Il sostegno internazionalista di Mao ai popoli in lotta contro l'imperialismo
 
Direttiva di Mao ai volontari dei popolo cinese, del 19 gennaio 1951
“Prendersi cura di ogni collina, di ogni fiume, di ogni filo d'erba e di ogni albero della Corea”

I compagni cinesi e coreani devono unirsi fraternamente, condividere gioie e dolori, sostenersi a vicenda nella vita e nella morte e lottare fino in fondo per sconfiggere il comune nemico. I compagni cinesi devono considerare la causa della Corea come la propria causa, i comandanti e i soldati devono essere educati a prendersi cura di ogni collina, di ogni fiume, di ogni filo d’erba e di ogni albero della Corea, a non toccare né un ago né un filo del popolo coreano, ad avere gli stessi punti di vista e lo stesso comportamento che abbiamo nel nostro paese: questa è la base politica della vittoria. Se saremo capaci di agire in questo modo conquisteremo certamente la vittoria finale.
 
Dichiarazione di Mao a sostegno dei Neri americani nella lotta contro la discriminazione razziale rilasciata l’8 agosto 1965 in occasione di conversazioni con amici africani
“l neri americani trionferanno nella loro giusta lotta”
 
Robert Williams, uno dei Ieaders dei Neri americani ex-presidente della filiale di Monroe, Carolina del Nord dell'Associane nazionale per l'avanzamento della gente di colore, che attualmente ha trovato asilo a Cuba, mi ha chiesto due volte, quest’anno, di rilasciare una dichiarazione in sostegno alla lotta dei Neri americani in lotta contro la discriminazione razziale per la libertà e l’uguaglianza dei diritti.
Negli Stati Uniti vi sono più di 19 milioni di Neri, che rappresentano circa l’11 per cento della popolazione totale di quel paese. All'interno della società essi sono soggetti all’asservimento, all'oppressione e alla discriminazione. Nella stragrande maggioranza essi sono privati del diritto di voto. Generalmente, non hanno accesso che ai lavori più faticosi e più umilianti. II loro salario medio raggiunge un terzo soltanto o la metà di quello dei Bianchi. È tra i Neri che si verifica la più alta percentuale di scioperi. Nella maggior parte degli Stati, essi non possono né frequentare le stesse scuole, né mangiare allo stesso tavolo, né viaggiare nella stessa sezione di un autobus o di un treno dei Bianchi. Le autorità degli Stati Uniti a tutti i livelli, i membri del Ku-Klux-Klan e gli altri razzisti arrestano, torturano e uccidono i Neri a loro piacimento. In 11 Stati del Sud degli Stati Uniti si trova concentrato circa il 50% dei Neri americani. Qui la discriminazione e la persecuzione di cui i Neri americani sono vittime raggiungono un livello incredibile.
Con la loro presa di coscienza, i Neri americani oppongono una resistenza ogni giorno più veemente. Da qualche anno, la loro lotta di massa contro la discriminazione razziale, per la libertà e l'uguaglianza dei diritti tende a crescere di giorno in giorno.
Nel 1957, i Neri di Little Rock, nell’Arkansas, impegnarono una Iotta accanita per ottenere l'ammissione dei loro figli nelle scuole pubbliche della città. Le autorità, avendo opposto Ioro la forza armata, provocarono l'incidente di Little Rock che sconvolse il mondo.
Nel 1960, in più di venti Stati, i Neri organizzarono dei sits-in per protestare contro la segregazione razziale che veniva praticata in quei luoghi nei ristoranti, nei negozi o in altri luoghi pubblici.
Nel 1961, in opposizione alla segregazione razziale nel campo dei trasporti pubblici, i Neri diedero inizio al “movimento dei viaggiatori della libertà” che ben presto si diffuse in parecchi Stati.
Nel 1962, la lotta impegnata dai Neri del Mississippi per ottenere l'uguaglianza dei diritti nell'ammissione alle scuole superiori fu repressa dalle autorità con spargimento di sangue.
Quest’anno, la lotta dei Neri americani ha avuto inizio, ai primi di aprile, a Birmingham, nell’Alabama le masse nere, che erano disarmate, sono state vittime di arresti di massa e di una repressione selvaggia, unicamente perché avevano organizzato delle riunioni e delle marce di protesta contro la discriminazione razziale. Il 12 giugno, Medgar Evers, un dirigente nero del Mississippi veniva odiosamente assassinato. Le masse nere indignate si sono rifiutate di piegarsi di fronte alla violenza, hanno raddoppiato il loro coraggio nella lotta e si sono guadagnate il sostegno di altri Neri e di diversi strati della popolazione in tutti gli Stati Uniti. La lotta che attualmente dilaga con impetuosità in tutto il paese, simile all’alta marea, si sviluppa senza sosta in quasi tutti gli Stati e in tutte le città degli Stati Uniti. Le organizzazioni dei Neri americani hanno deciso di intraprendere, il 28 agosto, una "marcia della libertà" su Washington, con la partecipazione di 250.000 persone.
La rapida evoluzione della lotta dei Neri americani, che è il segno del crescente inasprimento della lotta di classe e della lotta nazionale negli Stati Uniti, ha suscitato un inquietudine sempre più grave nei circoli dirigenti americani. L'Amministrazione Kennedy è ricorsa allora alla perfidia di uno doppia tattica; pur continuando a incoraggiare la discriminazione e la persecuzione contro i Neri, a prendervi parte e ad inviare delle truppe per la repressione, essa si è posta dalla parte della “difesa dei diritti dell’uomo" e della "protezione dei diritti civili dei Neri", ha richiamato i Neri a dar prova di “capacità di trattenersi'' e ha sottoposto al Congresso una pretesa “legislazione sui diritti civili" cercando in tal modo di paralizzare la combattività dei Neri e di ingannare le masse del paese. Tuttavia, questa tattica dell'Amministrazione Kennedy è stata smascherata dai Neri sempre più numerosi. Le violenze fasciste perpetrate dall'imperialismo americano contro i Neri hanno rivelato la natura di ciò che negli Stati Uniti si intende per democrazia e libertà e hanno messo a nudo i legami che esistono tra la politica interna reazionaria e la politica estera di aggressione del governo degli Stati Uniti.
Rivolgo un appello a tutti gli operai, contadini, intellettuali rivoluzionari, elementi borghesi illuminati e a tutte le altre personalità illuminate di tutte le razze del mondo, bianca, nera, gialla o bruna, affinché si uniscano allo scopo di combattere la discriminazione razziale praticata dall’imperialismo americano e di sostenere la lotta dei Neri americani contro la discriminazione razziale. La lotta nazionale è, in ultima analisi, una lotta di classe. Solo i circoli dirigenti reazionari della razza bianca opprimono i Neri negli Stati Uniti. Essi non sono assolutamente in grado di rappresentare operai, contadini, intellettuali rivoluzionari e le altre personalità illuminate che formano la schiacciante maggioranza della razza bianca. Al momento attuale è soltanto un pugno di imperialisti, con gli Stati Uniti in testa, e i reazionari dei diversi paesi al loro rimorchio che sottopone all'oppressione, all’aggressione e alla minaccia la schiacciante maggioranza delle nazioni e dei popoli del mondo. Essi sono una minoranza mentre noi siamo una maggioranza. Essi rappresentano, al più, meno del 10% della popolazione mondiale che conta tre miliardi di uomini. Sono profondamente convinto che, valendosi del sostegno dei popoli che costituiscono più del 90% della popolazione mondiale, i Neri americani trionferanno nella loro giusta lotta. L'odioso sistema colonialista e imperialista la cui prosperità ha avuto inizio con l’asservimento e la tratta dei Neri scomparirà con la liberazione totale del popoli di razza nera.
 
