette l’incapacità di assicurare un depuratore; si sbandiera la sistemazione della Bocca Vecchia del Porto ma non si ammette l’incapacità di ripristinarla davvero; si annuncia la pioggia di 5 milioni di euro per realizzare un parcheggio interrato a via dello Stadio ma non si ammette l’incapacità di dare una vera svolta nella gestione del traffico che ha raggiunto limiti insopportabili, o il fallimento della raccolta rifiuti solidi urbani, o l’incapacità di garantire la difesa delle abitazioni della Mandra minacciate dal mare in tempesta; né, a fronte della sbandierata pioggia di milioni, si ammettono i mancati introiti da imposte e tasse per milioni di euro, a vantaggio di pochi; né si ha coscienza di un comune negato ai disabili, ai quali è vietato l’accesso su gran parte dei marciapiedi occupati da esercizi commerciali e bar (uno dei quali proprio quello del sindaco stesso); né si prende atto dell’incapacità di curare il patrimonio artistico e paesaggistico, affidato all’estro dei privati, senza alcuna regola e a livello clientelare.
In questa fase di autocelebrazione, il rieletto sindaco, usato come nuovo, tace sull’incapacità dimostrata dalla sua amministrazione, di garantire trasparenza nella gestione degli atti pubblici, o su quel potere subdolo, a confine fra legalità e illegalità, che permette di eleggere l’abuso a normalità.
Una situazione che è sfociata giustamente, in quell’astensionismo che ha superato la vetta del 37%, con forte incremento rispetto ai risultati conseguiti nella precedente competizione elettorale.
Il PMLI continuerà nella sua strada, perché si diffonda l’astensionismo volto a delegittimare ancor più, partiti e sistema politico borghesi, ormai clamorosamente falliti.

22 giugno 2022