Alla Commemorazione di Mao dell'11 settembre 2022

Saluto delle Organizzazioni membri del Coordinamento di Unità Popolare

 

Partito dei Carc
 
Al Comitato centrale del Partito marxista-leninista italiano
Cari compagni,
oggi avete tenuto una iniziativa per la celebrazione di Mao, del suo pensiero e della sua opera, cui ho preso parte in rappresentanza della Direzione Nazionale del Partito dei Carc. In questa occasione progettavo di portare il saluto della Direzione nazionale del Partito, ma nell’occasione non erano previsti interventi di organismi esterni al PMLI. Vi inoltro quindi il saluto qui.
Auguro, a nome della Direzione nazionale del Partito dei Carc, che possiate svolgere il migliore lavoro per la costruzione della rivoluzione, per fare dell’Italia un nuovo paese socialista, sulla base dei contributi con i quali il maoismo porta avanti il pensiero comunista dopo Marx, Engels, Lenin e Stalin. Auspichiamo che nell’immediato e nel prossimo futuro il nostro e il vostro partito si trovino a fianco in più occasioni nella lotta di classe che nel nostro paese si acuisce, che sviluppino un dibattito franco e aperto confrontando le rispettive posizioni alla luce della pratica comune nella lotta di classe, che si affianchino nella lotta contro la repressione della classe dominante contro i comunisti, avanguardia della classe operaia nella lotta per instaurare lo Stato socialista.
Auspichiamo che tutto questo si sviluppi tra i nostri partiti e tra gli altri organismi che operano insieme in Unità Popolare.
In questo modo consolideremo un punto di forza per trasformare in contrattacco e in riscossa la resistenza contro l’attacco che la borghesia imperialista ha condotto contro i popoli del mondo, contro le masse popolari dei paesi imperialisti, contro il movimento comunista a partire dagli anni in cui terminò il periodo di ripresa economica del capitalismo iniziato con la fine della Seconda Guerra Mondiale e iniziò quella che abbiamo definito crisi generale per sovrapproduzione assoluta di capitale, gli stessi anni della scomparsa di Mao che noi oggi ricordiamo.
Il tempo della riscossa è arrivato. Avanti nell’opera per fare dell’Italia un nuovo paese socialista!
 
Paolo Babini, a nome della Direzione nazionale del Partito dei Carc
 
CPU di Inventare il futuro
Care compagne, cari compagni,
purtroppo, oggi non siamo li con voi, ma siamo con voi nell’intento e nello spirito. Commemorare oggi il Grande Timoniere è, nonostante siano passati quarantasei anni dalla sua scomparsa, quanto mai attuale. Lo slancio rivoluzionario cinese ha permesso un grande balzo in avanti tecnologico, scientifico e culturale del socialismo reale; se pensiamo alle condizioni in cui si trovava il gigante asiatico prima della vittoria e della presa del potere del PCC, non possiamo che rimanere folgorati dall’enorme cambiamento. La distruzione di forme di potere desuete e malsane per il popolo come il signoraggio hanno permesso ai cinesi di vivere meglio, la demolizione del patriarcato (purtroppo rientrato nella sfera politica cinese con il riformismo) ha realizzato l’emancipazione delle donne, fino ad allora viste alla stregua di oggetti, la costruzione di un’economia pianificata e di una forte industria hanno portato la Cina al livello dei grandi paesi industrializzati con un regime a capitalismo avanzato.
Queste sono solo alcune delle conquiste del maoismo in Cina, è bene però parlare anche degli insegnamenti di Mao e della loro attualità. Il più importante in assoluto riguarda la valutazione dell’avversario.
Mao era un essere umano, nelle sue vene scorreva sangue come nelle nostre, aveva uno scheletro, i muscoli, degli organi che gli permettevano di vivere, non era superiore biologicamente a nessuno, era esattamente come noi, come il compagno Erne, come il Segretario Scuderi e come tutte e tutti i compagni del PMLI e di inventareilfuturo. E così come noi siamo umani, anche la borghesia è costituita da esseri umani e, per questo motivo, non è invincibile, è infatti una tigre di carta. Le gesta di Mao e dei suoi compagni non sono statiche e irripetibili.
Rendiamo prezioso l’insegnamento di Mao: Mario Draghi è una tigre di carta!
Il Partito Democratico e i suoi vassalli sono tigri di carta!
Giorgia Meloni e tutta la destra italiana è una tigre di carta!
La Confindustria è una tigre di carta!
La borghesia e il capitalismo sono tigri di carta!
Compagne e compagni, se sapremo osare, allora vinceremo.
Viva Mao e viva il PMLI!

14 settembre 2022