In piazza a Catania per solidarizzare col popolo curdo sotto i bombardamenti del fascista Erdogan
"Fermare l'invasione turca e la pulizia etnica dei curdi del nord della Siria, Kurdistan unito e libero e indipendente” la parola d'ordine portata in piazza dal PMLI

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Mercoledì 23 novembre nel pomeriggio si è svolto un partecipato presidio in via Etnea a Catania, proprio all'angolo del Palazzo della Prefettura, in solidarietà al popolo curdo sotto attacco dell'esercito fascista imperialista turco di Erdogan con bombardamenti, droni e altro e in vista di un’invasione turca via terra, mentre i paesi imperialisti non prendono posizione per evitare il massacro del popolo curdo, compresa l'Italia, sia i governi precedenti sia il governo neofascista della Meloni che sono tra i principali fornitori di armi alla Turchia.
Tanti gli striscioni di protesta uno per tutti raffigurante la bandiera turca e il tricolore italiano che si stringono le mani da cui saltano fuori banconote insanguinate.
Il presidio è stato indetto da Spazi sociali Catania e da Potere al popolo "per denunciare… il silenzio della stampa, che non sposta l'obiettivo dal conflitto russo-ucraino, mentre nel resto del mondo Stati come la Turchia o Israele commettono crimini di guerra, è vergognoso", evidenziano gli organizzatori durante il microfono aperto.
Si sono susseguiti diversi interventi. Un curdo da tempo residente in Italia, ringraziando i manifestanti ha ricordato la storia del suo popolo, "una lunga lotta che nasce ancora prima dello stesso Erdogan". Orazio Vasta del sindacato USB ha denunciato che "lo Stato italiano è complice dei massacri turchi contro i curdi, ricordando che Italia e Turchia fanno parte della Nato, e che l'Italia essendo uno Stato imperialista opera in diversi paesi e nella stessa Libia e con la Turchia, nei campi di prigionia riservati alle sorelle e ai fratelli migranti”.
Il PMLI ha partecipato con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania con spirito unitario antifascista e antimperialista e di fronte unito in difesa dei popoli e delle nazioni oppresse dalle nazioni imperialiste, per l'autodeterminazione dei popoli. "Fermare l'invasione turca e la pulizia etnica dei curdi del nord della Siria, Kurdistan unito e libero e indipendente” è la parola d'ordine che campeggiava sul manifesto portato in piazza assieme alla gloriosa bandiera del PMLI. Sono stati distribuiti i volantini contro il governo neofascista della ducessa Meloni. Il compagno Sesto Schembri ha pronunciato un intervento in difesa del popolo curdo e dei popoli oppressi, ricordando la storia del popolo curdo soggiogato dai vari imperialismi che lotta con intransigenza per difendere il suo territorio e per la sua indipendenza. Citando Mao, "popoli e nazioni oppressi uniamoci contro l'imperialismo americano” , ha concluso dicendo che non esistono imperialisti buoni e cattivi, gli imperialisti per loro natura sono contro i popoli e si nutrono del plusvalore e della povertà dei popoli. Infine, ha ricordato un proverbio antico curdo: "non abbiamo altro alleato che le nostre montagne". L'intervento del compagno Schembri è stato citato da Newsicilia.it
Hanno partecipato al presidio, oltre al PMLI, FGC, CSP Graziella Giuffrida, Organizzazione comunista Olga Benario, USB, Cobas e tante altre realtà.

30 novembre 2022