Niscemi (Caltanissetta)
Un combattivo presidio conclude la tre giorni di campeggio antimperialista contro il Muos e la militarizzazione della Sicilia
Gravissima repressione delle “forze dell'ordine” che caricano a freddo alcuni pacifici manifestanti con gli idranti e i micidiali lacrimogeni al CS. Il PMLI presente con la bandiera e le parole d'ordine di sostegno alla battaglia No Muos

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Come ogni anno a Niscemi (Caltanissetta) in contrada Ulmo si è svolto il campeggio antimperialista (5, 6 e 7 agosto) con assemblee e dibattiti che hanno toccato i temi di attualità, dalla militarizzazione della Sicilia alle guerre imperialiste e alla presenza del Muos. La manifestazione No Muos alla base NRTF della Marina militare Usa, svoltasi il 7 agosto ha concluso le tre giornate di lotta.
Da tutta la Sicilia e dal resto d'Italia si è partecipato per condividere esperienze e riflessione. Le giornate del 5 e 6 sono state caratterizzate da una serie di incontri, tavoli di lavoro, assemblee e momenti di socialità. Si è discusso sull'impatto negativo delle installazioni militari nel territorio, sul nesso guerre-ambiente, "formazione e guerra" e "donne e guerra".
A conclusione dell'ultima giornata si è mosso un corteo combattivo con diverse centinaia di giovani e meno giovani che affrontavano il lungo percorso dalla contrada Ulmo alla Riserva naturale della “Sughereta” dove c'è la base Usa per chiedere a gran voce lo smantellamento delle tre grandi antenne del sistema di trasmissione satellitare che governa tutte le guerre globali delle forze armate Usa
A guidare il corteo uno striscione con le parole d'ordine "Non pagheremo la guerra dei ricchi via le basi Usa/Nato dalla nostra terra. NO Muos", "La Sicilia sarà più bella senza il Muos e Sigonella", "Yankee go home" (americani a casa), sono questi alcuni degli slogan lanciati. I manifestanti chiedevano a gran voce lo smantellamento immediato del Muos e il ritorno della Sughereta al suo splendore naturale. Tante le bandiere con il simbolo No Muos, oltre a quelle del PMLI, del PCL, dei Carc e altre di associazioni siciliane e non. Folta la partecipazione degli abitanti di Niscemi.
ll combattivo corteo dopo aver percorso la lunga strada rurale che confina con la base arrivava all'ingresso protetto da un robusto cancello presidiato dall'interno dalle “forze dell'ordine” in assetto antisommossa e dotate di idranti. La manifestazione è pacifica ma quando una ventina di ragazze e ragazzi osa avvicinarsi al cancello principale per batterlo al ritmo di un canto contro le guerre e la militarizzazione, la reazione delle “forze dell'ordine” è di una violenza spropositata. Senza alcun preavviso o ordine di allontanarsi, dagli idranti esplodono violenti getti di acqua contro i volti, il petto e le gambe dei giovani distanti un paio di metri e contro i manifestanti e gli operatori dei media che assistono più distanti all’azione. I giovani cercano di resistere per alcuni minuti aggrappati al cancello. Poi, tutti insieme, decidono di mollare le prese e, inzuppati, tentano di allontanarsi dalla base per raggiungere i compagni. È a questo punto che la polizia comincia a lanciare i micidiali lacrimogeni con il gas CS ad altezza d'uomo colpendo un paio di giovani alla schiena e costringendoli a trovare le cure presso un’ambulanza in servizio nelle vicinanze.
Un significativo avvertimento fascista al movimento No Muos e a tutti gli antimperialisti che non saranno tollerate queste e altre manifestazioni di dissenso contro il Muos.
Il PMLI ha partecipato con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania con spirito unitario. I compagni portavano la gloriosa bandiera del PMLI e indossavano il “corpetto” con le parole d'ordine "Cancellare Muos. No Muos. Smantellare antenne. Smilitarizzare la Sicilia. Opponiamoci al capitalismo e al suo governo per il socialismo, il proletariato al potere", mentre sul retro "Fuori Russia, Usa e Nato dall'Ucraina. Ucraina libera, indipendente, sovrana e integrale. L'Italia esca da Nato e UE e rompa le relazione diplomatiche, economiche e commerciali con la Russia”. Le parole d'ordine del PMLI hanno attirato l'attenzione dei manifestanti che le hanno fotografate a più riprese. Distribuiti i volantini del comunicato stampa “Isolare l'aggressore russo" e il documento dell'Ufficio politico del PMLI sulla posizione astensionista marxista-leninista per le elezioni politiche di settembre. Tanti i dialoghi con i manifestanti che hanno condiviso le nostre posizioni.

31 agosto 2022