Dichiarazione di Mao alla delegazione del Fronte di Liberazione Nazionale del Vietnam del Sud, del 29 agosto 1963
“I popoli e le nazioni oppresse non devono assolutamente confidare, per la loro emancipazione, sulla 'saggezza' dell’imperialismo e dei suoi lacchè”
In questi ultimi tempi, la cricca reazionaria sudvietnamita di Ngo Dinh Diem ha intensificato la sanguinosa repressione diretta contro le masse popolari della parte meridionale del Vietnam, e particolarmente contro i buddisti, gli studenti delle università e delle scuole secondarie, gli intellettuali. Il popolo cinese è profondamente indignato per questo mostruoso crimine della cricca diemista e lo denuncia energicamente. Il presidente Ho Chi Minh ha fatto una dichiarazione in cui eleva una energica protesta contro le azioni criminali della cricca americano-diemista. Il popolo cinese sostiene calorosamente la dichiarazione del presidente Ho.
L’imperialismo Usa e il suo lacchè, Ngo Dinh Diem, hanno adottato una politica che mira a fare della parte meridionale del Vietnam una colonia americana, a scatenare una guerra controrivoluzionaria e a rafforzare il regime dittatoriale fascista. Il risultato di tutto ciò è che la popolazione dei differenti strati sociali della parte meridionale del Vietnam si è unita in modo ampio e risoluto nella lotta contro la cricca americano-diemista.
La cricca americano-diemista, ostile a tutto il popolo della parte meridionale del Vietnam, si rende ora conto di essere circondata da questo stesso popolo. Per quanto sia crudele il tipo di armi utilizzato dall’imperialismo Usa, per quanto siano crudeli i metodi di repressione utilizzati dalla cricca diemista, il regime di Ngo Dinh Diem non potrà sfuggire all’isolamento totale e all’annientamento e l’imperialismo Usa dovrà levare le tende dalla parte meridionale del Vietnam.
Ngo Dinh Diem è solo un servo dell’imperialismo Usa: se non sostenesse più il suo ruolo di servo e finisse in qualche modo con l’essere di impedimento all’applicazione della politica di aggressione dell’imperialismo Usa, sarebbe sostituito senza esitazioni con qualche altro servo. C’è stato un precedente: la sorte di Syngman Rhee nella Corea del sud. Ogni ossequioso lacchè che si lascia servilmente menare per il naso dall’imperialismo Usa finirà con l’essere sacrificato e accompagnato alla tomba.
L’imperialismo Usa ha violato gli Accordi della prima Conferenza di Ginevra, impedendo la riunificazione del Vietnam e intraprendendo un’aperta aggressione armata contro la parte meridionale del Vietnam, ove ormai da anni combatte una guerra cosiddetta speciale. Ha violato anche gli Accordi della seconda Conferenza di Ginevra, con l’intervento militare nel Laos e col tentativo di riaccendervi la guerra civile. Al di fuori di coloro che ingannano deliberatamente la gente o di coloro che sono un po’ troppo ingenui, non c’è nessuno che possa credere che un pezzo di carta chiamato trattato possa realmente indurre l’imperialismo Usa a deporre il coltello da macellaio per divenire all’improvviso un budda o a comportarsi semplicemente un po’ meglio.
I popoli e le nazioni oppresse non devono assolutamente confidare, per la loro emancipazione, sulla “saggezza” dell’imperialismo e dei suoi lacchè. Solo rafforzando la loro unità e perseverando nella lotta potranno ottenere la vittoria. È quanto ha fatto il popolo della parte meridionale del Vietnam.
Il popolo della parte meridionale del Vietnam ha conseguito importanti vittorie, sia politiche che militari, nella giusta lotta patriottica contro la cricca americano-diemista. Il popolo cinese sostiene risolutamente la giusta lotta del popolo della parte meridionale del Vietnam.
Sono profondamente convinto che il popolo vietnamita realizzerà con la sua lotta l’obiettivo della liberazione della parte meridionale del Vietnam e contribuirà alla riunificazione pacifica della sua patria.
Spero che la classe operaia, i popoli rivoluzionari e i progressisti del mondo intero siano a fianco del popolo della parte meridionale del Vietnam, rispondano all'appello del presidente Ho Chi Minh, sostengano la giusta lotta dell’eroico popolo della parte meridionale del Vietnam e si oppongano all'aggressione e all’oppressione della cricca controrivoluzionaria americano-diemista, in modo da impedire che il popolo della parte meridionale del Vietnam sia massacrato e da favorire invece la sua totale liberazione.
 
Dichiarazione di Mao a sostegno della giusta lotta patriottica del popolo di Panama contro l'imperialismo americano, del 12 gennaio 1964
“L'imperialismo americano è il peggiore nemico dei popoli del mondo”
La lotta che il popolo di Panama conduce attualmente con valore contro l’aggressione americana e per la salvaguardia della sovranità nazionale è una grande lotta patriottica. Il popolo cinese si tiene fermamente a fianco del popolo di Panama e dà il suo totale sostegno alla giusta azione intrapresa da questo popolo per opporsi agli aggressori americani e recuperare la sua sovranità nella zona del canale di Panama.
L’imperialismo americano è il peggiore nemico dei popoli del mondo.
Esso non solo ha commesso il grave crimine di aggredire il popolo di Panama e ha ordito con minuzia e ostinazione un piano per strangolare Cuba socialista, ma non ha inoltre cessato di spogliare e opprimere i popoli dei paesi dell’America Latina, e di reprimere le loro lotte rivoluzionarie, nazionali e democratiche.
In Asia, l'imperialismo americano occupa con la forza il territorio cinese di Taiwan, ha fatto della Corea del Sud e del Sud-Vietnam sue colonie, ha posto il Giappone sotto il suo controllo e vi applica un regime di occupazione semi militare, sabota la pace, la neutralità e l' indipendenza del Laos, ordisce complotti di sovversione contro il governo di Cambogia e intraprende interventi e aggressioni contro altri paesi asiatici. Inoltre, esso ha deciso recentemente di inviare una flotta nell’Oceano Indiano, minacciando in tal modo la sicurezza dei paesi del Sud-Est asiatico.
In Africa l’imperialismo americano intensifica la sua politica neocolonialista, cercando attivamente di soppiantare i vecchi colonialisti al fine di rapinare e asservire i popoli africani, silurare e soffocare il movimento di liberazione nazionale.
La politica di aggressione e di guerra dell’imperialismo americano minaccia gravemente anche l'Unione Sovietica, la Cina e gli altri paesi socialisti. In più, l’imperialismo americano si ingegna di applicare la sua politica di “evoluzione pacifica” nei paesi socialisti, con lo scopo di restaurarvi il capitalismo e di disgregare il campo socialista.
L’imperialismo americano, nei riguardi dei suoi alleati dell'Europa Occidentale, dell’America del Nord e dell’Oceania si è spinto fino al punto di praticare una politica di “legge della giungla”, sforzandosi di ridurli alla sua mercè.
Il piano aggressivo dell'imperialismo americano che mira all’egemonia mondiale non è cambiato da Truman a Johnson, passando per Eisenhower e Kennedy.
I popoli dei paesi del campo socialista debbono unirsi, i popoli dei differenti paesi d’Asia, d’Africa e d’America Latina debbono unirsi, i popoli di tutti i continenti debbono unirsi, tutti i paesi amanti della pace e tutti i paesi vittime dell’aggressione, del controllo, dell’intervento e delle vessazioni degli Stati Uniti debbono unirsi, al fine di formare il fronte unito più largo possibile contro la politica di aggressione e di guerra dell’imperialismo americano e per la salvaguardia della pace mondiale.
L’imperialismo americano detta ovunque la sua legge, si pone in una posizione ostile ai popoli del mondo intero e si isola sempre più. Le bombe A e H che l'imperialismo americano detiene non potranno intimidire coloro che rifiutano di essere schiavi. È impossibile contenere la collera dei popoli del mondo contro gli aggressori americani. La lotta dei popoli del mondo contro l’imperialismo americano e i suoi lacchè riporterà sicuramente vittorie ancora più grandi.
 
