Due partecipate iniziative a Catania contro il carovita e per l'aumento di salari e stipendi
Il PMLI porta il suo contributo politico durante i microfoni aperti

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Nel pomeriggio del 12 ottobre in piazza San Cristoforo a Catania, piazza che dà il nome a un quartiere popolare della semi periferia, si è svolta un’assemblea popolare in occasione della mobilitazione nazionale indetta dal sindacato USB con le seguenti parole d'ordine: “Ora basta! Gas +70%, Luce +100%, Inflazione 9% - Abbassate le armi, alzate i salari”. Una mobilitazione contro gli aumenti dei prodotti di prima necessità compresi i generi alimentari e la lotta alla speculazione sui prodotti energetici, dove si fa appello allo Stato (“uno Stato consenziente alla logica di mercato e del profitto da dove anche lo Stato trae la sua parte di profitto a spese dei cittadini”) a requisire gli extra profitti, chiedendo tariffe sociali per lavoratori e famiglie (a basso reddito) e aumenti salariali.
Anche in Sicilia cresce la protesta per l'aumento delle bollette. Ad Altofonte, comune alle porte di Palermo, è stata una giornata di agitazione contro crisi e carovita. Lavoratori, disoccupati e commercianti hanno bruciato in piazza le bollette: dichiarando "noi non paghiamo". La protesta monta, le masse popolari sono stremate soprattutto nel Meridione dove le disuguaglianze sociali sono storiche e sono state aggravate da anni di crisi globale del capitalismo, dalla pandemia e infine dalla guerra scatenata dalla Russia all'Ucraina.
All'assemblea di piazza di Catania hanno dato l'adesione Rifondazione comunista, l’organizzazione comunista "Olga benario", Potere al popolo, PMLI Cellula “Stalin” della provincia di Catania, PCL, Fronte della gioventù comunista, Centro sociale popolare "Graziella Giuffrida", Spazi sociali Catania.
Tanti gli interventi unitari compreso quello del compagno Sesto Schembri del PMLI che ha indicato nei governi borghesi la responsabilità di questa macelleria sociale e ha chiamato le masse popolari di San Cristoforo a unirsi e a lottare per difendere i salari e gli stipendi dall'inflazione.
È stata annunciata la successiva giornata di lotta del 14 ottobre indetta dal "Comitato contro il caro vita" e che si è tenuta in piazza Stesicoro. Durante questo presidio ha preso vita un breve corteo che ha percorso un tratto della frequentatissima via Etnea e i comizi “volanti” degli organizzatori sono stati ascoltati con interesse dai passanti.
Il corteo si è concluso davanti alla prefettura dove si sono tenuti dei brevi comizi per ribadire i motivi della protesta e l'invito a unirsi al "Comitato contro il caro vita". Sono intervenuti i rappresentanti del Sunia casa, Rifondazione Comunista, Manifesta, USB, organizzazione comunista-Olga Benario e anche in questo caso ha preso la parola il compagno Schembri a nome della Cellula “Stalin” della provincia di Catania del PMLI. Hanno partecipato Potere al popolo, CSP Graziella Giuffrida, Cobas, Spazi sociali Catania e altre realtà.
Il PMLI ha partecipato alle due manifestazioni con uno spirito unitario su obiettivi comuni, contro il caro bollette e caro vita. I compagni, oltre alla bandiera del Partito, indossavano il “corpetto” con il manifesto “Lavoro prima di tutto” e hanno colto l'occasione per volantinare la nostra analisi sulle elezioni politiche nazionali e sulle elezioni regionali siciliane. Volantini che sono stati accettati con interesse. Tanti i dialoghi sia sulla politica nazionale che quella internazionale con particolare accento sull'aggressione del nuovo zar Putin all'Ucraina dove i compagni hanno spiegato la posizione antimperialista assunta dal PMLI.


19 ottobre 2022