Messaggi di solidarietà dei simpatizzanti del PMLI

 
Il Centro del PMLI ha ricevuto diversi messaggi di solidarietà da parte di istanze di base de Partito e di simpatizzanti per il velenoso attacco dell'arcirevisionista e imbroglione Fosco Giannini. Qui di seguito pubblichiamo quelli dei simpatizzanti del PMLI
 
Esprimo la mia solidarietà a tutti i dirigenti nazionali del PMLI, a cominciare dal compagno Segretario generale e cofondatore, Giovanni Scuderi, a tutti i membri e i simpatizzanti del rosso Partito del proletariato, della riscossa e del socialismo, per il vigliacco, infamante, provocatorio e truffaldino attacco a mezzo social del provocatore falso comunista e servo dell'imperialismo dell'Est, Fosco Giannini.
Costui, colmo di veleno e odio di classe verso il Partito del proletariato, traveste la sua rabbia e la sua bile anticomunista con un attacco solo apparentemente "ironico" (tipico peraltro dei qualunquisti e degli anticomunisti di serie B) a tutto campo al PMLI, alla sua esemplare linea politica antimperialista, antigovernativa e di Fronte Unito, che raccoglie sempre maggiori successi tra le masse di sinistra e i sinceri comunisti e antimperialisti.
In particolare proprio non deve aver digerito la storica conferenza stampa di presentazione il primo luglio scorso del Coordinamento di Unità Popolare presso la Camera dei Deputati, di cui il nostro Partito fa parte insieme alla Confederazione delle sinistre italiane, Democrazia Atea, il Partito dei Carc, Inventare il futuro, La Città Futura e il Partito Comunista Italiano, che evidentemente è andata di traverso a lui e ai suoi padroni russi e cinesi. Coordinamento che non rappresenta affatto un cartello elettorale antiastensionista o la riproposizione di vecchie e fallimentari esperienze di unità tra comunisti (o sedicenti tali).
Unità Popolare rappresenta infatti un modello di Fronte Unito tra forze che vogliono confrontarsi e combattere su temi concreti, per difendere gli interessi del popolo. I padroni imperialisti russi e cinesi di Giannini invece di mandargli dei tranquillanti per il tramite dei loro amici e agenti fascisti italiani (FdI, Lega e altri topi di fogna) lautamente pagati per anni da Putin, com'è noto, anche per le vicende relative al Donbass o magari per il tramite dei servi falso comunisti italiani al servizio del socialimperialismo cinese, pagati da Pechino anche e soprattutto per contendere l'egemonia delle masse anticapitaliste italiane all'odiato PMLI, fedele a Mao e alla lotta contro il revisionismo moderno e primo partito al mondo a smascherare Deng Xiaoping come il Krusciov cinese che, dopo la morte di Mao, a partire dai primi anni '80, ha restaurato il capitalismo nella RPC, lo hanno evidentemente aizzato, come si fa con i cani da guardia, contro il PMLI facendogli peraltro fare una figuraccia miserabile tanto nel merito quanto nel metodo delle sue infami "critiche", le quali sono manifestazione di una contraddizione antagonista (tra il nemico e noi) e non di una contraddizione in seno al popolo (tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato), che mostrano chiaramente, per l'ennesima volta, che è solo un miserabile servo dell'imperialismo dell'Est e un anticomunista viscerale, travestito di "rosso".
Prima di tutto, infatti, anche solo la forma dell'attacco è tipica di chi non ha nemmeno uno straccio di conoscenza elementare del socialismo scientifico, il voler fare apparire i marxisti-leninisti come delle macchiette, usando il termine febbre, termometro, neurologo, eccetera, sono roba da qualunquisti e mostrano solo che Giannini non ha certo la stoffa e la penna di ben altri volponi servi del padrone e travestiti di rosso, più difficili per questo da individuare, mentre lui, anche solo da un punto di vista formale l'ha fatta talmente tanto fuori dal vaso da scatenare ilarità e risate da chi il PMLI lo conosce da anni.