Dichiarazione di Mao in appoggio alla resistenza del popolo dominicano e contro l’aggressione armata americana, del 12 maggio 1965
“La salvaguardia dell'indipendenza e della sovranità nazionale esige che si risponda colpo su colpo all'imperialismo americano, aggressivo per sua natura”
Un colpo di Stato nella Repubblica dominicana ha rovesciato il regime dittatoriale di tradimento nazionale di Reid Cabral. L’amministrazione Johnson vi ha mandato oltre 30.000 uomini allo scopo di una sanguinosa repressione. Questa grave provocazione dell’imperialismo americano è anche diretta contro gli altri popoli dell’America latina e contro i popoli di tutto il mondo.
Il patriottico popolo dominicano combatte oggi con eroismo l’aggressore americano e i suoi lacchè.
Il popolo cinese lo appoggia fermamente in questa sua patriottica lotta armata anti-americana. Sono certo che, forte dell’appoggio dei popoli di tutto il mondo, la Repubblica dominicana riporterà la vittoria finale, se si appoggerà alle larghe masse popolari, se riuscirà ad unire tutte le forze patriottiche e persevererà in questa lunga lotta.
I paesi dell’America latina sono sempre state vittime del controllo, dell'intervento, della sovversione, dell’aggressione dell’imperialismo americano. Questa volta, il governo americano ha tralasciato ogni fraseologia menzognera, la sua “politica di buon vicinato”, il suo “principio di non ingerenza” ecc. Ha effettuato in maniera aperta il suo intervento e la sua aggressione contro la Repubblica dominicana. Il bandito imperialista americano si è ulteriormente smascherato.
Gli Stati Uniti intervengono con le armi nella Repubblica dominicana, in nome della “difesa della libertà”. Che cos’è dunque questa "libertà"? La libertà di massacrare gli altri popoli con gli aerei, le navi da guerra, e i cannoni. La libertà di occupare dei territori, di mettersi sotto i piedi la sovranità delle altre nazioni a proprio piacimento, la libertà di uccidere e di saccheggiare come banditi di strada. La libertà di schiacciare gli altri paesi e gli altri popoli sotto i propri stivali. In questo modo gli Stati Uniti si stanno comportando nella Repubblica dominicana, nel Vietnam, nel Congo-Leopoldville e in numerosi altri luoghi.
Essi intervengono con le armi nella Repubblica dominicana anche in nome dell’anticomunismo”. L’“anticomunismo” dell’imperialismo americano, vuol dire l'attacco a coloro che si rifiutano di essere ridotti in schiavitù, l'attacco a coloro che difendono la propria indipendenza, la propria sovranità e la propria dignità nazionale, l’attacco a coloro che respingono l’aggressione, il controllo, l’intervento e le vessazioni dell’imperialismo americano. Hitler, Mussolini e Tojo fecero già uso di questi metodi. L’imperialismo americano li usa ancora di più.
Per esso, l’Onu, l'Oea e altre cose dello stesso stampo, non sono che strumenti. Egli se ne serve quando gli resta utile, se li toglie dai piedi quando non gli servono più, salvo poi ad utilizzarli nuovamente. Se ne serve e li scarta a seconda delle esigenze delle sue imprese aggressive.
Questa aggressione da parte degli Stati Uniti ha fatto capire meglio al popolo della Repubblica dominicana e agli altri popoli dell’America latina che la salvaguardia dell’indipendenza e della sovranità nazionale esige che si risponda colpo su colpo all’imperialismo americano, aggressivo per sua natura.
L’intervento armato degli Stati Uniti ha sollevato una nuova ondata anti-americana tra i popoli dell’America latina e del resto del mondo. Eroici Dominicani, non siete soli nella vostra lotta. Gli altri popoli dell’America latina vi appoggiano, i popoli dell’Asia sono con voi, i popoli dell’Africa insieme ai popoli dei paesi del campo socialista vi sostengono. Tutti i popoli del mondo sono al vostro fianco.
I popoli dei paesi del campo socialista devono unirsi, i popoli dei diversi paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’America latina devono unirsi, i popoli di tutti i continenti devono unirsi, tutti i paesi amanti della pace e tutti i paesi vittime dell’aggressione, del controllo, dell'intervento e delle vessazioni degli Stati Uniti devono unirsi e formare un fronte unito più largo possibile contro la politica di aggressione e di guerra dell’imperialismo americano e per la salvaguardia della pace mondiale.
La lotta dei popoli di tutto iI mondo contro l’imperialismo americano trionferà!
L’imperialismo americano, nemico comune di tutti i popoli, sarà vinto!
 
Dichiarazione di Mao a sostegno del popolo del Congo-Leopoldville contro l'aggressione americana, 28 novembre 1965
“Congolesi, non siete soli nella vostra giusta lotta. Tutto il popolo cinese è con voi. Tutti i popoli che si oppongono all'imperialismo sono con voi”
L’aggressione armata dell'imperialismo americano contro il Congo-Leopoldville riveste un’estrema gravità.
Da molto tempo gli Stati Uniti tentano di controllare il Congo. Servendosi delle forze dell’Onu, vi hanno commesso ogni sorta di soprusi. Hanno assassinato Lumumba, eroe nazionale congolese e abbattuto il governo legale del Congo. Hanno imposto il fantoccio Ciombè al popolo congolese ed hanno inviato truppe mercenarie per reprimere il movimento di liberazione nazionale nel Congo. Ed ora, in collusione col Belgio e con l’Inghilterra, vi compiono un intervento armato diretto. Così facendo, l’imperialismo americano non solo vuole controllare il Congo, ma vuole anche rinserrare nuovamente l’intera Africa, e in particolare gli Stati che hanno conquistato recentemente l’indipendenza, nella rete neocolonialista degli Stati Uniti. L’aggressione americana cozza contro la resistenza del popolo congolese ed ha sollevato l’indignazione dei popoli africani e di tutto il mondo.
L’imperialismo americano è il nemico comune dei popoli del mondo. Esso aggredisce il Sud Vietnam, interviene nel Laos, minaccia la Cambogia e reclama a gran voce l’estensione della guerra in Indocina. Con ogni mezzo tenta di soffocare la rivoluzione cubana. Vuol fare della Germania ovest e del Giappone due importanti basi nucleari americane. Associato all’Inghilterra, ha creato la “Malaysia” per minacciare l’Indonesia e gli altri paesi del Sud-Est asiatico. Ha occupato la Corea del Sud e la provincia cinese di Taiwan. Controlla tutta l’America Latina. Si comporta ovunque da tiranno. Si è spinto troppo lontano. Con ogni nuova invasione si stringe un nuovo cappio al collo. I popoli di tutto il mondo lo assediano ormai da ogni parte.
Congolesi, non siete soli nella vostra giusta lotta. Tutto il popolo cinese è con voi. Tutti i popoli che si oppongono all’imperialismo sono con voi. Gli imperialisti americani e i reazionari di tutti i paesi non sono che tigri di carta. La lotta del popolo cinese lo ha confermato. La lotta del popolo vietnamita lo conferma. E, senza dubbio, lo confermerà anche la lotta del popolo congolese. Rafforzando l'unità nazionale, perseverando in una lotta a lungo respiro, il popolo congolese trionferà; l’imperialismo americano sarà vinto.
Popoli di tutto il mondo, unitevi per sconfiggere gli aggressori americani e tutti i loro lacchè! Popoli di tutto il mondo, fate affidamento sul vostro coraggio, osate combattere, sfidate le difficoltà, avanzate ondata dopo ondata e il mondo sarà vostro. I mostri saranno tutti annientati.
 
