In Molise l’astensionismo vola oltre il 43%
Crescita di quasi 15 punti percentuali rispetto al 2018. Il M5S primo partito ma senza rappresentanti, il “centro-destra”, fra Camera e Senato, prende tutti e 4 i seggi disponibili

Dal corrispondente del Molise
Non era affatto scontato aspettarsi un così alto livello d’astensione, nella nostra regione, a queste elezioni: a poco sono valsi i richiami al “pericolo fascista” e al “voto utile” dei potentati borghesi locali, oltre ai loro sproloqui sulla presunta “superiorità morale” dei rispettivi candidati. Decine di migliaia di molisani non hanno abboccato alle solite chiacchiere disertando in massa le urne: si sono recati ai seggi solo il 56,59% degli aventi diritto in provincia di Campobasso (72,27% alle scorse politiche) e il 56,6% in provincia di Isernia (68,85% il dato precedente). Cifre impressionanti, un boom che si commenta da solo, e su cui incidono pure le migliaia di schede annullate (oltre 5.000) o lasciate bianche (oltre 3.000) che bisogna decurtare dai votanti.
Alla Camera, primo partito il M5S con oltre 31.000 preferenze (pari al 24,32%): ma non illuda il primato, si tratta di una mazzata clamorosa! Nel 2018 i pentastellati presero ben 78.093 voti sfiorando il 45% dei consensi. A livello di coalizione, si afferma il “centro-destra” che aumenta dagli oltre 51.000 voti (FI, FdI, Lega, Noi con l’Italia) del 2018 agli attuali 55.472 (42,9%), ampliando la lista con i vari Brugnaro, Lupi e Toti. A livello di partito, boom di FdI che arriva al 21,37%, ma la Lega perde quasi 5.000 voti e FI ne perde la metà. Sulla carta, tiene il PD che raccoglie quasi gli stessi voti del 2018, sempre in coalizione con i Verdi e liste minori, passando da 31.629 agli odierni 30.189 (23,35%) ma nel 2018, va ricordato, Liberi e Uguali prese oltre 6.000 voti che mancano, eccome, a quanto raccolto dal partito del ras Facciolla. Il duo Calenda-Renzi che racimola 6.250 voti (4,83%).
La lista di De Magistris, che con la sola Potere al Popolo nel 2018 prese 1.927 preferenze, nonostante l’apporto del PRC resta al palo: 2.306 voti, pari all’1,78%. Idem per l’altra lista rossobruna, quella del PC/Azione Civile, che raccoglie 2.128 voti, pari all’1,65%.
Cifre più o meno simili per il Senato. Il M5S perde ogni rappresentanza nei palazzi romani; lo stesso il PD, che in un primo momento aveva visto la sua candidata di punta, Caterina Cerrone, vicepresidente dell’Unione Internazionale della Gioventù Socialista, eletta deputata ma poi decaduta a seguito di riconteggio. Entrano così, per “tutelare” i molisani in parlamento, il democristiano doc Lorenzo Cesa ed Elisabetta Lancellotta (FdI) alla Camera, il “chi mi battezza m’è compare” Claudio Lotito e Costanzo Della Porta (FdI) al Senato.
Al di là di partiti e nomi, è lampante quanto la disaffezione delle masse popolari ai giochetti capitalisti, alla macchina borghese, alle sue istituzioni repressive e corrotte, sia oramai incontestabile, tranne per le cricche reggenti i partiti capitalisti: nessun dirigente locale ha avanzato una seria riflessione sul dato astensionista, tutti a dire “abbiamo preso tutti e 4 i seggi, siamo i migliori” (le destre), “siamo comunque il primo partito in regione” (i pentastellati), “sì, abbiam perso ma non siam crollati e avevamo preso un seggio con la Cerroni che poi ci è stato tolto” (le “sinistre”). Eh, già, sugli oltre 43% dei molisani che gli hanno voltato le spalle, nessun commento ragionato.
Lo facciamo noi: le masse popolari, molisane, del Sud in genere e di tutto il Paese, sono stanche del continuo peggioramento delle condizioni di vita, salari fermi, bollette che aumentano, distruzione dello “Stato sociale”, ecc. Problemi che, per la borghesia, ovviamente non meritano attenzione. Meglio così, il proletariato verrà spinto, inevitabilmente su posizioni sempre più combattenti, a patto che saremo bravi, come militanti del PMLI, ad intercettare la rabbia sociale, ad incanalarla nella lotta di classe e nella militanza marxista-leninista. Impegno che l’Organizzazione di Campobasso del nostro Partito sta cercando di onorare con tenacia da diversi anni.

5 ottobre 2022