Usare l'arma dell'astensionismo per delegittimare i partiti al servizio del capitalismo, lottare per il socialismo al fine di liberare la Sicilia dal capitalismo, dal sottosviluppo, dalla disoccupazione, dalla povertà, dalla mafia e dalla militarizzazione

Nessuno dei partiti di destra e di “sinistra” partecipanti alle elezioni del 25 settembre meritano la fiducia e il voto del popolo siciliano.
Contrapponiamo alle istituzioni rappresentative borghesi le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo.
Cresce la povertà, una perdita secca di posti di lavoro, le famiglie in condizioni di povertà sostenute solo da sussidi (briciole rispetto ai bisogni reali), crollo del turismo: ecco la situazione economica e sociale della Sicilia. Un quadro disarmante quello che emerge dalla relazione di Banca d'Italia sulla situazione economica della Sicilia nel 2020 in cui si legge: le misure restrittive messe in atto contro la pandemia hanno colpito duramente l'isola che già di suo è in una condizione storica di fragilità strutturale. La flessione del PIL regionale è stata dell'8,4% a fronte di un 8,9% in Italia. Si tratta di una contrazione dell'economia di dimensioni mai rilevate dal dopoguerra a oggi.
L'agricoltura è in ginocchio, paga gli errori degli ultimi 20 anni, come denuncia la Legacoop. Nelle campagne cresce lo sfruttamento dei braccianti agricoli, a denunciarlo sono la Flai CGIL e l'USB che lottano contro lo  sfruttamento di migranti, uomini e donne pagati in nero e sottopagati in condizioni di schiavitù. Moltissimi giovani siciliani sono disoccupati e precari, quando lavorano sono trattati come schiavi e con paghe da fame. Tanti sono costretti a emigrare per trovare un lavoro. L'economia sommersa gode della complicità delle istituzioni borghesi e delle coperture clientelari e mafiose.
In crisi il comparto industriale, dal petrolchimico di Priolo al polo chimico di Gela, mentre i cantieri navali di Palermo sono in stato di cronica precarietà, la Fiat di Termini Imerese chiusa da tempo, la STMicroelectronics di Catania in piena crisi. La Pfizer di Catania ha licenziato centinaia di lavoratori.
Nessun governo di destra, di  centro, di "sinistra" e affini sono riusciti a cambiare questa situazione, anzi l'hanno peggiorata. I governatori della regione siciliana che si sono succeduti negli ultimi decenni hanno fatto i loro interessi clientelari e mafiosi in difesa del capitalismo contro le masse popolari emarginate nei quartieri popolari periferici. Costoro sono Salvatore Cuffaro, Raffaele Lombardo, Rosario Crocetta, Nello Musumeci, in parte indagati e condannati per vari reati.
In questa tornata elettorale regionale, si contendono le poltrone una moltitudine di partiti e partitini che rispecchiano la crisi economica e politica della borghesia in declino. 7 sono gli aspiranti governatori, 138 le liste, oltre mille i candidati all'ARS per 70 poltrone. Come si legge nel Documento l'Ufficio politico del PMLI: "È un fatto innegabile che dall'Unità d'Italia ad oggi i tanti governi che si sono succeduti in questi 161 anni, compresa la ventennale dittatura fascista di Mussolini, non sono riusciti a risolvere i tre principali problemi economici e sociali del Paese: le disuguaglianze sociali, il divario tra Sud e Nord, il lavoro.”
In antitesi quindi del sistema economico e politico borghese, occorre liberarsi da ogni illusione elettorale, parlamentare, governativa, riformista, costituzionale, e astenersi per delegittimare e isolare le istituzioni  rappresentative della borghesia neofascista e affarista siciliana, e per esprimere il proprio consenso al PMLI e al socialismo.
L'astensionismo si può esprimere o disertando le urne o annullando la scheda o lasciandola in bianco. Ma non basta, il PMLI fa un appello all'elettorato di sinistra per creare l'alternativa alle istituzioni rappresentative borghesi, bisogna creare in tutte le città e in tutti i quartieri le  istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo, ossia le assemblee popolari e i comitati popolari basati sulla democrazia diretta. Le assemblee popolari devono essere costituite in ogni quartiere da tutti gli abitanti ivi residenti - comprese le ragazze e i ragazzi di 14 anni - che si dichiarino anticapitalisti, e antifascisti, antirazzisti e fautori del socialismo e disposti a combattere politicamente ed elettoralmente le istituzioni borghesi, i governi