Intervento di Franco Panzarella alla manifestazione per il 78° della Liberazione di Prato
 
Di seguito il testo dell'intervento preparato dal compagno Franco Panzarella per la manifestazione del 6 settembre, 78° della Liberazione di Prato. Non è stato possibile pronunciarlo in seguito alla provocazione di una manifestante che ha strappato di mano e reso inutilizzabile il megafono messo a disposizione degli antifascisti in piazza dalla Cellula “G. Stalin” di Prato del PMLI.
 
A nome della Cellula “G. Stalin” di Prato del PMLI, saluto tutte le antifasciste e gli antifascisti, le compagne e i compagni, amiche e amici che con grande spirito di sacrificio e attaccamento ai valori della Resistenza sono qui presenti per ricordare i 29 Martiri partigiani di Figline trucidati dai nazifascisti il 6 settembre 1944 a poche ore dalla Liberazione della città.
Stasera siamo qui per tenere ben alta la bandiera dell'antifascismo e per trasmettere alle nuove generazioni la consegna incancellabile che ci hanno lasciato i 29 Martiri di Figline e tutti gli altri 46 mila partigiani caduti per la Liberazione: ossia difendere e mantenere sempre vivo lo spirito antifascista, proletario e popolare della Resistenza contro tutti i tentativi di snaturarla, istituzionalizzarla e cancellarla dalla memoria e dal cuore del popolo italiano.
Ricordiamoci sempre che niente è conquistato una volta per tutte e che le forze reazionarie sconfitte ieri possono tornare ancora a spadroneggiare domani, se viene meno la discriminante antifascista.
Questo è tanto più vero oggi, che il vecchio fascismo ha rialzato la testa sotto le forme del fascismo del XXI secolo propugnato dalla ducetta Meloni e dal caporione fascio-leghista Salvini.
Non a caso, a causa del clima nazionalista, patriottardo e bellicista che si è instaurato dopo l’aggressione imperialista di Putin all’Ucraina si stanno moltiplicando anche i tentativi di riabilitazione del fascismo. Si cerca cioè di strumentalizzare la Resistenza e i partigiani per appoggiare l’imperialismo dell’Ovest contro l’imperialismo dell’Est. Su questo punto occorre essere chiari: gli antifascisti non possono che essere contro tutti gli imperialismi, e stare perciò dalla parte del popolo ucraino aggredito e della sua eroica resistenza armata.
Per questo dobbiamo esigere che siano messi al bando Forza Nuova, CasaPound, Lealtà Azione e tutti i partiti e i gruppi neofascisti, neonazisti, xenofobi e razzisti, applicando la XII disposizione transitoria e finale della Costituzione, che vieta la ricostituzione sotto qualsiasi forma del partito fascista, e le leggi Scelba e Mancino.
Dobbiamo esigere che l'amministrazione Biffoni dia seguito alle parole pronunciate in occasione della grande manifestazione antifascista del 23 marzo 2019 e all'“impegno solenne” assunto da tutta la giunta comunale di vietare ai fascisti gli spazi pubblici e le piazze e di non concedere nessuna agibilità politica a chi fa apologia del fascismo nella nostra città Medaglia d'argento per la Resistenza.
Siamo qui anche per denunciare il revisionismo storico che ormai ha fatto breccia anche tra le file dell'Anpi provinciale di Prato e dei partiti che fino a pochi decenni fa avevano nel proprio statuto la pregiudiziale antifascista e che stasera purtroppo non sono qui a rendere onore ai 29 Martiri nel luogo esatto dove i partigiani furono trucidati come è sempre stato dal 1945 fino al 2009. Essi continuano a dare seguito al nuovo cerimoniale imposto dalla giunta comunale di “centro-destra” guidata da Roberto Cenni che dal 2009 ha deciso di spostare la manifestazione davanti al sagrato della chiesa qui a fianco dando un preciso segnale politico a tutta la popolazione.
Noi non permetteremo mai che il 6 settembre venga trasformato in una "giornata di pacificazione nazionale", in una ricorrenza istituzionale da liquidare con un consiglio comunale straordinario o peggio ancora in una cerimonia religiosa con una messa in suffragio di “tutti i morti”.
Oggi è a dir poco paradossale che proprio quei partiti e quelle organizzazione che hanno ormai da tempo gettato alle ortiche la pregiudiziale antifascista vadano in giro a chiedere il “voto utile” per battere le destre in vista delle prossime elezioni politiche.
I partigiani ci hanno insegnato che la libertà, la democrazia, la pace e i diritti conquistati si difendono con la lotta di piazza e non nel chiuso delle cabine elettorali.
Viva la Resistenza!
Gloria eterna ai 29 Martiri di Figline!

21 settembre 2022