Nel merito poi siamo nell'infamia vera e propria perché non solo questo squadrista travestito di rosso falsifica le posizioni del Partito contro il governo Draghi, ma capovolge l'essenza stessa dei concetti basilari del marxismo-leninismo-pensiero di Mao, in particolare nella lotta coerente e conseguente contro l'imperialismo e nell'appoggio ai popoli e alle nazioni oppresse da ogni imperialismo che il Partito porta avanti da sempre, attaccando la giusta linea antimperialista del PMLI per l'Ucraina libera, indipendente, sovrana e integrale, lottando nel contempo per l'uscita dell'Italia dalla Ue imperialista e dalla Nato, al fine di appoggiare la propaganda nazista del Cremlino, finendo così per sputare veleno sulle atroci sofferenze e gli infiniti lutti provocati dall'aggressione nazista del nuovo Zar Putin al popolo ucraino.
Avallando quindi in pieno la propaganda dell'imperialismo dell'Est, confondendo le idee ai giovani antimperialisti in buona fede, bombardati dalle rispettive propagande dei due blocchi imperialisti contrapposti: Usa-Ue-Nato da un lato contro Russia e RPC dall'altro.
È il lavoro dei propagandisti al servizio dei guerrafondai imperialisti nemici dei popoli e da questo punto di vista la sua penna gronda sangue innocente del quale questo allievo dell'Istituto Luce e dei falsi comunisti servi del socialimperialismo sovietico di ieri e cinese di oggi, che cercano di creare una base di massa a sinistra rispetto all'orrore compiuto dall'imperialismo (in questo caso quello dell'Est). Sangue del quale, evidentemente, non si cura affatto, tutt'altro! La qual cosa autorizzerebbe in pieno, se si trovasse in Ucraina, la gloriosa Resistenza che lotta contro l'aggressione neonazista di Putin a giustiziarlo per il nemico del popolo ucraino e per il servo dell'imperialismo russo-cinese quale altro non è.
Questo è del resto il più importante insegnamento, da tenere sempre a mente, della gloriosa Resistenza anche italiana: questa fine sono destinati a fare i servi dell'imperialismo e i traditori del proletariato e del socialismo a cominciare dai falsi comunisti (che poi sono i figli e i nipoti del rinnegato Kautski e dell'opportunismo della II Internazionale che svendette i popoli alle borghesie nazionali trasformandoli in carne da macello in quella carneficina che fu la Prima guerra mondiale imperialista).
Accusare poi il PMLI di essere filoDraghi fa talmente ridere che si commenta da sé, se non fosse per il fatto (e questo bandito lo sa bene) che in molti tra le masse di sinistra e antidraghiane ancora non conoscono, certo non a fondo, il PMLI e la sua linea antigovernativa, complice il regime neofascista imperante che vorrebbe anche metterci fuorilegge grazie ai fascisti della Meloni (lautamente pagata anche da Putin, ma questo il servo dell'imperialismo dell'Est non lo dice ovviamente) e quindi rischia di generare confusione tra le masse con il suo spargere bugie totalmente fuori dalla realtà, visto che siamo stati i primi e per mesi gli unici a chiedere fin dal primo giorno di buttare giù da sinistra e dalla piazza il governo del banchiere massone Draghi al servizio del capitalismo, della grande finanza e dell'Ue imperialista, salito al potere grazie ad un golpe bianco portato avanti da Mattarella e che ci opponiamo con tutte le nostre forze all'invio incostituzionale di armi all'Ucraina, come ha voluto e continua a fare il governo, trascinando di fatto il nostro Paese in guerra, una guerra che potrebbe diventare mondiale e rispetto alla quale, se davvero dovesse purtroppo scoppiare, inviteremmo il nostro popolo ad insorgere per tirarne fuori il nostro Paese.
Il PMLI non "ama" Zelensky in quanto tale, Giannini fa finta di non sapere che le guerre di liberazione nazionali dei popoli e delle nazioni oppresse devono essere appoggiate indipendentemente dalle forze che ne stanno alla testa, persino quando sono anticomuniste, altrimenti si finisce al rimorchio degli oppressori e si mandano al macello i popoli oppressi. Principio fondamentale del marxismo-leninismo questo, tanto che era lo slogan principale della gloriosa Terza Internazionale comunista (contro la quale di fatto questo servo dei controrivoluzionari e dei fascisti cinesi si scaglia): "Proletari e nazioni oppresse unitevi!".
