Promossa da PCI e FGCI a Empoli
Importante e partecipata iniziativa sul lavoro
Il PMLI, invitato, interviene con Erne Guidi che, tra gli applausi, ha attaccato il governo Draghi, spronato la CGIL e invitato all’unità d’azione

 
Dal nostro corrispondente dell’Empolese Valdelsa
Il 17 giugno al circolo Arci Santa Maria di Empoli, nell’ambito delle due serate dal titolo “A pugno chiuso”, si è svolta una importante e partecipata iniziativa sul lavoro accompagnata da un intenso dibattito, promossa da PCI e FGCI locali, che ha visto, sotto il coordinamento di Fabrizio Pedone, Responsabile Lavoro del PCI Toscana, la partecipazione di Giorgio Langella, Responsabile Nazionale Lavoro del PCI, Nicolò Cortorillo, Segretario Generale FLAI CGIL di Livorno, Simone Fierucci, disoccupato Bekaert ex RLS, Giuseppe Scavo, Referente regionale FGCI Toscana.
Si è parlato delle attuali pessime condizioni di lavoro, della necessaria collaborazione tra azione sindacale e azione politica, dell'introduzione del reato di omicidio sul lavoro. "Una guerra dove i morti sono sempre da una parte sola: omicidi sul lavoro, precarizzazione e caporalato" è stata la sintesi comune uscita dalla serata. Dagli interessanti interventi ed in particolare dalla relazione di Langella è uscito che per abolire la precarietà e il lavoro nero, nell’agricoltura come nell’industria, per impedire le delocalizzazioni che significano esportare lavoro e importare disoccupazione è necessaria la lotta di classe. Per vincolare le aree a uso produttivo o sociale e garantire il lavoro con l’esproprio e la nazionalizzazione delle attività dismesse, garantire un salario minimo orario, la salute e la sicurezza di chi lavora. Al termine dell’iniziativa il compagno Sandro Scardigli, segretario della Sezione Empolese Valdelsa del PCI, ha chiesto che l'Unione dei Comuni Empolese Valdelsa istituisca una Commissione Permanente per la prevenzione degli infortuni e delle morti sul Lavoro, formata dalle Istituzioni e dalle Parti Sociali.
Il PMLI, invitato all’iniziativa, è intervenuto con il compagno Erne Guidi che ha portato il saluto del Comitato provinciale di Firenze del Partito. Nel suo intervento a braccio, più volte applaudito dalla sala, ha ricordato come il governo Draghi sia il nemico numero uno delle masse lavoratrici e popolari italiane, ha ringraziato il segretario della FLAI-CGIL per aver ricordato dettagliatamente le disumane condizioni di vita e di lavoro dei contadini di una importante fetta della Toscana e dell’intero paese, ha spronato la CGIL a rompere gli indugi ed a convocare prima possibile uno sciopero generale nazionale con manifestazione sotto Palazzo Chigi contro la guerra, il carovita, la disoccupazione, concludendo sulla necessità improcrastinabile dell’unità di azione tra i partiti della sinistra di opposizione e di classe, sull’esempio locale e nazionale che PCI e PMLI stanno dando da diverso tempo a questa parte.

22 giugno 2022