Contro la decisione dell'amministrazione di “centro-destra” di Borghi (Forlì-Cesena)
Manifestazione contro l'intitolazione di un parco al fascista Ivo Oliveti

Dal corrispondente dell'Emilia-Romagna
Domenica 23 ottobre nel piccolo comune collinare di Borghi, nella provincia di Forlì-Cesena, si è svolta un'importante e partecipata manifestazione antifascista organizzata dall'Anpi contro l'intitolazione di un parco pubblico a Ivo e Ferdinando Oliveti voluta dall'amministrazione comunale di “centro-destra” guidata dal sindaco Zabberoni che di fronte alle polemiche ha risposto: “Noi ci eravamo attivati per intitolare il parco a Ivo Oliveti perché pluridecorato… Non ho mai detto che non fosse un fascista né voglio riscrivere la storia, solo detto che da alcune lettere che sono state conservate in cui Oliveti è critico contro Mussolini e che dalle nostre ricerche non sono emersi delitti di cui si è macchiato”.
Ma le “ricerche” condotte dalla giunta devono essere state ben poca cosa se non hanno rilevato che “Oliveti era un fascista della prima ora, che - tra le altre cose di cui taciamo ricordando le più gravi - fu segretario federale del partito nazionale fascista sezione emiliano-romagnola; console della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (MVSN), per intenderci le camicie nere dell'olio di ricino e del manganello per gli oppositori politici; membro del famigerato Tribunale speciale per la difesa dello stato", come affermato da Gianfranco Miro Gori, presidente Anpi provinciale Forlì-Cesena e da Luca Bussandri, presidente sezione Anpi del Rubicone.
Diciamo piuttosto che si tratta dell'ennesimo atto di revisionismo storico attraverso la rivalutazione di fatti e personaggi legati al fascismo. Infatti l'Anpi denuncia: “Tutti quanti sappiamo quale valore abbia la toponomastica per la costruzione della storia sociale. Intitolare un luogo a una persona significa ricordarla e celebrarla… Questa è una deriva inaccettabile. Il rischio è che la continua scomparsa dei protagonisti di allora non crei più differenza tra fascisti e partigiani, tra carnefici-torturatori e vittime. Intitolare un parco a Oliveti di fianco alla strada intitolata al martire Gastone Sozzi è una follia”.
E contro questa follia in oltre 100 hanno manifestato lungo le vie del centro storico di Borghi, presenti associazioni, sindacati e partiti, con partenza da Piazza Vittorio, vicino alla sede del Comune, con diverse tappe durante le quali Mino Savadori dell'Anpi ha sottolineato come “Su Oliveti ho trovato l’elogio di alcuni gerarchi fascisti. Lo lodavano per la sua inflessibilità quando era componente del Tribunale speciale. Come componente del Collegio giudicante ha mandato a morte vari oppositori di regime. Anche come aviatore leggere le sue lettere che dall’Africa mandava ai familiari è inquietante: gioiva nel bombardare i civili 'neri' dell’Abissinia, scaricando loro addosso bombe e fusti di gas chimici che facevano morire le persone dopo ore di atroci sofferenze, con frasi del tipo 'mi divertivo un mondo a ederli scappare”, “il più bel bombardamento da me compiuto'”.
Al termine del corteo è stata intonata Bella Ciao lanciata dalla partigiana Emilia di Borghi.
 
2 novembre 2022