Fa poi finta di non sapere che la dialettica materialista è la scienza che studia la contraddizione nell'essenza stessa delle cose, in ogni cosa vi è dunque una contraddizione principale, dall'aggressione russa in poi questa è rappresentata appunto dall'invasione dell'armata neonazista di Putin per distruggere l'Ucraina "inventata dai bolscevichi", quindi è un dovere di tutti gli antimperialisti coerenti e conseguenti sostenere la Resistenza ucraina senza per questo concedere un bel niente all'imperialismo dell'Ovest e alle sue losche trame.
Noi sappiamo ben distinguere, ce lo hanno insegnato i Maestri del proletariato internazionale, i veri dai falsi comunisti, consideriamo esilarante l'equiparazione che secondo costui faremmo tra "Zelenski e Che Guevara", il quale per noi non fu affatto un marxista-leninista e non c'entra un fico secco con la storia del movimento operaio internazionale. Come non consideriamo affatto Zelenski un comunista, ma riconosciamo che è oggettivamente il capo di un governo che si oppone ad una ingiusta aggressione imperialista e in questo quadro sosteniamo anche la sua lotta e la sua corretta posizione di lotta contro l'aggressore russo.
Noi combattiamo tutti gli imperialismi e senza prendere quattrini, stipendi e pensioni d'oro da parte di nessuno di essi né da parte delle istituzioni rappresentative borghesi in camicia nera al servizio dell’imperialismo italiano (e quindi sulle spalle del martoriato popolo italiano) come Giannini fa tutt'ora, senatore della Repubblica lo è stato lui, non noi, non siamo ancora riusciti a capire quali sarebbero le "progressive e magnifiche sorti" di cui avrebbe benificiato il nostro popolo e tutti gli oppressi da tutta la sua squallida carriera politica e giornalistica, iniziata nel PCI revisionista e che lo vide persino Presidente della Commissione difesa del Senato tra il 2006 e il 2008 ai tempi del governo Prodi II, governo in perfetta continuità in termini di politica interna, economica, estera, sociale e interventista con il predecessore governo del neoduce Berlusconi. Lo stesso dicasi per la sua lunga e in ultima analisi ininfluente carriera di giornalista al servizio della peggiore feccia del giornalismo trotzkista e anticomunista italiano e internazionale.
È un dovere da parte nostra, indotto dalla necessità storica dei fatti smascherare le bugie della propaganda tanto dell'imperialismo dell'Est (anche quando viene fatta propria in maniera vergognosa da Travaglio, che, peraltro, allievo del fascista Montanelli, di comunista non ha mai avuto un bel nulla) quanto di quello dell'Ovest, dei loro agenti e perfino di chi si pone in una posizione ambigua, inaccettabile, tra gli aggressori e gli aggrediti, come ha fatto il papa recentemente, mosso anche dalla necessità di fare proseliti nei paesi dominati dall'imperialismo dell'Est, Cina in testa.
Nel prendere atto di alcune posizioni di Draghi abbiamo raccontato la verità delle cose, il massone Draghi non può essere sottovalutato come un servo sciocco degli Usa, tipo un qualsiasi premier Dc dell'Italia membro della Cee degli anni '60 per intenderci, come vorrebbero farci intendere alcuni pennivendoli da strapazzo al servizio dell'imperialismo dell'Est. Draghi è al servizio dei monopoli italiani e dei loro disegni egemonici in Medio Oriente, Africa e Mediterraneo e dell'intera Ue imperialista (che non vuol morire schiacciata sulle posizioni di Washington), oggi alleata ma in prospettiva in competizione per il dominio del mondo con gli Usa, non rilevarlo significherebbe non capire la realtà storica dei fatti e sottovalutare le contraddizioni interimperialiste palesi e latenti, cadendo nel servilismo propagandistico a favore dell'imperialismo dell'Est, semplificatorio e falsificatore (tanto quanto quello al servizio dell'imperialismo dell'Ovest) appunto della realtà dei fatti.
Sono 10 anni che il PMLI denuncia la contesa interimperialista tra Est e Ovest riguardo anche all'Ucraina, i nazisti, le forze di estrema destra (e i falsi comunisti alla Giannini nel loro piccolo e nella loro ridicolaggine che sfiora questa sì la psicopatologia politica) sono al soldo di entrambi gli imperialismi, con l'avvio dell'aggressione russa è stato ed è necessario schierarsi con l'aggredito, senza concedere nulla all'imperialismo dell'Ovest e senza indebolire in nessun modo la Resistenza ucraina.