Dichiarazione di Mao in appoggio alla lotta degli afroamericani contro la repressione violenta, del 16 aprile 1968
“Solo rovesciando il dominio reazionario della borghesia monopolistica americana e distruggendo il sistema colonialista e imperialista, gli afroamericani potranno conquistare la completa emancipazione”
Giorni fa il pastore afroamericano Martin Luther King è stato brutalmente assassinato dagli imperialisti americani. Martin Luther King era un partigiano della nonviolenza, ma non per questo gli imperialisti Usa si sono mostrati tolleranti verso di lui, al contrario, sono ricorsi alla violenza controrivoluzionaria e lo hanno ucciso a sangue freddo. Questo avvenimento costituisce una profonda lezione per le larghe masse afroamericane; esso ha scatenato una nuova tempesta di lotte contro la repressione violenta, una tempesta che ha spazzato oltre cento città degli Stati Uniti e non ha precedenti nella storia di quel paese. Ciò dimostra che una forza rivoluzionaria estremamente potente è racchiusa nei venti milioni e più di afroamericani.
La tempesta della lotta afroamericana che imperversa negli Stati Uniti è una chiara manifestazione della crisi politica e economica che oggi soffoca l’imperialismo americano. Essa infligge un duro colpo all’imperialismo Usa che si dibatte nelle difficoltà all’interno e fuori del paese.
La lotta degli afroamericani non è soltanto una lotta per la libertà e l’emancipazione condotta dai Negri sfruttati e oppressi, ma è anche un nuovo squillo di tromba che chiama a raccolta tutti gli americani sfruttati e oppressi perché lottino contro il barbaro dominio della borghesia monopolistica. Essa è di grande aiuto e di grande incoraggiamento a tutti i popoli del mondo in lotta contro l'imperialismo americano, al popolo vietnamita che combatte contro questo imperialismo. A nome del popolo cinese, esprimo il mio fermo appoggio alla giusta lotta degli afroamericani.
La discriminazione razziale praticata negli Stati Uniti è frutto del sistema colonialista e imperialista. La contraddizione tra le masse degli afroamericani e i circoli dominanti Usa è una contraddizione di classe. Solo rovesciando il dominio reazionario della borghesia monopolistica americana e distruggendo il sistema colonialista e imperialista, gli afroamericani potranno conquistare la completa emancipazione. Le masse degli afroamericani e le masse dei lavoratori bianchi hanno interessi e obiettivi di lotta comuni. La lotta degli afroamericani gode perciò negli Usa della simpatia e dell'appoggio di un numero sempre crescente di lavoratori e di progressisti bianchi. Questa lotta è destinata a fondersi con il movimento operaio americano; si potrà così porre fine per sempre al dominio criminale della borghesia monopolistica negli Stati Uniti.
Nel 1963, nella “Dichiarazione in appoggio agli afroamericani nella loro giusta lotta contro la discriminazione razziale praticata dall'imperialismo americano”, dissi che “l’odioso sistema colonialista e imperialista, la cui prosperità è cominciata con l’asservimento e la tratta dei Negri, sparirà con la completa emancipazione dei popoli di razza nera”. Sono ancora oggi della stessa idea.
La rivoluzione mondiale è ora entrata in una nuova e grande era. La lotta degli afroamericani per l’emancipazione è una componente della lotta generale dei popoli del mondo contro l’imperialismo Usa, una componente della rivoluzione mondiale del nostro tempo. Faccio appello agli operai, i contadini, gli intellettuali rivoluzionari di tutti i paesi e a tutti coloro che vogliono lottare contro l’imperialismo americano perché passino all’azione e appoggino energicamente la lotta degli afroamericani! Popoli del mondo, unitevi ancora più strettamente, lanciate una offensiva prolungata e violenta contro il nostro nemico comune, l'imperialismo americano, e i suoi complici! Possiamo affermare che non è lontano il giorno in cui crolleranno completamente il colonialismo, l'imperialismo e tutti i sistemi di sfruttamento, il giorno in cui i popoli e le nazioni oppresse conquisteranno la completa emancipazione.
 
Dichiarazione di Mao in appoggio alla lotta dei popoli del mondo contro l'imperialismo americano, letta al grande raduno di massa nella piazza Tian An Men a Pechino, del 20 maggio 1970
“Popoli di tutto il mondo, unitevi per sconfiggere gli aggressori americani e tutti i loro lacchè!”
Nel momento attuale si assiste, su scala mondiale, a un nuovo slancio della lotta contro l'imperialismo americano. Dopo la Seconda guerra mondiale, l'imperialismo americano e i suoi seguaci non hanno mai cessato di lanciare guerre d’aggressione, e i popoli nei vari paesi sono sempre ricorsi alla guerra rivoluzionaria per sconfiggere gli aggressori. Il pericolo di una nuova guerra mondiale esiste tuttora, e i popoli di tutti i paesi devono essere preparati. Ma oggi, la tendenza principale nel mondo è la rivoluzione.
Incapaci di vincere nel Vietnam e nel Laos, gli aggressori americani hanno macchinato il colpo di Stato reazionario della cricca Lon Nol-Sirik Matak, hanno sfacciatamente inviato le loro truppe in Cambogia e hanno ripreso a bombardare il Nord del Vietnam; ciò ha suscitato la furiosa resistenza dei tre popoli indocinesi. lo appoggio calorosamente lo spirito di lotta di Samdech Norodom Sihanouk, capo dello Stato di Cambogia, contro l'imperialismo americano e i suoi lacchè; appoggio calorosamente la Dichiarazione congiunta della Conferenza al vertice dei popoli indocinesi; appoggio calorosamente la costituzione del Governo reale di unione nazionale posto sotto la direzione del Fronte unito nazionale di Kampuchea. Rafforzando la loro unità, appoggiandosi reciprocamente e perseverando in una guerra popolare di lunga durata, i tre popoli indocinesi saranno certamente in grado di sormontare tutte le difficoltà e di conquistare la completa vittoria.
Mentre si abbandona al massacro dei popoli di altri paesi, l’imperialismo americano uccide i bianchi e gli afroamericani nel proprio paese. Le atrocità fasciste di Nixon hanno acceso le fiamme ardenti del movimento rivoluzionario di massa negli Stati Uniti. Il popolo cinese appoggia risolutamente la lotta rivoluzionaria del popolo americano. Sono convinto che il popolo americano che si batte eroicamente finirà per ottenere la vittoria, mentre il dominio fascista negli Stati Uniti sarà inevitabilmente sconfitto.
L’amministrazione Nixon è dilaniata da difficoltà interne ed esterne: nel paese regna il caos più completo, e nel mondo essa è estremamente isolata. Il movimento di massa per protestare contro l’aggressione americana in Cambogia si diffonde impetuosamente in tutto il mondo. Il Governo reale di unione nazionale della Cambogia, in meno di dieci giorni dalla sua costituzione, è stato riconosciuto da quasi 20 paesi. La situazione, per ciò che riguarda la guerra di resistenza contro l’aggressione americana e per la salvezza nazionale condotta dai popoli del Vietnam, del Laos e della Cambogia, migliora giorno per giorno. La lotta armata rivoluzionaria dei popoli del Sud-Est asiatico, la lotta dei popoli della Corea, del Giappone e degli altri paesi dell’Asia contro la rinascita del militarismo giapponese ad opera dei reazionari americani e giapponesi, la lotta del popolo della Palestina e degli altri popoli arabi contro gli aggressori americani e israeliani, la lotta dei popoli dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina per la liberazione nazionale, e la lotta rivoluzionaria dei popoli dell’America del Nord, dell’Europa e dell’Oceania si stanno tutte sviluppando vigorosamente. Il popolo cinese appoggia risolutamente la lotta rivoluzionaria dei tre popoli indocinesi e dei popoli degli altri paesi del mondo contro l’imperialismo americano e i suoi lacchè.
L’imperialismo americano sembra un colosso, ma è in realtà una tigre di carta, e ora si sta dibattendo negli spasimi dell’agonia. In fin dei conti, nel mondo d’oggi, chi ha paura di chi? Non sono i popoli del Vietnam, del Laos, della Cambogia, della Palestina, degli altri paesi arabi e del resto del mondo che hanno paura dell'imperialismo americano, ma è l'imperialismo americano che ha paura dei popoli del mondo. Basta il minimo alito di vento fra le foglie perché esso sia preso dal panico. Innumerevoli fatti provano che una causa giusta trova un largo appoggio, mentre una causa ingiusta non trova che uno scarso appoggio. Un paese debole può vincere un paese forte, e un piccolo paese può vincere un grande paese. Se il popolo di un piccolo paese osa sollevarsi per la lotta, osa impugnare le armi e prende nelle mani il destino del proprio paese, sarà certamente in grado di conquistare la vittoria sull’aggressione da parte di un grande paese. Questa è una legge della storia.
Popoli di tutto il mondo, unitevi per sconfiggere gli aggressori americani e tutti i loro lacchè!
 
