Corteo di lotta per i diritti
Migliaia in piazza al Gay Pride di Catania
Apprezzata la partecipazione del PMLI

 
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Dopo due anni di assenza dalle piazze dovuto alla pandemia sabato 2 luglio "l'ondata arcobaleno arriva anche a Catania", il corteo di lotta per i diritti promosso dai movimenti che difendono i diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali, trans, queer, asessuali e intersessuali (LGBTQIA+). Nonostante un pomeriggio di caldo africano la piazza si affolla all'inverosimile di manifestanti venuti anche dalla provincia etnea e da diversi luoghi della Sicilia per dar vita a una manifestazione straordinaria, festosa e gioiosa, come sempre caratterizzano il Pride.
l promotori avevano stilato un documento politico di lotta per i diritti del movimento LGBT+ in cui si affermava: “Siamo marea e siamo senza confini, senza bordi e senza limitazioni: siamo infinitə, siamo grandə, siamo persone e lottiamo ogni giorno per confermare i nostri diritti e vivere senza costrizioni”, che ha fatto da base alle diverse iniziative svoltesi a Le Ciminiere di viale Africa dal 28 giugno all'1 luglio, nel primo Pride Village.
“Il 2022 è stato, purtroppo, segnato da una serie di violenze verbali e fisiche nei confronti della comunità LGBT+ - afferma il portavoce Caravini, nonché presidente di Arcigay Catania - vogliono renderci invisibili, nasconderci e lasciarci in un angolo. Noi invece, saremo visibili e continueremo le nostre battaglie a testa alta, alla luce del sole. Riempiremo, senza paura, le piazze. Non ci sarà solo la comunità LGBT+, ma tutta la città perché siamo consapevoli che la maggioranza dei cittadini e della nostra parte". “Siamo scesi in piazza per rivendicare con orgoglio la nostra esistenza ed anche i nostri diritti e, soprattutto, la nostra dignità... Non faremo mai un passo indietro... non deve più esistere una società con cittadini e diritti di serie A e B”.
Quello che è sfilato per Catania è un corteo gioioso e allo stesso combattivo, forte e partecipato con migliaia di manifestanti con alla testa lo striscione "Catania Pride 2022 senza confini". Segue il tir coloratissimo e rumorosissimo colmo di manifestanti che ballano al ritmo di musica. Si percorre la via Etnea e poi verso piazza Università che a stento riesce a contenere il serpentone arcobaleno a cui tanti catanesi e turisti fanno ala.
Tanti gli interventi amplificati da sopra il camion, a rivendicare i diritti degli LGBTQIA+, contro la guerra in Ucraina e per la pace. Ricordati i recentissimi suicidi del giovane studente transgender catanese Sasha e dell'insegnante Cloe Bianco, due terribili storie di sofferenza, emarginazione e solitudine che dimostrano quanto ci sia ancora da lottare in questo sistema economico e politico patriarcale fondato sul profitto e le disuguaglianze sociali e con una sottocultura al servizio del potere capitalista.
Il PMLI ha partecipato con entusiasmo con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania facendo sue le lotte per i diritti del movimento LGBT. I compagni sono stati ben accolti e in molti hanno fotografato la gloriosa bandiera rossa del Partito. Fotografate anche le parole d'ordine che i compagni portavano nei “corpetti”, quella contro la violenza sulle donne e di genere e sulle soggettività LGBTQIA+, e quella contro la guerra in corso “Fuori Russia Usa e Nato dall'Ucraina. Ucraina libera, indipendente, sovrana e integrarle”. Distribuito il volantino con l'articolo de “Il Bolscevico” sul Pride di Roma “900 mila LGBTQIA+ sfilano a Roma. Torniamo a fare rumore per i diritti" che nella parte finale conteneva anche la piattaforma rivendicativa del PMLI per i diritti LGBTQIA+.
Insieme al PMLI, a sostenere la lotta del movimento LGBTQIA, c'erano la CGIL, Sinistra italiana, Giovani I siciliani, PD, PCI, Potere al popolo, PRC, Catania No War, ambientalisti Fridays for future, ANPI Catania, ANPI Acireale, e tantissime altre realtà.
 

6 luglio 2022