Contro il governo Meloni e la finanziaria antipopolare il sindacalismo di base in piazza a Catania
Il PMLI porta le parole d'ordine “Il lavoro prima di tutto” e "Uniamoci contro il governo neofascista Meloni per il socialismo e il potere politico del proletariato"

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Anche Catania ha aderito allo sciopero generale dal sindacalismo di base, Cobas, Cub, USB del 2 dicembre. Concentramento in piazza Cavour, detta popolarmente Borgu . La manifestazione di protesta si è svolta con un presidio partecipato, combattivo e di lotta contro il governo neofascista Meloni e la sua finanziaria antipopolare sotto il Palazzo della Prefettura in via Etnea.
Il PMLI si è unito a questa giornata di lotta con spirito unitario su obiettivi di comune interesse con la partecipazione militante della Cellula “Stalin” della provincia di Catania, che ha dato un contributo di lotta di classe contro il governo neofascista Meloni, facendo circolare tra i manifestanti la puntuale e importante analisi della Finanziaria 2023 pubblicata su "Il Bolscevico" n. 44.
Il PMLI sì è unito ai promotori, ai lavoratori, agli studenti, ai pensionati e ai tanti catanesi scesi in piazza. Tante le donne che hanno partecipato con entusiasmo al presidio. I compagni del PMLI portavano la bandiera rossa con la falce e martello e l'effigie di Mao e indossavano il corpetto con “Il Bolscevico” e i manifesti "Il lavoro prima di tutto" e "Uniamoci contro il governo neofascista Meloni per il socialismo e il potere politico del proletariato", manifesti apprezzati dai manifestanti e fotografati, e anche della stampa locale presente al presidio. Distribuito il volantino col Documento del Comitato centrale del PMLI "Uniamoci contro il governo neofascista Meloni" del 25 ottobre scorso.
I compagni hanno preso la parola in piazza criticando i governi precedenti che hanno spianato storicamente la strada al governo neofascista Meloni. “Noi giudichiamo i governi borghesi dai loro programmi che sono tutti antipopolari al servizio del capitalismo perché di fatto i governi e il parlamentari giurano fedeltà al capitalismo tramite la Costituzione democratica borghese in difesa della proprietà privata che legalizza lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Noi chiediamo ai governi se vogliano essere dalla parte delle masse popolari un lavoro per tutti, una casa ai senza un tetto, sanità pubblica e gratuità così la scuola pubblica”. Hanno terminato lanciando un appello all'unità: "Uniamoci contro il governo neofascista Meloni per il socialismo e il potere politico del proletariato”.
Si sono sentiti altri interventi di lotta per il diritto al lavoro, aumenti salariali per lavoratori, pensionati. Un No netto per qualsiasi forma di autonomia differenziata, e tanti altri temi.
Hanno partecipato al presidio oltre ai promotori e al PMLI RC, PCL, Pap, FGC, RM, AC Olga Benario, Centro sociale popolare Colapesce, e altre realtà.

7 dicembre 2022