Peraltro se l'Ucraina è "nazista" come dicono Giannini e la propaganda russa perché il criminale nuovo Zar Putin ha parlato prima dell'invasione di "decomunistizzazione" dell'Ucraina, vomitando odio contro l'Urss di Lenin e Stalin e inneggiando ai Romanov e allo zarismo liquidati dai bolscevichi? Perché Giannini non parla mai dei nazifascisti anche italiani arruolati dai russi? È un dettaglio che a Giannini sfugge troppo facilmente, forse ha problemi neurologici? Crediamo di no, il suo problema è politico, sta dalla parte della reazione, dell'invasore neonazista russo, incurante e sprezzante nei confronti dei crimini commessi dagli imperialisti dell'Est per il dominio del mondo, non solo quelli commessi sulle spalle del martoriato popolo ucraino, ma da quelli commessi in primis contro gli stessi gloriosi popoli russo e cinese, oppressi da decenni da brutali dittature fasciste di tipo hitleriano, si pensi alle terribili condizioni di vita del popolo cinese oppresso e schiavizzato dalla cricca ultrarevisionista e fascista di Pechino di Xi Jinping, dove peraltro i cambiamenti climatici prodotti dall'imperialismo stesso hanno finito per generare il micidiale virus Sars Cov2 e la terribile pandemia che ha poi investito il mondo intero e che sembra non avere mai fine.
Ma di tutto questo Giannini non parla, ovviamente, tutto intento a vomitare falsità storiche e antiscientifiche espressione di una mente profondamente corrotta dalla concezione borghese del mondo, conseguenza di un portafoglio bello gonfio di denari elargiti per i suoi servigi dai suoi ricchi padroni, che lo porta a vomitare odio verso i popoli, la realtà dei fatti, il PMLI, il socialismo scientifico e amore senza fine per l'imperialismo, lo sterminio e la sottomissione dei popoli e delle nazioni oppresse e per il capitale, cosa tipica peraltro di tutti quelli come lui.
E meno male che in parlamento questo servo spregevole dell'imperialismo dell'Est aveva "difeso" (opportunisticamente) l'Ottobre affermando il 25 ottobre del 2007 al Senato: “Mi lasci parlare con il cuore: viva la Rivoluzione d'Ottobre, viva Antonio Gramsci, viva Giuseppe Di Vittorio, viva i morti di Reggio Emilia, viva il socialismo!” mischiando ad arte i bolscevichi con il capofila del revisionismo italiano Antonio Gramsci e con il sindacalismo riformista di Giuseppe Di Vittorio, come a dire le pere con le mele, come confonde oggi ad arte aggrediti e aggressori, vittime e carnefici, servi e padroni, borghesia e proletariato, zarismo e bolscevismo, trotzkismo e leninismo, revisionismo e marxismo-leninismo, i veri e i falsi comunisti come lui con l'unico obiettivo di servire al meglio il suo padrone, tanto da preoccuparsi per il ceto dirigente del nuovo PCI e della reazione che i suoi padroni, i revisionisti russi e cinesi al servizio dei loro imperialismi, potrebbero avere nel sapere della loro alleanza nel Coordinamento di Unità Popolare con il PMLI, che ci unisce con quel Partito su tante e importanti questioni concrete, ma non farà mai venire meno le divergenze ideologiche e strategiche tra noi e il PCI circa il revisionismo, l'Internazionale marxista-leninista che un giorno nascerà, la lotta contro il revisionismo moderno, la difesa a spada tratta dell'opera teorico-pratica dei cinque grandi Maestri del proletariato internazionale Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao e la nostra critica irremovibile a Gramsci, Togliatti e la controrivoluzionaria, riformista e costituzionalista "via italiana al socialismo".
Il Fronte unito è frutto di una politica di lotta e di unità, non c'è l'una senza l'altra. Comunque pensi lui a quello che inevitabilmente sarà il giudizio e il posto che la storia riserverà ai servi dell'imperialismo come lui e a tutti i nemici del popolo, del socialismo e fiancheggiatori dell'imperialismo (in questo caso quello dell'Est): li attende la pattumiera della storia.