 
Messaggio di Mao per il 45° Anniversario della fondazione del Partito comunista d’Indonesia, del 20 maggio 1965
“Il revisionismo moderno, pericolo principale all'interno del movimento comunista internazionale”
Al Comitato Centrale del Partito comunista d’Indonesia
Cari compagni, in occasione delle celebrazioni per il 45° Anniversario della fondazione del grande Partito comunista d’Indonesia, a nome di tutti i membri del Partito e del popolo cinese, il Comitato Centrale del Partito comunista cinese esprime le sue felicitazioni più calorose al glorioso Partito comunista d’Indonesia e, tramite voi, all’eroico popolo indonesiano.
Il Partito comunista d’Indonesia è una avanguardia proletaria animata da un ardente spirito creativo e militante. Esso è il grande portavoce della causa dell’indipendenza nazionale e dell’emancipazione sociale del popolo indonesiano. È un partito rivoluzionario strettamente unito alle masse e profondamente amato dal popolo. Fedele al marxismo-leninismo e risolutamente ostile al revisionismo moderno, esso è un’inflessibile forza d’urto del movimento comunista internazionale.
Nel corso degli ultimi quarantacinque anni, tenendo sempre alta la bandiera rivoluzionaria dell’antimperialismo e mantenendosi sempre alla testa della battaglia, il Partito comunista d’Indonesia ha scritto una pagina gloriosa negli annali della rivoluzione antimperialista d’Indonesia, negli annali della rivoluzione in Oriente e in quelli del movimento operaio internazionale.
In questi ultimi anni, mobilitando le grandi masse e unendosi alle altre forze democratiche e patriottiche, il Partito comunista d’Indonesia ha scatenato una lotta rivoluzionaria che mira ad annientare la “Malaysia”, prodotto neocolonialista creato dagli imperialisti americani insieme a quelli inglesi, e ha appoggiato con fermezza la coraggiosa decisione presa dal presidente Sukarno e dal governo indonesiano di ritirare l’Indonesia dalle Nazioni Unite controllate dall’imperialismo americano e di colpire le forze economiche imperialiste all’interno del paese. Il Partito comunista d’Indonesia e il popolo indonesiano hanno sempre appoggiato la giusta lotta antimperialista e patriottica condotta dai popoli del mondo. Ancora di recente, hanno promosso un’energica campagna d’aiuto al Vietnam nella sua resistenza all’aggressione americana. La lotta antimperialista del popolo indonesiano fa parte nella lotta comune dei popoli del mondo contro l’imperialismo americano e i suoi lacchè.
Il Partito comunista d’Indonesia è sempre stato fedele al marxismo-leninismo e all’internazionalismo proletario; ha combattuto risolutamente il revisionismo moderno, pericolo principale all’interno del movimento comunista internazionale, e ha condotto contemporaneamente una lotta intransigente contro il dogmatismo moderno. Esso ha notevolmente contribuito alla difesa della purezza del marxismo-leninismo, al mantenimento dei principi d’indipendenza e d'uguaglianza nei rapporti tra partiti fratelli e alla salvaguardia dell’unità del movimento comunista internazionale sulla base del marxismo-leninismo.
Il Comitato Centrale del Partito comunista d'Indonesia, guidato dal compagno D.N. Aidit, ha applicato e sviluppato in modo abile e creativo il marxismo-leninismo alla luce della pratica rivoluzionaria del proprio paese; ha dato con successo un’impronta indonesiana al marxismo-leninismo, ha definito in completa indipendenza la sua linea e la sua politica rivoluzionaria, conformemente agli interessi fondamentali del popolo indonesiano e ha condotto di vittoria in vittoria la lotta rivoluzionaria in Indonesia.
Il Partito comunista cinese è molto fiero di avere un compagno di lotta così congeniale e così fermo come il Partito comunista d’Indonesia. L’unità rivoluzionaria tra i nostri due popoli sono state forgiate nel crogiolo della lotta contro il nemico comune e sono passate attraverso dure prove: nessuna forza al mondo può distruggerle. Questa amicizia e unità si rafforzeranno e si svilupperanno sempre più. Noi ci terremo inflessibilmente al vostro fianco nella lotta contro l'imperialismo, la reazione e il revisionismo moderno, combatteremo fianco a fianco e avanzeremo di pari passo con voi.
Siamo profondamente convinti che il Partito comunista d'Indonesia potenzierà ulteriormente la sua combattività, consoliderà e amplierà il fronte unito nazionale e democratico basato sull'alleanza tra operai e contadini, unirà tutte le forze patriottiche e progressive e darà un nuovo slancio alla rivoluzione nazionale e democratica del popolo indonesiano portandola verso nuove vittorie.
Avremo un’Indonesia completamente indipendente, democratica, prospera e progredita.
Viva il glorioso, grande ed eroico Partito comunista d'Indonesia!
 
