Visita del presidente dell'Ucraina a Washington
Zelensky al Congresso degli USA: ”Siamo in piedi, combattiamo e vinceremo”
Biden ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti all'Ucraina, tra cui i sistemi di batterie Patriot per la difesa aerea

 
Il Presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha fatto la sua prima visita all'estero dall'inizio dell'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia, il 24 febbraio, proprio negli Stati Uniti, principalmente per ringraziare un alleato chiave per il sostegno fornito durante gli oltre 300 giorni di guerra su larga scala, sottolineava il comunicato della presidenza ucraina che dava conto dell'incontro col presidente americano Joseph Biden alla Casa Bianca del 22 dicembre scorso.
Durante la visita a Washington, Zelensky ha tenuto anche un importante discorso in una riunione congiunta del Congresso degli Stati Uniti dove ha ancora una volta ricordato che "contro tutte le previsioni e gli scenari funesti, l'Ucraina non è caduta. L'Ucraina è viva e vegeta". Si tratta di una "nostra prima vittoria comune: abbiamo sconfitto la Russia nella battaglia per le menti del mondo. Non abbiamo paura. E nessuno al mondo dovrebbe averne. Gli ucraini hanno ottenuto questa vittoria e questo ci dà coraggio, che ispira il mondo intero". Ribadiva che "il vostro sostegno è fondamentale, non solo per resistere in questi combattimenti, ma per arrivare al punto di svolta. Per vincere sul campo di battaglia" e realizzare "il nostro compito comune, ripristinare l'ordine giuridico internazionale". Concludeva ricordando che "abbiamo bisogno di pace. L'Ucraina ha già offerto delle proposte, che ho appena discusso con il Presidente Biden: la nostra formula di pace. Dieci punti che dovrebbero e devono essere attuati per la nostra sicurezza comune, garantita per i prossimi decenni" e che solo su questa base si può tenere un incontro per discutere di pace. Alla fine dell'intervento consegnava ai presidenti delle due assise prlamentari una bandiera ucraina con sopra le firme di molti combattenti, "i nostri eroi" che resistono all'aggressione dell'armata del nuovo zar Putin su uno dei fronti determinati in questa fase della guerra, quello di Bakhmut.
Nel corso dell'incontro con Biden alla Casa Bianca, Zelensky metteva in evidenza tra l'altro come la sua attuale visita negli Stati Uniti sia storica nelle relazioni bilaterali tra Ucraina e America. "Durante i 300 giorni di questa guerra - dichiarava il presidente ucraino - abbiamo davvero iniziato una nuova fase nelle nostre relazioni, abbiamo raggiunto il livello di una vera e propria alleanza, che è al 100% piena di contenuti reali. L'ho percepito oggi in tutti i miei incontri, in tutti i nostri negoziati. Voglio ringraziare ancora una volta il Presidente Biden per il suo sincero sostegno e, soprattutto, per la sua comprensione dell'Ucraina. E anche per aver costruito e mantenuto una coalizione internazionale per rafforzare l'ordine giuridico internazionale". Sono stati, rispondeva Biden "300 giorni di attacco immotivato, ingiusto e su larga scala contro il popolo ucraino. Per 300 giorni, il popolo ucraino ha dimostrato alla Russia e al mondo intero la propria resilienza e indomabilità nella lotta per il proprio Paese. A tutto il popolo, a tutto il popolo ucraino, dirò: avete dimostrato la vostra determinazione e fiducia di fronte agli appetiti imperialisti di un Paese che pensava di potervi conquistare, e ha fallito. Voi resistete ancora e state combattendo".
Il Presidente degli Stati Uniti assicurava che gli Stati Uniti continueranno a fornire all'Ucraina la capacità di difendersi, in particolare attraverso la difesa aerea e annunciava l'invio un nuovo pacchetto di aiuti finanziari e militari, tra cui i sistemi di missili Patriot per la difesa aerea e l'addestramento necessario per poterli usare.

4 gennaio 2023