E non ci sarà nessun "neurologo" in grado di salvarli, nemmeno se avessero la febbre a 42!
Si goda per ora il suo frazionismo, il suo opportunismo, la volontà di aggredire il PMLI sotto la regia dei rinnegati revisionisti e fascisti cinesi (ai quali il PMLI fa paura, questa è la verità), si goda per il momento i quattrini che gli vengono elargiti, frutto dei profitti derivanti anche dalle guerre imperialiste e dalle inenarrabili sofferenze prodotte dall'imperialismo all'intera umanità e magari cercasse di migliorare la sua dialettica e il suo livello culturale nell'attaccare il PMLI perché è davvero ridicolo e fin troppo chiaramente al soldo dei nemici del popolo.
La verità è che costui non sa un bel niente di marxismo-leninismo e si vede, per questo si trincera dietro l'insulto e i luoghi comuni più assurdi e psicotici filoimperialisti e antimarxisti-leninisti. Vorrà dire che i suoi padroni cinesi prima o poi lo butteranno a mare e cercheranno di trovare un servo di livello intellettuale, intellettivo, neurologico, politico e dialettico superiore al suo, che fa veramente ridere.
Il nostro auspicio, del suo destino ci importa poco, è che gli autentici comunisti, gli antimperialisti e antidraghiani non si facciano fregare da un pallone gonfiato, ciuccio, presuntuoso e prezzolato come Giannini, gonfio di soldini che i suoi padroni estorcono ai popoli e che gli vengono dati per attaccare il glorioso Partito del proletariato, della riscossa e del socialismo.
Per non farsi fregare occorre studiare e ristudiare la storia del movimento operaio e comunista internazionale e la storia e la linea generale e di massa del PMLI, figlio ed erede del Sessantotto, la cui fondazione il 9 Aprile 1977 ha aperto la terza fase della lotta di classe in Italia tra la borghesia e il proletariato dopo la prima dominata dal riformismo del Psi e la seconda dal revisionismo del PCI.
D'altra parte non si può essere così ingenui da credere che i nemici del popolo non continueranno a combattere fino alla fine della loro parabola storica, peraltro inevitabile e che si concluderà solo nel comunismo con la fine delle classi sociali, turlupinando e imbrogliando le acque per confondere le idee alle masse di sinistra, vittime del capitalismo e in perfetta buona fede.
A morte l'imperialismo, i fascisti e tutti i falsi comunisti al soldo della borghesia e dei padroni come Giannini!
Viva, viva viva il PMLI, il socialismo vero e la lotta dei popoli e delle nazioni oppresse contro l'imperialismo!
Ucraina libera, indipendente, sovrana e integrale!
Fuori l'Italia dalla Ue e dalla Nato!
Buttiamo giù da sinistra e dalla piazza il governo del banchiere massone Draghi!
Avanti sulla Via dell'Ottobre verso l'Italia unita, rossa e socialista!
Giordano - provincia di Cosenza
 
 
Care compagne e compagni del PMLI,
con queste poche righe voglio esprimere la mia più totale solidarietà al Partito per il vile, strumentale e vigliacco (tipico dei rinnegati revisionisti socialsciovinisti) attacco che ha ricevuto da parte di Fosco Giannini, già senatore del PRC e attuale direttore di "Cumpanis" sul suo profilo Facebook.
Non vale la pena soffermarsi sulla serie di bieche strumentalizzazioni e menzogne fatte da questo individuo nel suo scritto, del resto tutta la quantità di veleno da costui vomitata probabilmente è dovuta al fatto che già era stato smascherato in passato dal Partito in un illuminante articolo de Il Bolscevico (ben inteso per i sinceri comunisti che applicano correttamente il marxismo-leninismo e l'antimperialismo insegnato dai Maestri del proletariato) apparso il 26 gennaio 2022 insieme agli altri finti comunisti come Rizzo e Dinucci riguardo all'assemblea nazionale da loro proposta "Ora unità per il partito comunista in Italia" dove è più che evidente la falsificazione della situazione internazionale tutta a sostenere come imperialismo solo quello occidentale e a considerare sia la Cina odierna socialimperialista che la Federazione russa imperialista, come se fossero ancora paesi socialisti come la Cina di Mao e l'Unione Sovietica di Lenin e Stalin. In realtà oramai da svariati decenni due economie capitaliste e due superpotenze imperialiste a tutti gli effetti, al pari e in concorrenza con gli imperialismi di Usa, Ue e Giappone e altri imperialismi regionali per contendersi territori, materie prime, mercati e sfere di influenza.
