Due combattivi presidi a Catania contro il carovita
Partecipazione attiva e intervento del PMLI

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Domenica 11 dicembre a Catania, nell'ampia piazza Cavour (borgo), in zona semi centro della città etnea, si è svolto un presidio unitario indetto dal “Comitato catanese contro il carovita e caro bollette” che oltre ai temi specifici ha manifestato anche per una sanità pubblica efficiente e senza lunghe attese per visite specialistiche e per il lavoro prima di tutto per tutte e per tutti.
Il Comitato contro il carovita e caro bollette ha stilato un documento di critiche verso il governo Meloni in cui si legge: "Contro il carovita solo la lotta ci difende. Il comitato contro il carovita di Catania e stato costituito per coordinare la lotta contro una situazione sociale che si fa ogni giorno più drammatica. Il caro bollette e la crisi energetica, frutto di guerra e speculazione, mettono a rischio la vita quotidiana di migliaia di cittadini colpendo i beni essenziali, a partire da quello alimentare e della casa. Catania è prima, a livello nazionale, per aumento dei prezzi, ma certamente non è prima per occupazione, reddito, servizi. Sono necessari interventi immediati ad ogni livello. Rilanciamo le proposte alla base della nostra manifestazione cittadina dello scorso 14 ottobre e quelle che sono state avanzate dalle associazioni dei consumatori".
Sempre promosso dal suddetto Comitato si è svolto un analogo presidio domenica 18 dicembre in piazza San Cristoforo, piazza che dà il nome a un quartiere popolare storico che vive più di tutti il disagio con un alto tasso di disoccupazione e di lavoro precario, giusta la scelta del presidio in questo quartiere.
I promotori si sono alternati al megafono per denunciare la sempre più grave situazione che viene pagata interamente dalle masse popolari, invitandole a unirsi e lottare per i propri diritti sociali.
Il PMLI ha partecipato con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania, anche intervenendo al megafono al presidio di piazza San Cristoforo, toccando i temi principali e i diritti sociali per una vita dignitosa che il sistema capitalista ci nega per la sua avidità di profitto insaziabile. Il compagno Sesto Schembri si è focalizzato sulla rivendicazione che il lavoro è un diritto inalienabile e come tale dovrebbe essere garantito a tutte e a tutti. E invece non è affatto così. A Catania il problema della disoccupazione non è stato mai risolto e oggi si presenta nelle forme più gravi tra tutte le città del Mezzogiorno. Si registrano un tasso di disoccupazione tra i più alti, migliaia di lavoratori a "nero" e altre migliaia con contratti precari supersfruttati e non tutelati, una disparità uomo-donna ancora forte, e vi è anche una presenza molto elevata di lavoro minorile del tutto intollerabile. Questa è la Catania d'oggi.
I compagni portavano la rossa bandiera del PMLI con l'effige di Mao, il “corpetto” con le pagine de "Il Bolscevico" e i manifesti “Il lavoro prima di tutto” e quello contro il governo neofascista Meloni. Distribuiti i volantini sull'attualità.
Si è trattato di due giornate di lotta unitarie con obiettivi di comune interesse per i diritti delle masse popolari. Oltre agli organizzatori e al PMLI hanno partecipato il sindacato di base USB, PRC, PCL, Organizzazione comunista Olga Benario.

21 dicembre 2022