Continua l'eccidio dei lavoratori
4 operai morti sul lavoro in un giorno
A Lecce vittima un muratore di 72 anni

“Quattro morti in un giorno” sembra essere il titolo di un servizio giornalistico che descrive un fatto eccezionale. Purtroppo invece si tratta quasi della normalità quotidiana. Nel nostro Paese questa strage di lavoratori sta assumendo le dimensioni di una vera e propria guerra, basti pensare che il 2021 si chiude con un tragico bilancio: sono state 1221 le vittime, mentre nel primo quadrimestre del 2022 siamo già arrivati a 261 morti.
Anche se andiamo a vedere gli anni precedenti, non ci sono segnali di un cambio di tendenza, la sola diminuzione che possiamo trovare è quella legata al lockdown durante la pandemia, legata però al calo delle attività produttive. Inoltre va considerato che queste morti giornaliere a cui si richiama il titolo si riferiscono soltanto a quelle avvenute sul lavoro, a cui vanno aggiunte quelle in “itinere”, ovvero quelle che si sono verificate nello spostamento tra il proprio domicilio e il luogo di lavoro.
Il 21 di giugno è stata una delle giornate più tragiche, con la morte di ben quattro operai. Nei pressi di Città della Pieve, in provincia di Perugia, lungo la linea ferroviaria “lenta”, un operaio che stava lavorando sulle canaline a lato dei binari è stato travolto da un treno in transito ed è così deceduto. A Legnago, in provincia di Verona, un uomo è morto sul colpo dopo essere stato travolto da una matassa di ferro che stava scaricando da un camion. Sempre in provincia di Verona, stavolta nel comune di Fumane, un 26enne è rimasto schiacciato da un trattore, risultato privo dell'arco anti-ribaltamento di protezione.
Ancora lo stesso giorno un operaio edile è morto precipitando da un impalcatura durante i lavori ad un appartamento a Lecce. Aveva 72 anni, ed era costretto a lavorare per mantenere la famiglia. Un settore, quello delle costruzioni, che si conferma tra i più pericolosi, assieme al trasporto e magazzinaggio e al manifatturiero. Qui si aggiungono i fattori dell'età media elevata dei lavoratori e il loro impiego in mansioni non appropriate che, grazie anche alle deroghe legate ai vari bonus edilizi, spingono ulteriormente le ditte, spesso in appalto o subappalto, ad abbassare ulteriormente il livello di sicurezza.
Il segretario generale della Uil Puglia ha così commentato: “Morire sul lavoro è già qualcosa di inaccettabile, morire sul lavoro a 72 anni è, se possibile, ancora più aberrante. Nei paesi civili a quell’età si è già andati in pensione da un pezzo, non si sale sulle impalcature di un cantiere”. Il segretario nazionale dello stesso sindacato, Bombardieri, ha invece dichiarato: “Oggi abbiamo 4 morti sul lavoro e tre feriti gravi. Voglio lanciare una provocazione: se la mafia oggi avesse ammazzato quattro persone, quale sarebbe stata la reazione dello Stato? Domani i giornali sarebbero pieni di campagne contro la delinquenza...”.
Anche la Cgil si esprime al riguardo: “I numeri sugli infortuni che riguardano lavoratori over 55 pone anche la grande questione sull’opportunità di anticipare l’età pensionabile per lavori particolarmente usuranti, come quelli che si svolgono nel settore delle costruzioni. Così come l’incremento massiccio di infortuni tra il 2021 e il 2022 fotografa l’insostenibilità di un sistema che ancora non dimostra molta attenzione alla sicurezza sul lavoro, fino a scaricare sui lavoratori il costo della ripresa economica".
Del resto i numeri parlano chiaro. Gli infortuni sul lavoro, accaduti e denunciati all'Inail nel primo trimestre del 2022 sono stati 175 mila (158 mila in occasione di lavoro e 17 mila in itinere), oltre 54 mila denunce in più (+45%) rispetto all'analogo trimestre del 2021. Le denunce di esiti mortali sono state 189 (138 in occasione di lavoro e 51 in itinere), 5 in più rispetto al primo trimestre del 2021 (+2,7%). Anche se il confronto tra i due trimestri è condizionato dal diverso andamento della pandemia, l'impennata degli infortuni a inizio 2022 ha fatto superare in soli tre mesi il numero delle denunce da Covid-19 dell'intero anno 2021.
 

29 giugno 2022