Messaggio di Mao per il 23° Anniversario dell'indipendenza della Repubblica Democratica del Vietnam, del 1° settembre 1968
“Più l'imperialismo Usa e il revisionismo sovietico agiscono di comune accordo, più i popoli del mondo vedono chiaramente che costoro sono fatti della stessa pasta”
Al compagno Ho Chi Minh, presidente del Comitato centrale del Partito dei Lavoratori del Vietnam e presidente della Repubblica democratica del Vietnam,
Al compagno Troung Chinh, presidente del Comitato permanente dell’Assemblea nazionale della Repubblica democratica del Vietnam,
Al compagno Pham Van Dong, primo ministro del governo della Repubblica democratica del Vietnam
In occasione del 23° anniversario della proclamazione dell’indipendenza della Repubblica democratica del Vietnam, noi indirizziamo, a nome del popolo cinese, le nostre più calorose felicitazioni al popolo vietnamita, al Partito dei Lavoratori del Vietnam e al governo della Repubblica democratica del Vietnam.
Sotto la direzione del Partito dei Lavoratori del Vietnam, guidato dal presidente Ho Chi Minh, l’eroico popolo vietnamita ha riportato grandi vittorie nella sua guerra di resistenza all'aggressione americana rispondendo colpo su colpo all’imperialismo Usa, per sua natura aggressivo. Con le vittorie di questa guerra, il popolo vietnamita ha contribuito alla lotta dei popoli dei diversi paesi del mondo contro l’imperialismo americano.
L’ambizione che l'imperialismo americano nutre di impadronirsi del Sud Vietnam e di dividere la nazione vietnamita non cambierà mai. A questo scopo, esso, mentre da una parte si impegna in complotti di colloqui di pace, dall’altra estende progressivamente la sua guerra di aggressione al Vietnam. In questo senso, la cricca dirigente dei revisionisti moderni sovietici agisce in collusione con esso, sperando che in questo modo il popolo vietnamita abbandonerà a mezza strada la sua guerra contro l'aggressione Usa e per la salvezza nazionale. Da lungo tempo, essa è diventata il complice n. 1 dell’imperialismo americano nella sua aggressione al Vietnam.
Tuttavia, sia l’uno che l’altra, non potranno salvare gli aggressori americani dalla loro inevitabile sconfitta nel Vietnam. La loro folle ambizione di spartirsi il mondo incontra l’ostilità sempre maggiore di tutti i popoli. Più l’imperialismo Usa e il revisionismo sovietico agiscono di comune accordo, più i popoli del mondo vedono chiaramente che costoro sono fatti della stessa pasta.
La guerra del popolo vietnamita contro l’aggressione americana e per la salvezza nazionale è in una situazione eccellente. Noi siamo profondamente convinti che, nonostante le difficoltà e le svolte di ogni genere nella loro marcia in avanti, i 31 milioni di Vietnamiti, temprati da lungo tempo nei combattimenti, se metteranno in atto il loro spirito rivoluzionario conseguentemente e persisteranno nella guerra di lunga durata, riporteranno la vittoria finale in questa guerra.
I 700 milioni di Cinesi sostengono fermamente, come sempre, il popolo vietnamita affinché conduca fino in fondo la sua guerra di resistenza all’aggressione americana e per la salvezza nazionale!
Viva l’amicizia militante tra i popoli cinese e vietnamita!
 
Messaggio di Mao per il 25° Anniversario dell'indipendenza della Repubblica democratica del Vietnam, del 1° settembre 1970
“Saremo sempre uniti, combatteremo sempre insieme e vinceremo insieme”
Al compagno Ton Due Thang, presidente della Repubblica democratica del Vietnam,
Al compagno Le Duan, primo segretario del Comitato centrale del Partito dei Lavoratori del Vietnam,
Al compagno Troung Chinh, presidente del Comitato permanente dell’Assemblea nazionale della Repubblica democratica del Vietnam,
Al compagno Fam Van Dong, primo ministro del governo della Repubblica democratica del Vietnam,
In occasione del XXV anniversario della proclamazione dell’indipendenza della Repubblica democratica del Vietnam, a nome del Partito comunista cinese, del governo e del popolo cinese, rivolgiamo le nostre più calorose felicitazioni al Partito dei Lavoratori del Vietnam, al governo della Repubblica democratica del Vietnam e al popolo vietnamita.
Nel corso degli ultimi 25 anni, il popolo vietnamita ha lottato gloriosamente. Sotto la direzione chiaroveggente del suo grande dirigente, il presidente Ho Chi Minh, e del Partito dei Lavoratori del Vietnam, il popolo vietnamita ha fatto sempre ricorso alla guerra rivoluzionaria per trionfare sulle guerre d'aggressione scatenate dagli imperialisti e ha riportato una serie di vittorie formidabili. In modo particolare da più di dieci anni, la popolazione sudvietnamita, facendo risplendere l'eroismo rivoluzionario, ha tenuto testa alla più barbara guerra d’aggressione che l’imperialismo americano abbia mai scatenato e ha sconfitto su tutta la linea gli aggressori americani. La popolazione nordvietnamita ha vittoriosamente resistito all'aggressione imperialista americana e ha ottenuto notevoli successi nell’edificazione del socialismo. Con le grandi vittorie riportate nella guerra di resistenza all’aggressione americana, per la salvezza nazionale, il popolo vietnamita ha dato un brillante esempio ai popoli del mondo impegnati nella lotta rivoluzionaria contro l'imperialismo.
Attualmente, la guerra di resistenza dei tre popoli indocinesi all’aggressione americana per la salvezza nazionale è entrata in una nuova fase e la situazione continua a migliorare. In risposta all’appello alla lotta lanciato dalla Conferenza al vertice dei popoli indocinesi, i popoli vietnamita, lao e cambogiano, unendosi strettamente e aumentando la loro forza nei combattimenti, hanno assegnato duri colpi agli aggressori americani e ai loro lacchè su tutti i campi di battaglia d'Indocina passando di vittoria in vittoria. L’eccellente situazione che prevale in questa guerra è un incitamento e un appoggio possente per la lotta rivoluzionaria dei popoli del mondo. Un nuovo slancio della lotta contro gli aggressori americani e tutti i loro lacchè si afferma su scala mondiale.
Per uscire dall’incresciosa situazione indocinese, l’imperialismo americano ricorre in modo sempre più esplicito alla sua doppia tattica controrivoluzionaria, da un lato continuando ostinatamente a estendere la guerra e dall’altro dedicandosi a complotti e manovre di vario genere nella vana speranza di soffocare le fiamme ruggenti della guerra di resistenza all’aggressione americana e per la salvezza nazionale, dei tre popoli indocinesi.
Ma i popoli vietnamita, lao e cambogiano, da tempo agguerriti, non si lasceranno né intimidire né ingannare e tutti i complotti e le manovre dell’imperialismo americano sono destinate a fallire.
Il popolo cinese ha sempre ritenuto suo dovere internazionalista sostenere e aiutare i tre popoli indocinesi nella loro guerra di resistenza all’aggressione americana, per la salvezza nazionale. Siamo convinti che i popoli vientamita, lao e cambogiano, rafforzando la loro unità, prestandosi reciprocamente aiuto e perseverando in una guerra popolare di lunga durata, potranno superare le difficoltà nella loro marcia in avanti e scacciare dall’Indocina tutti gli aggressori americani. Il popolo cinese e i popoli vietnamita, lao e cambogiano sono fratelli e compagni d’armi. Saremo sempre uniti, combatteremo sempre insieme e vinceremo insieme.
La vittoria appartiene agli eroici popoli del Vietnam e degli altri paesi indocinesi!
 
