La Turchia bombarda il villaggio di Perex nel Kurdistan iracheno
Strage di turisti

 
In un intervento al Consiglio di sicurezza dell’Onu di fine luglio l'olandese Jeanine Hennis-Plasschaert, la rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per l’Iraq, denunciava il massacro di 9 civili e il ferimento di altri 33 del 20 luglio nel villagio di Perex, nella provincia autonoma del Kurdistan irakeno (KRG) causato da un bombardamento turco. Una strage di turisti nella regione curda del nord dell'Iraq, colpita regolarmente con bombe e missili dall'esercito di Ankara in una oramai "consueta" violazione della sovranità irachena nella caccia del fascita Erdogan agli oppositori curdi del PKK, con l'avallo degli alleati curdi di Erbil del governo di Barzani.
La Turchia ha negato di essere responsabile del bombardamento seppur realizzato con armi che solo l'esercito turco possiede tra le forze schierate nell’area, ricordava l'inviata Onu che denunciava: "nel primo pomeriggio del 20 luglio, 5 colpi di artiglieria hanno colpito il resort di Parkha. Questa località è una rinomata destinazione turistica. E come ci si aspetterebbe in questo periodo dell’anno, era pieno di visitatori, compresi i bambini. Il primo attacco ha colpito una collina disabitata che domina Parkha. Tuttavia, i successivi colpi hanno colpito il centro del resort, uccidendo 9 civili, tra cui 3 bambini uno dei quali era un neonato di un anno, e ferendone 33, dei quali 3 in condizioni critiche".
La responsabilità turca del masscro era stata imemdiatamente denunciata dal premier iracheno Mustafa al-Kadhimi che da Baghdad attaccava la "flagrante violazione" della sovranità del suo paese e avvertiva che si sarebbe riservato il "diritto di ritorsione". Financo da Erbil, la sede dell’amministrazione locale curda, il primo ministro Masrour Barzani condannava l'alleato Erdogan e chiedeva un’inchiesta internazionale. Il governo di Baghdad chiedeva le scuse ufficiali della Turchia insieme al "ritiro delle sue forze armate da tutto il territorio iracheno" e annunciava che avrebbe portato la questione al Consiglio di sicurezza dell’Onu.
Dove il rappresentante turco ha tenuto a precisare che era molto importante mettere le cose in chiaro con i membri del Consiglio Onu "ma anche con i nostri fratelli e sorelle in Iraq”, ossia che la "la sovranità e l'integrità territoriale dell'Iraq sono violate dalle organizzazioni terroristiche, non dalla Turchia. Qualsiasi affermazione contraria è falsa e mal intenzionata".
Per il fascista Erdogan financo la ridicola tirata di orecchi ricevuta al Palazzo di vetro sarebbe ingiusta. Soprattutto ora che è attivamente impegnato a fare da mediatore tra Mosca e Kiev e a difendere il principio che non si può invadere un Paese indipendente, quello stesso che calpesta dalla Siria all'Iraq nella guerra al PKK e ai curdi che non si piegano ai suoi ordini. Erdogan si è conquistato l'impunità nei suoi crimini contro il popolo curdo così come i nazisti sionisti di Tel Aviv che hanno continuato con i bombardamenti su Gaza nella prima settimana di agosto e hanno ucciso 44 palestinesi, compresi 15 bambini e 4 donne, e più di 350 feriti senza che gli alleati imperialisti, che si spacciano per paladini della libertà e della sovranità di popoli e paesi, abbiano battuto ciglio.

31 agosto 2022