centrale e locali borghesi e il sistema capitalista e il suo regime. Ogni assemblea popolare di quartiere elegge il suo comitato popolare e l'assemblea dei comitati elegge, sempre attraverso la democrazia diretta, il comitato popolare cittadino e così via fino alle elezioni dei comitati popolari provinciali, regionali e del comitato popolare nazionale. I comitati popolari devono essere composti dagli elementi più combattivi , coraggiosi e preparati delle masse anticapitaliste, antifasciste, fautrici del socialismo eletti con voto palese su mandato revocabile in qualsiasi momento dalle assemblee popolari territoriali. Le donne e gli uomini  eleggibili fin dall'età di 16 anni - devono essere rappresentati in maniera paritaria. I comitati popolari di quartiere, cittadino, provinciale e regionale e il comitato popolare nazionale devono rappresentare il contraltare, la centrale alternativa e antagonista rispettivamente delle amministrazioni  ufficiali locali e dei governi regionali e centrale. 
Le rivendicazioni immediate del PMLI in Sicilia, sono le seguenti: il lavoro prima di tutto, a tempo pieno e a salario intero e sindacalmente tutelato. Inoltre: assunzione con le suddette condizioni di tutti i lavoratori precari siciliani nelle pubbliche amministrazioni, abolizione del precariato, del lavoro nero, della povertà, attraverso piani straordinari e la destinazione di ingenti finanziamenti pubblici, pubblicizzazione dei servizi gestiti a livello locale privatizzati, servizi pubblici e gratuiti diffusi sul territorio, asili nido, scuole, centri sociali per anziani, consultori, centri sociali per i giovani e meno giovani, acqua pubblica e potabile con rete idrica moderna in tutto il territorio siciliano, per fronteggiare l'emergenza rifiuti occorre pubblicizzare la raccolta rifiuti, raccolta differenziata porta a porta in rispetto dell'ambiente e dell'igiene, no inceneritori, no privatizzazione ma sanità pubblica e gratuita senza ticket, no lunghe attese per le visite specialistiche, no ai profitti sulla salute, istituzione di unità di primo soccorso in ogni paese della Sicilia, un servizio sanitario capillare e pubblico, smilitarizzazione della Sicilia, della base di Sigonella Usa Nato, con la sua trasformazione in aeroporto civile, smantellare il Muos di Niscemi strumento di guerra USA e Nato, chiusura di tutti i centri di permanenza temporanea per migranti, porti aperti e accoglienza per migranti che fuggono da guerre, da desertificazione, da cambiamenti climatici e a seguito delle aggressioni imperialiste, no al Ponte sullo stretto di Messina, (una  forzatura in contrasto con l'ambiente paesaggistico e la struttura naturale fisica del luogo che risponde unicamente alla ricerca del profitto capitalista), ristrutturazione e ammodernamento della rete viaria e ferroviaria, ammodernamento dei collegamenti marittimi, ampliamento dei  collegamenti aerei e portuali in Sicilia.
I marxisti-leninisti siciliani condividono il Documento elettorale dell'Ufficio politico del PMLI per le elezioni nazionali in particolare le rivendicazioni in politica estera e militare: “L'Italia esca dall'Ue e dalla Nato, chiuda tutte le basi Usa e Nato nel Paese, ritiri tutte le missioni militari all'estero e le truppe impegnate in paesi e luoghi per conto della Nato, rompa le relazioni economiche, commerciali e diplomatiche con la Russia finché questa non ritiri le sue truppe dall'Ucraina, dimezzi le spese militari, riconverta il modello militare da interventista a difesa del territorio nazionale, non partecipi all'esercito europeo.”
Facciamo nostre anche le seguenti rivendicazioni della politica interna: “Ripristinare la scala mobile e l'articolo 18, riduzione dell'orario di lavoro a 32 ore settimanali a parità di salario, parità di salario tra donne e uomini, attuazione integrale della legge 194, dimezzare le bollette di gas ed elettricità alle famiglie che hanno un reddito inferiore a 35 mila euro, bloccare il caro vita, forti aumenti salariali e delle pensioni minime, basse e medie”.
Astensioniste e astensionisti di sinistra,   uniamoci   contro  il capitalismo  per la Sicilia governata dal popolo e al servizio del popolo, creiamo le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo, uniamoci sulla via dell'Ottobre verso il socialismo e il potere politico del proletariato! 
 
Partito marxista-leninista italiano.Sicilia

7 settembre 2022