Manifestazione del Fridays for future
Migliaia di giovani in piazza a Firenze chiedono giustizia climatica e sociale
Slogan contro tutte le guerre imperialiste e contro il capitalismo. Presenti delegazioni sindacali, il collettivo GKN e alcuni partiti aderenti a UP fra i quali il PMLI

Dal corrispondente della Cellula “F. Engels” della Valdisieve
Come in molte altre città italiane, anche a Firenze sono scesi in piazza migliaia di giovani che hanno partecipato con entusiasmo al corteo indetto per il 23 settembre dal movimento giovanile Fridays for Future (FfF). Svoltosi in una bella mattinata di sole, ha avuto un’ampia partecipazione di circa tremila manifestanti. Erano presenti molti collettivi studenteschi e universitari, i sindacati tra cui FLC CGIL e Cobas, una forte rappresentanza del Collettivo di fabbrica della GKN, e tra i partiti i CARC, il PCL e il PMLI con una delegazione di compagne e compagni dalla Valdisieve.
Il corteo vivace e colorato è partito da Piazza SS. Annunziata passando da Piazza San Marco, Via Cavour, Piazza San Lorenzo, Piazza S. M. Novella, Ponte alla Carraia, ed è terminato in Piazza del Carmine. Purtroppo gli organizzatori hanno scoraggiato la presenza di bandiere di partito che infatti non erano presenti.
Durante il tragitto sono stati lanciati molti slogan condivisibili, soprattutto dal Collettivo GKN e dal movimento FfF, alcuni dei quali con un forte taglio anticapitalista, per esempio contro tutte le guerre imperialiste, contro l’invio di armi e militari, condannando sia Putin che la Nato, contro l’escalation nucleare e per l’unità di lotta tra studenti e lavoratori. Molte parole d’ordine lanciate nel corteo hanno contestato i partiti istituzionali borghesi per aver completamente tralasciato le rivendicazioni ambientali nel periodo delle elezioni.
La piazza era consapevole che le condizioni climatico-ambientali sono frutto del sistema capitalista, ed è stata così denunciata più volte l’incapacità della politica dei partiti che si presentano alle elezioni di agire in modo efficace. Un altro tema portato in piazza, soprattutto dai collettivi studenteschi, è stata l'alternanza scuola-lavoro, con la scia di sangue che si porta dietro con le morti dei ragazzi accadute recentemente.
Al termine del percorso in piazza del Carmine si sono succeduti vari interventi che hanno portato rivendicazioni importanti tra cui i 5 temi da affrontare per risolvere la crisi climatica e sociale: trasporti e mobilità, energia, lavoro, edilizia e povertà energetica, acqua.
In conclusione, è stata una manifestazione molto partecipata e combattiva, con tanti temi di lotta e proposte che anche noi in larga parte condividiamo e appoggiamo; per questo è stato senza dubbio utile scendere in piazza sia per la nostra posizione sulle tematiche ambientali che dobbiamo in ogni occasione proporre alle masse popolari, e in particolare a quelle giovanili e studentesche, ma anche in vista delle elezioni del 25 settembre poiché la combattività delle studentesse e degli studenti che hanno manifestato e la loro voglia di giustizia e di cambiare il mondo, è incompatibile col sistema capitalista e i suoi partiti senza eccezione alcuna, che con mille sfumature vogliono consolidare col voto. Legare l'ambientalismo alla lotta di classe per il socialismo è il passo successivo che noi chiamiamo a fare se davvero i giovani vogliono chiudere per sempre i conti con le ingiustizie sociali, la povertà, la siccità e tutte le altre sciagure ambientali ed economiche che il capitalismo genera in tutto il mondo.

28 settembre 2022