Commemorato l’eccidio partigiano del Ponte della Pietà di Quarona
Ferrari (Anpi Vercelli): “La Costitutizione del '48 non è mai stata applicata e ora è ridotta a brandelli”. L'Organizzazione di Biella del PMLI ufficialmente invitata dall'Anpi. La bandiera del Partito suscita interesse tra i manifestanti

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Biella del PMLI
Domenica 14 agosto si è commemorato a Quarona, in provincia di Vercelli, il 78° anniversario dell'eccidio del Ponte della Pietà quando, il 14 agosto del 1944, come azione di rappresaglia nazifascista, vennero prelevati dalle carceri di Varallo cinque partigiani: Aldo Bordiga, Gino Boccardo, Vincenzo Lazzo, Gino Francese e Augusto Pescio. Lo stesso giorno vennero barbaramente impiccati presso il Ponte della Pietà di Quarona. L’esecuzione fu diretta dal sottotenente Franco Maria Bartoli, che comandava il presidio di Quarona, il quale dispose che i cadaveri non fossero rimossi dal ponte prima delle ore 17 del 15 agosto; la responsabilità della strage è da ascriversi al comandante del Comando della compagnia del primo battaglione d'assalto Gnr "Pontida", capitano Giacomo Pasqualini, di Borgo Val Sugana (Trento).
Durante l’esecuzione le corde, che reggevano due condannati, fissate alle rotaie della ferrovia, si spezzarono, ma fu dato l’ordine di ripetere l’operazione. L’evento fu ordinato per rappresaglia in seguito all’uccisione di due militi fascisti.
Dopo il saluto iniziale del Presidente della sezione di Quarona dell’ANPI, compagno Marco Bozzo Rolando, che anche quest’anno ha ufficialmente invitato l’Organizzazione di Biella del PMLI, la parola è passata al Presidente della sezione ANPI di Vercelli “Anna Marengo-Fiamma”, Giacomo Ferrari, che ha voluto incentrare il proprio discorso su tematiche di attualità politica, come le elezioni politiche del 25 settembre, ricordando che la Costituzione del 1948 è stata ridotta un colabrodo dalle continue modifiche avvenute negli anni passati sottolineando successivamente che non sono mai stati realizzati i punti riguardanti lo Stato sociale, la rimozione degli ostacoli economici che limitano le libertà personali della popolazione più fragile e indigente, il divieto dello Stato di finanziare scuole private e le Disposizioni finali contro la ricostituzione delle organizzazioni neofasciste. Il suo discorso è stato più volte interrotto da fragorosi applausi.
Presenti all’iniziativa militanti e simpatizzanti del PMLI che, appena giunti sul luogo, mentre srotolavano le bandiere di Partito, hanno ricevuto richieste, da alcuni manifestanti, di potersi fotografare mentre impugnano la rossa bandiera con la falce e il martello e l’effige di Mao. Sono poi state intrecciate interessanti discussioni sull’antifascismo militante e la posizione elettorale astensionista tattica del nostro Partito.
 

31 agosto 2022