Messaggio di Mao per il 22° Anniversario della Fondazione della Repubblica popolare democratica di Corea, dell'8 settembre 1970
“Fermo appoggio al popolo coreano nella sua giusta lotta contro l'aggressione imperialista americana e per l'unificazione della patria”
Al compagno Kim Il Sung, segretario generale del Comitato centrale del Partito del Lavoro di Corea e presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica popolare democratica di Corea,
Al compagno Choi Yong Kun, presidente del Presidium dell’Assemblea popolare suprema della Repubblica popolare democratica di Corea
In occasione del XXII anniversario della fondazione della Repubblica popolare democratica di Corea, a nome del Partito comunista cinese, del governo e del popolo cinese, rivolgiamo le nostre più calorose felicitazioni al Partito del Lavoro di Corea, al governo della Repubblica popolare democratica coreana e al popolo coreano fratello.
La fondazione della Repubblica popolare democratica coreana è il grandioso risultato della lunga lotta rivoluzionaria del popolo coreano. Nel corso degli ultimi 22 anni, l’eroico popolo coreano, sotto la direzione del Partito del Lavoro di Corea, capeggiato dal compagno Kim II Sung, ha percorso una via gloriosa. Nei tre anni della guerra coreana per la liberazione della patria, resistendo all’aggressione imperialista americana, il popolo coreano, rifiutando di piegarsi alla forza, ha combattuto valorosamente e vinto gli aggressori americani; in tal modo, non solo ha preservato l’indipendenza e la sicurezza della sua patria, ma ha anche dato un importante contributo alla lotta rivoluzionaria dei popoli del mondo contro l’imperialismo. Nella lotta per la edificazione del socialismo, esso ha contato sulle proprie forze e ha lavorato sodo, riportando grandiosi successi grazie alla sua ferma volontà rivoluzionaria. Il popolo cinese si rallegra sinceramente dei successi conseguiti dal popolo coreano fratello. Ci auguriamo con tutto il cuore che continui a riportare, nella rivoluzione come nell’edificazione, successi ancora maggiori.
Attualmente, un’eccellente situazione prevale nella rivoluzione mondiale, mentre la lotta contro l'imperialismo americano ha un nuovo impulso. Per uscire dalle numerose difficoltà all’interno e all’esterno, l'imperialismo americano, aumentando la collusione col militarismo giapponese, prosegue freneticamente la sua politica di aggressione e di guerra. La rinascita del militarismo giapponese è una grossa minaccia per i popoli della Cina, della Corea, dei tre paesi indocinesi, degli altri paesi del Sud-Est asiatico e del resto dell’Asia. Di fronte a questi feroci nemici, il rafforzamento continuo della stretta unità tra i popoli della Cina, della Corea, dei tre paesi indocinesi e del resto dell’Asia assume un significato molto importante. La forza rappresentata da quest’unità rivoluzionaria è invincibile ed è la sicura garanzia della vittoria sui complotti d’aggressione dell’imperialismo americano e del militarismo giapponese.
Il popolo cinese ha sempre attribuito grande importanza all'amicizia e all’unità militante col popolo coreano fratello, amicizia e unità che si sono forgiate e sviluppate nel corso della lotta di lunga durata contro i nemici comuni, e continuerà, come in passato, ad operare per consolidarle e rafforzarle ulteriormente. Esso dà il suo fermo appoggio al popolo coreano nella sua giusta lotta contro l'aggressione imperialista americana e per l’unificazione della patria. Se i reazionari americani e giapponesi si azzarderanno a scatenare una nuova guerra d'aggressione in Corea, il popolo cinese sosterrà risolutamente il popolo coreano nella lotta contro gli aggressori fino alla vittoria totale.
Viva la grande amicizia e l’unità militante che i popoli cinesi e coreano hanno suggellato col loro sangue!
 
Messaggio di Mao in occasione del 27° Anniversario della fondazione della Repubblica Democratica del Vietnam, del 1° settembre 1972
“Aiutare e sostenere il popolo vietnamita nella lotta contro l'aggressione americana, per la salvezza nazionale, è un dovere internazionalista a cui il popolo cinese non si sottrarrà”
 
Al compagno Ton Duc Thang, presidente della RD del Nord Vietnam
Al compagno Le Duan, primo segretario del CC del Partito dei Lavoratori del Vietnam
Al compagno Troung Chinh, presidente del CP dell’Assemblea Nazionale della RD del Vietnam
Al compagno Pham Van Dong, primo ministro del governo della RD del Vietnam
In occasione del 27° anniversario della fondazione della Repubblica Democratica del Vietnam, a nome del Partito comunista cinese, del governo e del popolo cinese, esprimiamo le felicitazioni più calorose al Partito dei Lavoratori del Vietnam, al Governo della Repubblica Democratica del Vietnam e al popolo vietnamita fratello.
Negli ultimi 27 anni, sotto la direzione del Partito dei Lavoratori del Vietnam, il valoroso popolo vietnamita, dando prova di intrepido eroismo e di profondo spirito rivoluzionario, ha resistito alle aggressioni imperialiste e difeso le conquiste del socialismo nel Nord Vietnam, scrivendo così una pagina splendida negli annali della causa della liberazione della nazione vietnamita.
Lo imprese eroiche, compiute dal popolo vietnamita nella sua lotta rivoluzionaria contro l'imperialismo, costituiscono un immenso incoraggiamento per il popolo cinese, essendo contributi preziosi alla causa della liberazione di tutte le nazioni e popoli oppressi del mondo intero.
Attualmente la guerra di resistenza del popolo vietnamita contro l'aggressione americana per la salvezza nazionale, sta facendo nuovi vittoriosi progressi.
La situazione è eccellente in tutta l’Indocina.
L’esercito e il popolo sud-vietnamiti hanno scatenato su tutti i fronti attacchi violenti, hanno inflitto duri colpi al piano di "vietnamizzazione” messo in atto dall’imperialismo americano ed hanno riportato strepitose vittorie.
Gli imperialisti americani, intensificando i loro attacchi navali ed aerei e stabilendo un blocco dei porti con la posa delle mine, cercano di costringere il popolo vietnamita a cessare il combattimento: ma ciò è una pura chimera.
Le loro bombe non hanno potuto e non potranno mai piegare la volontà di ferro del popolo vietnamita.
Fedele a questo insegnamento del presidente Ho Chi Min: “sacrificare tutto piuttosto che perdere la patria ed essere ridotti in schiavitù", l'eroico popolo vietnamita, unito come un solo uomo e disprezzando le difficoltà, prosegue fermamente la sua avanzata vittoriosa. Noi siamo profondamente convinti che il popolo vietnamita, lungamente provato dalla guerra rivoluzionaria ed impegnato in una lotta solidale coi popoli laotiano e cambogiano, trionferà sicuramente sull'aggressione imperialista americana e raggiungerà la vittoria completa nella guerra di resistenza all’aggressione americana, per la salvezza nazionale.
I popoli cinese e vietnamita sono stretti compagni d’armi, ed intimi fratelli che, legati dallo stesso destino, dividono gioie e disgrazie.
Aiutare e sostenere il popolo vietnamita nella lotta contro l'aggressione americana, per la salvezza nazionale è un dovere internazionalista a cui il popolo cinese non si sottrarrà.
Qualunque siano gli ostacoli e le difficoltà che il popolo vietnamita potrà incontrare ancora nella guerra di resistenza all'aggressione americana, per la salvezza nazionale, il popolo cinese sarà sempre al suo fianco e farà l’impossibile per sostenerlo ed aiutarlo nella sua giusta lotta.
La vittoria finale apparterrà agli eroici popoli del Vietnam e degli altri paesi d'Indocina!
 
