L’Isola al voto il 25 settembre
Gli aspiranti governatori dell'Assemblea regionale siciliana

Dal corrispondente della Cellula “1° Maggio-Portella delle Ginestre” di Palermo
Il prossimo 25 settembre in concomitanza delle elezioni politiche nazionali in Sicilia si svolgeranno le elezioni regionali per il nuovo governatore dell'isola. E ovviamente i vari candidati, oltre ad essere inadeguati, non saranno a favore del popolo ma degli interessi del capitalismo e dell'imperialismo.
Giusto per citare il “centro-destra” il candidato di Forza Italia, Lega e della Meloni più svariate liste civiche, è il berlusconiano della primissima ora (salvo una parentesi nel Nuovo centro destra di Alfano) Renato Schifani, ex presidente del Senato (2008) e ancora imputato a Caltanissetta per violazione di segreto nell'ambito del processo Montante. Nel 2014, invece, fu archiviata l'inchiesta per concorso esterno in associazione mafiosa. Intercettato in carcere di lui Totò Riina diceva: "È una mente". E il boss di Villabate Mandalà sosteneva: "Ha chiesto di avere un incontro con me". È colui che diede il nome al “lodo Schifani”, la norma ideata per stoppare i processi alle cinque più alte cariche dello Stato, proprio mentre Berlusconi - in quel momento presidente del Consiglio - era sotto processo per il caso Sme.
Per il “centro-sinistra” la candidata è Caterina Chinnici, europarlamentare dal 2014 eletta nelle file del PD, figlia del giudice Rocco Chinnici ucciso dalla mafia e lei stessa magistrata e già assessore della giunta regionale siciliana di Raffaele Lombardo (2009) con deleghe alla famiglia e alle autonomie locali, e poi alla Funzione pubblica. La Chinnici fa parte anche del consiglio di amministrazione del Gesap, società che gestisce l'aeroporto di Palermo.
Gaetano Armao è il candidato del cosiddetto terzo polo, Azione di Calenda e Italia Viva. Egli è vice presidente uscente della Regione Sicilia, in quota a Forza Italia.
Nunzio (Nuccio) Di Paola è il candidato del Movimento5Stelle, già consigliere regionale.
Poi ci sono anche candidati di liste e partiti minori come Cateno De Luca, ex sindaco di Messina ex DC, Udc e Movimento per L'Autonomia; ha precedenti penali per accuse di tentata concussione, peculato e falso e anche per evasione fiscale. E per finire corre Eliana Esposito, candidata della lista Siciliani Liberi.

7 settembre 2022