Che dire per rispondere a tono e alla sua maniera a questo imbroglione: Infermiera!!! Ci sono i revisionisti socialsciovinisti che stanno male!!! Non hanno capito niente di antiimperialismo!! Vanno curati al piu presto!! Affinché non continuino ad imbrogliare i sinceri comunisti!!
Una cosa è certa sicuramente gli dà fastidio la visibilità che il PMLI ha raggiunto attraverso un ottimo lavoro di fronte unito nell’UP presentato alla Camera la scorsa settimana, e si sta ingegnando per farla fallire.
Per concludere ci sarebbe da chiedersi da sinceri comunisti cosa si nasconda dietro questa velenosa quanto scorretta operazione, dei lauti compensi dei governanti di Russia e Cina loro ispiratori? O semplicemente in quanto revisionisti la classe dominante borghese? Di sicuro il tempo si dimostrerà galantuomo.
E come ci ricorda Mao: “È bene se siamo attaccati dal nemico, poiché ciò dimostra che abbiamo tracciato una netta linea di demarcazione tra il nemico e noi. È ancora meglio se il nemico ci attacca con violenza e ci dipinge a fosche tinte e senza un’ombra di virtù, poiché ciò dimostra che non solo abbiamo tracciato una netta linea di demarcazione tra il nemico e noi, ma abbiamo anche riportato notevoli successi nel nostro lavoro” .
Rinnovo la mia solidarietà al PMLI!
Massimo Mani - Valdisieve (Firenze)
 
 
Cari compagni
trovo vergognoso l'attacco di Fosco Giannini su Facebook contro il PMLI per avvalorarsi come miglior servo dell'imperialismo russo. Offendere sinceri comunisti che combattono per socialismo lo trovo inaccettabile.
Francesco - provincia di Caltanissetta
 
 
Care compagne e cari compagni del PMLI,
esprimo solidarietà al Partito per l'attacco subito da parte dell'anticomunista Fosco Giannini. Grave perché è un intervento pieno di falsità, di mezze parole e periodi ambigui. Respingiamo uniti le menzogne della borghesia.
Con i Maestri e il PMLI vinceremo!
Andrea Bartoli - Borgo San Lorenzo (Firenze)
 
Cari compagni del Partito marxista-leninista italiano,
prima di tutto voglio farvi i miei migliori auguri per l'iniziativa Unità Popolare, a voi e a tutti i partecipanti al grande avvenimento, ai partiti e alle associazioni che fanno parte di questo fronte importantissimo secondo me perché unisce fortemente i comunisti.
Inoltre voglio inviarvi la mia solidarietà, a voi e a tutte le associazioni del fronte di Unità Popolare di cui fate parte per l'ingiusto e infondato attacco del direttore di “Cumpanis”. Vi auguro anche buone ferie estive.
Saluti comunisti.
Giovanni - provincia di Sassari
 
 
Quando il nemico ti attacca vuol dire che hai fatto centro e proprio questo emerge dalla vicenda di Fosco Giannini, già insieme a Rifondazione Comunista, oggi prodista domani berlusconiano; proprio questa specie di politici trotzkisti o pseudo comunisti hanno lavorato contro l'Unione Sovietica e contro il socialismo cinese di Mao.
Posso dire solo una cosa. Mentre Bertinotti vergognandosi dell'imbroglio contro il popolo italiano se ne uscì dal suo partito, Fosco Giannini resiste forse per non perdere lo stipendio. Abbiamo visto dove sono oggi molti esponenti di Rifondazione Comunista.
Solo la rivoluzione socialista potrà migliorare la vita del popolo lavoratore.
Viva Marx, Engels, Lenin, Stalin, Mao e il nostro compagno Scuderi!
Corrado Mulè Terranova - Ispica (Ragusa)

13 luglio 2022