Messaggio di Mao per la liberazione totale di Phnom Penh, del 17 aprile 1975
“La liberazione di Phnom Penh segna l'inizio di una nuova fase storica della lotta di liberazione nazionale in Cambogia... La Cambogia apparirà in Oriente sotto un aspetto completamente nuovo”
In seguito alla possente offensiva lanciata dalle forze armate popolari di liberazione nazionale della Cambogia, Phnom Penh è stata completamente liberata. È una notizia esaltante. A nome del Partito comunista cinese, del governo e del popolo cinese, rivolgiamo a voi, al Fronte unito nazionale della Cambogia, al Governo reale di unione nazionale della Cambogia, alle eroiche forze armate popolari di liberazione nazionale e a tutto il popolo cambogiano le nostre più calorose felicitazioni e l’espressione della nostra massima stima.
Cinque anni fa, l'imperialismo americano ha fomentato il colpo di stato reazionario della cricca traditrice di Lon Nol e ha inviato spudoratamente le sue truppe in Cambogia, allo scopo di trasformare la Cambogia indipendente, pacifica e neutrale in una colonia. Il popolo cambogiano dalle gloriose tradizioni rivoluzionarie di lotta antimperialista ha disprezzato la forza ed è insorto nella lotta. Unito attorno al fronte unito nazionale della Cambogia presieduto da Samdech Norodom Sihanouk, ha condotto per cinque anni una lotta eroica e ostinata e, superate molteplici difficoltà, ha finito col riportare una decisiva vittoria nella guerra di liberazione nazionale. Questa gloriosa vittoria conquistata con la lotta armata prova ancora una volta e in modo eloquente che, se persevera nella giusta via, un paese debole è in grado di vincere un paese forte e un piccolo paese di vincere un grande paese.
Il tenace spirito rivoluzionario e l’eroismo intrepido di cui ha dato prova il popolo cambogiano nella lotta costituiscono un brillante esempio per i popoli rivoluzionari di tutto il mondo; suscitano l’ammirazione generale e sono ovunque oggetto di lodi. Con le sue grandi vittorie il popolo cambogiano non solo ha dato un importante contributo alla lotta antimperialista dei popoli indocinesi, ma ha anche dato un possente incoraggiamento e un energico impulso alla lotta rivoluzionaria delle nazioni e dei popoli oppressi del mondo intero.
I popoli cinese e cambogiano sono fratelli molto stretti. Nella lunga lotta antimperialista si sono sempre testimoniati simpatia, incoraggiamento e appoggio, annodando tra di loro una profonda amicizia militante. Il popolo cinese si rallegra dal profondo del cuore delle vittorie riportate dal popolo cambogiano e le considera alla stregua di sue vittorie. Il popolo cambogiano fratello può essere sicuro che nelle lotte future il popolo cinese si terrà sempre al suo fianco e avanzerà di pari passo con lui.
La liberazione di Phnom Penh segna l’inizio di una nuova fase storica della lotta di liberazione nazionale in Cambogia. Siamo profondamente convinti che il popolo cambogiano, sotto la bandiera del fronte unito nazionale della Cambogia di cui è presidente Samdech Norodom Sihanouk, riporterà vittorie ancora più grandi finché rafforzerà la grande unione di tutta la nazione e di tutto il popolo e continuerà nella sua eroica lotta. La Cambogia apparirà in Oriente sotto un aspetto completamente nuovo.
 
Messaggio di Mao per la liberazione di Saigon, del 30 aprile 1975
“Le vostre vittorie... costituiscono un grande incoraggiamento per tutti i popoli e le nazioni oppresse in lotta, ed un brillante esempio per la causa rivoluzionaria antimperialista dei popoli del mondo intero”
L’Esercito e la popolazione del Sud Vietnam, al termine di una eroica lotta di lunga durata, hanno distrutto completamente il regime fantoccio nel Sud Vietnam e liberato finalmente Saigon. Si tratta di una grandiosa vittoria ottenuta dal popolo del Vietnam e dagli altri popoli indocinesi perseverando in una lunga lotta rivoluzionaria armata. Questa buona notizia ha procurato una gioia sconfinata ed un immenso incoraggiamento al popolo cinese. A nome del Partito comunista cinese e a nome del Governo e del popolo cinese, noi teniamo a inviarvi le nostre più calorose felicitazioni e l’espressione della nostra più alta stima a voi, al Fronte nazionale di Liberazione del Sud Vietnam e al Governo rivoluzionario provvisorio della Repubblica del Sud Vietnam, al Partito dei lavoratori del Vietnam e al Governo della Repubblica democratica del Vietnam, come pure al popolo di tutto il Vietnam del Sud come del Nord.
Per l’indipendenza della patria e la liberazione nazionale, il valoroso popolo vietnamita, tenendo alta la gloriosa bandiera del presidente Ho Chi Minh, quella della “determinazione di combattere e di vincere’’, dando prova d’animo inflessibile, e avanzando ad ondate successive, ha condotto durante decine di anni una lotta di un'asprezza inaudita, dato scacco alla “guerra speciale”, alla “guerra locale" e alla “guerra vietnamizzata” dell’imperialismo americano e dei suoi lacchè, ed ha riportato una serie di grandiose vittorie. Nella nuova situazione emersa dopo la firma degli accordi di Parigi, il popolo vietnamita, per la sua legittima difesa, ha impegnato una lotta di resistenza energica contro i crimini della cricca fantoccio di Saigon, che, con l’appoggio del governo americano, ha sabotato l’accordo di Parigi, rifiutato di attuare la concordia nazionale e massacrato freneticamente la popolazione. Così esso è riuscito a trionfare della guerra controrivoluzionaria colla guerra rivoluzionaria e ottenuto la splendida vittoria della totale liberazione del Sud Vietnam.
Le vostre vittorie inaugurano una nuova era, quella della liberazione del Vietnam, e rivestono un importante significato storico e internazionale. Esse costituiscono un grande incoraggiamento per tutti i popoli e le nazioni oppresse in lotta, ed un brillante esempio per la causa rivoluzionaria antimperialista dei popoli del mondo intero. La vittoria del popolo vietnamita porta una nuova testimonianza che dimostra che un popolo, anche di un piccolo paese, se osa ergersi nella lotta e prendere in mano le armi, se oppone una guerra giusta a una guerra ingiusta, se disprezza le difficoltà e i sacrifici, se affronta le vicissitudini e persevera nel combattimento, sarà capace di vincere ogni nemico per quanto forte in apparenza e di ottenere la vittoria finale nella sua giusta lotta per la salvaguardia della indipendenza e della libertà della patria, per la liberazione nazionale.
La Cina e il Vietnam sono vicini intimi, legati come lo sono le labbra e i denti, e i due popoli come compagni d’armi e come fratelli condividono la buona e la cattiva sorte. Da sempre il popolo cinese ha considerato la lotta del popolo vietnamita come la sua propria lotta e le vittorie del popolo vietnamita come le sue vittorie. Nel passato, nel corso della lunga lotta rivoluzionaria, i nostri due popoli si sono testimoniati sostegno e incoraggiamento reciproco. Negli anni a venire il popolo cinese non mancherà di restare unito col popolo vietnamita e combatterà fianco a fianco con lui. Noi ci auguriamo dal profondo del cuore che la popolazione del Sud Vietnam ottenga sempre nuove vittorie ancora più grandi nel proseguimento della lotta per portare a compimento la rivoluzione nazionale e democratica. Un nuovo Vietnam indipendente, libero, unificato e prospero si leverà all’orizzonte.

31 agosto 2022