Il nuovo zar Putin arruola volontari strapagandoli per combattere nel Donbass
Ogni tank distrutto 5 mila euro

 
Da notizie riportate da mezzi di informazione locali risulta che da tempo in alcune regioni della Russia è in corso il reclutamento di soldati volontari da addestrare velocemente e inviare in Ucraina sul fronte del Donbass. Volontari strapagati dal nuovo zar Putin, dal triplo a sei volte del salario normale e con premi in base al bottino di guerra alla pari di una lotteria. Il Cremlino non ritiene necessario passare alla mobilitazione nazionale degli abili all'arruolamento perché cadrebbe anzitutto l'alibi della cosiddetta operazione militare speciale, l'espressione usata per camuffare una guerra di aggressione, e perché metterebbe in evidenza le difficoltà delle truppe russe sul campo di battaglia a partire da quelle dovute alle pesanti perdite inflitte dall'eroica resistenza dell'esercito e del popolo ucraino in cinque mesi di guerra. E così arruola dei moderni lanzichenecchi, come faceva in passato l'imperatore che così poteva contare su combattenti famigerati per la loro crudeltà e la violenza che esercitavano in battaglia e contro il nemico. Tanto per continuare nel parallelo storico tra Putin e Pietro il Grande, primo imperatore della Russia.
Secondo il bilancio aggiornato dei servizi inglesi sarebbero oltre 25 mila i soldati russi morti nell'invasione e decine di migliaia i feriti, circa un decimo delle forza militare lanciata contro Kiev il 24 febbraio scorso. E già alla riunione del consiglio di sicurezza russo dell'11 marzo scorso il presidente russo aveva accennato alla possibilità di arruolare volontari e intanto di far convergere sul fronte ucraino altre forze, compresi i mercenari della Wagner utilizzati in Siria e Libia. Mercenari da pagare profumatamente così come i nuovi volontari che il Cremlino si aspetta dalla nuova chiamata mettendo sul piatto stipendi fino a 6 mila dollari.
Secondo le disposizioni del Cremlino le 85 regioni della Federazione russa comprese, Sebastopoli e la Crimea, dovranno mettere assieme altrettanti battaglioni di volontari sotto contratto a tempo determinato, sei mesi, con paghe dai 3 mila a i 6 mila dollari a seconda della specializzazione. In alcune regioni ai volontari è offerto persino un bonus di ingresso di oltre 3 mila euro o da premi quali i 5 mila euro per ogni tank nemico distrutto.
Gli uffici di reclutamento regionali sono da tempo al lavoro e postano online su siti di ogni genere migliaia di annunci con richieste di professionalità militari specifiche o generiche; sono attivi in particolare gli uffici delle regioni meno sviluppate, dal Dagestan nel Caucaso alla Buriazia nella Siberia del Sud, alla repubblica del Tatarstan dove si starebbero formando due battaglioni. Il leader ceceno Kadyrov, fra i primi a correre alla testa di un proprio contingente nell'attacco alla città di Mariupol, ha addirittura un proprio centro di addestramento, la Russian University of special forces, che offre ai volontari contratti da tre mesi a 6 mila dollari, più la diaria di 53 dollari al giorno promessi dal ministero della Difesa di Mosca e ha già messo insieme le forze per altri 4 battaglioni, forze fresche che dopo un mese di addestramento dovrebbero rimpiazzare i reparti in difficoltà sul fronte del Donbass.

27 luglio 2022