Comunicato del Coordinamento di Unità Popolare
Privilegi del Vaticano, ora basta!

Il Coordinamento di Unità Popolare (UP) partecipa alla celebrazione della presa di Roma da parte delle truppe dello Stato unitario italiano nel suo 152° anniversario per affermare con forza che il XX Settembre appartiene a tutt* quant* lottano per rapporti sociali liberi dall’oppressione capitalista. Sottraiamo la ricorrenza della “Breccia di Porta Pia” al regime, che cerca di far sparire dalla propria storiografia gli episodi rivoluzionari che percorsero i nostri moti risorgimentali.
Unità Popolare scende in piazza per ingaggiare una lotta sociale, economica, ideologica e culturale contro il potere politico e finanziario del Vaticano, complice e protettore dei peggiori regimi antipopolari ed oppressivi esistenti.
Nonostante la sostituzione di Ratzinger con Bergoglio, il Vaticano resta un potente centro di potere, custode e promotore dei peggiori retaggi culturali contro i diritti di genere e riproduttivi, contro le conquiste della scienza, contro l’emancipazione dall’oscurantismo, ma anzitutto è nemico della causa dei lavoratori e delle masse popolari.
Nel 1870 la borghesia italiana raccolta intorno ai Savoia pose fine al potere temporale del Papa che condannava il nuovo e il progresso, il socialismo e il comunismo, l’ateismo e il razionalismo. Ma quella stessa borghesia, in breve tempo, represse e ridusse ad icone inoffensive esponenti e gruppi fautori di un processo unitario che fosse anche marcatamente rivoluzionario e popolare fino poi ad arrivare ad allearsi proprio con la Chiesa, alleanza formalmente sancita con il Concordato di Mussolini mantenuto anche dopo la caduta del regime fascista dai governi democristiani e ribadita con quello di Craxi. Ancora oggi l’alleanza tra borghesia finanziaria e Vaticano gestisce lo Stato tramite i suoi tentacoli di centrodestra e centrosinistra.
Sta ora alle forze più autenticamente popolari, anticapitaliste e di classe tagliare quei tentacoli per fare dell’Italia un Paese moderno, laico e socialista, in cui le masse popolari possano godere della ricchezza sociale da loro prodotta. Per questo riteniamo necessario:
- Abrogare il Concordato tra Stato italiano e il Vaticano;
- Abrogare l’8x1000 per restituirlo alle cittadine e ai cittadini;
- Abrogare qualsiasi beneficio fiscale alla Chiesa cattolica con recupero di 5 miliardi di ICI;
- Abolire l’ora di religione nella scuola pubblica di ogni ordine e grado e vietare il passaggio a ruolo gli insegnanti di religione, designati dalle curie;
- Vietare l’equiparazione delle carriere dei cappellani militari nell’esercito;
- Nazionalizzare gli ospedali privati cattolici;
- Espropriare il patrimonio immobiliare della Chiesa in territorio italiano.
 
Coordinamento di Unità Popolare
 

7 settembre 2022